Nasce il cibo sintetico: alimento a base di energia elettrica per sconfiggere la fame

9 Ago 2017, 08:30 | a cura di

Il cibo del futuro nasce dall'energia rinnovabile. È l'elettricità la fonte primaria per realizzare la polvere proteica che potrebbe rappresentare una soluzione alla fame nel mondo, una sorta di cibo sintetico con alto valore nutrizionale realizzato con acqua e pochi altri elementi. Lo studio di un gruppo di scienziati finlandesi.


Il progetto

Gli esperti di settore ne stanno discutendo già da tempo: quello del cibo sintetico, ottenuto dall'energia elettrica, è un tema caldo in ambito alimentare che ha coinvolto negli ultimi anni diversi gruppi di ricercatori e scienziati. Un progetto ambizioso che fa parte dell'esperimento Food From Electricity (Cibo dall'elettricità), che ha come obiettivo ultimo quello di fornire delle soluzioni possibili alla scarsità di alimenti in diverse zone del pianeta. Un sogno che sembra potersi finalmente concretizzare grazie all'intenso lavoro di studio di una squadra di ricercatori finlandesi dell'Università di tecnologia Lappeenrata, in collaborazione con il VTT Tecnhical Research Centre. Sono infatti in arrivo buone nuove dal paese scandinavo: il team di scienziati è riuscito a creare un lotto di proteine semplici con un quantitativo energetico sufficiente per essere servito come pasto a un essere umano, grazie a un sistema alimentato con l'energia rinnovabile. In che modo? Acqua, energia elettrica, diossido di carbonio e microbi: questi gli “ingredienti” del cibo sintetico, una polvere formata per oltre il 50% da proteine e per circa il 25% da carboidrati, con il resto delle proprietà nutrizionali spartito tra grassi e acidi nucleici.

La ricerca

Ma come si realizza il cibo sintetico? I diversi elementi sono stati inseriti e mescolati all'interno di un bioreattore (un apparecchio adatto alla crescita di organismi biologici), e successivamente sottoposti a elletrolisi, ovvero una serie di trasformazioni chimiche messe in moto dall'elettricità. Per realizzare un solo grammo di questa polvere, gli scienziati hanno dovuto lavorare con costanza e attenzione maniacale per ben due settimane. Lo studio, infatti, non è ancora concluso, e il prossimo passo riguarda proprio l'ottimizzazione del sistema, che deve accelerare tempi e funzionamento. Il prodotto deve essere ancora ultimato, e per farlo occorreranno diversi anni, almeno 10, "un lasso di tempo realistico per raggiungere la portata commerciale dell'invenzione, sia a causa dell'evoluzione tecnologica che di quella legislativa", ha specificato Juha-Pekka Pitkanen del VTT. Una volta messa a punto l'invenzione però, i benefici di questa scoperta saranno molteplici:"La macchina per produrre cibo sintetico dall'energia elettrica può essere trasportata nel deserto o in altre aree in cui si soffre la fame perché funziona in qualsiasi condizione ambientale". Lo scopo finale? Mettere a punto un processo di produzione di cibo che sia 10 volte più efficiente rispetto alla fotosintesi, che non occupi appezzamenti di suolo, non sottragga risorse agricole e acqua da destinare agli allevamenti e aiuti a combattere la fame nel mondo. La polvere proteica, infatti, potrebbe rappresentare non solo un valido sostituto alle pietanze comuni nei Paesi più poveri, ma anche una soluzione intelligente all'impatto ambientale che gli allevamenti hanno sul territorio. E non finisce qui: gli scienziati, infatti, si sono posti come obiettivo anche quello di realizzare reattori domestici, “con cui il consumatore possa produrre proteine in casa”.

a cura di Michela Becchi

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