È il simbolo della Romagna, il famoso pane piatto che si cuoce, secondo ortodossia, sul testo di terracotta e ha nell'impasto la ricchezza e la friabilità dello strutto. Non tutti sanno, però, che non esiste una sola versione di piadina, anzi: nelle diverse località romagnole questo prodotto è differente, soprattutto per spessore e dimensioni. Generalizzando, potremmo dire che man mano che dall'Appennino ci avviciniamo all'Adriatico la piadina si assottiglia. È a Rimini, quindi, che la piadina è sottilissima, molto ampia di dimensioni e flessibile per essere arrotolata. In città ci sono tappe obbligate per l'assaggio della vera piadina riminese: da Ilde, chiosco nel verde del Colle di Covignano, attivo dal 1958 (chiuso d'inverno); dalla Lella, tre punti vendita per un'insegna trentennale, che innova le piade anche in farciture e impasti; alla Casina del Bosco, a due passi dal parco Fellini, un curato chiosco a gestione familiare da ormai 25 anni. Ma tanti sono i locali che portano alto il nome di questa specialità, da Nud e Crud, che ha sempre puntato su grandi prodotti locali, come i salumi di Mora Romagnola, a Salumarina, insegna in cui le piadine vengono farcite con gli originali salumi di mare fatti in casa (speck di salmone, salsiccia di tonno e così via).