Il virus non è debellato, ma forse è domato. Abbiamo preso familiarità con oggetti e gesti che mai avremmo pensato. La ricchezza inedita però – inizialmente anche fonte di angoscia – è stata il tempo. Per pensare, per fare, ma anche per non fare, per progettare. Per presenti e futuri diversi. E siamo cambiati, già da ora. Non è facile fissare cosa sta succedendo perché ci siamo dentro, ma ci abbiamo provato lo stesso. E allora, nel mensile di agosto del Gambero Rosso, abbiamo coinvolto 40 personaggi, molti e ad altissimo livello del mondo del vino e del cibo, ma molti anche esterni: intellettuali, politici, economisti, docenti, scrittori, direttori di museo. Leggerli tutti assieme (potete farlo sfogliando il magazine) restituisce un affresco eterogeneo ma articolato e complesso di come e su quali basi si sta strutturando il new normale di questi e dei prossimi mesi.
Che cosa è emerso
La voglia e la necessità di non sprecare un'occasione del genere, durante il lockdown, ha smosso desideri importanti per noi stessi e per ciò che ci circonda: ci ha spinti a ripensarci come persone nuove è sempre rigenerante, ma ci vuole impegno срочный займ на 15000 рублей. I contributi che trovate nel magazine offrono diversi spunti. La paura e lo spaesamento sono stati spesso accompagnati da un sospiro di sollievo per i ritmi rallentati, per l'opportunità di fermare ingranaggi che sembravano stritolarci. Chi ha sempre lavorato con la terra ne ha apprezzato ancor più il valore salvifico – gli spazi, l'aria, i prodotti genuini – chi ha vissuto in città desolate si è preso il tempo di letture lente. Chi ha spento le luci del ristorante, le ha riaccese a casa per occuparsi dei propri cari.
Abbiamo poi voluto raccogliere la testimonianza di persone extra settore – giornalisti, scrittori, antropologi, tra gli altri – per cogliere assonanze e divergenze con il mondo dell'enogastronomia. Emerge un ritratto composito dai colori e dai tratti inaspettati. Eppure vi sono linee che si intrecciano, che avvicinano personaggi apparentemente lontani, mossi da esigenze comuni. Come nel più classico dei romanzi di formazione ci sono l’eroe e l’antieroe, i gregari, il contesto, l’imprevisto, la risoluzione. Ecco, l’ultima voce manca ancora. Abbiamo combattuto con il virus per mesi cercando anche soluzioni di convivenza. E nel mentre i contagi crescevano, cresceva anche la consapevolezza che il contagio non era colpa di un pipistrello, ma apparteneva a quel-questo mondo impazzito on twitter.com. Allora tutti a chiedersi cosa dovrà essere di ciascuno di noi? Che persone vogliamo essere dopo la pandemia? La paura che nulla cambi si è fatta sempre più viva, ma forse è presto per dirlo con certezza. Abbiamo bisogno di sedimentare quanto accaduto. E allora forse ha ragione lo scrittore Franco Arminio (uno degli interventi) quando dice che abbiamo bisogno di un’estate lieta e pensosa. E di cuori più chiari.
I 40 protagonisti
Franco Arminio, scrittore e paesologo
Marino Niola, antropologo
Gianni Revello, buongustaio e appassionato d’arte
Giuseppe Iannotti, executive chef ristorante Kresios
Niko Romito, executive chef ristorante Reale Casadonna
Gianluigi Ricuperati, scrittore e saggista
Michele Rimpici, proprietario Cantina Urbana & Wine Expert
Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI
Camilla Baresani, scrittrice
Laura Valente, presidente Museo Madre, Napoli
Alessandro Borghese, chef e personaggio tv
Wicky Priyan, chef Wicky's Seafood
Carlo Cottarelli, economista
Enrico Bartolini, excutive chef ristorante Enrico Bartolini Mudec a Milano
Mauro Uliassi, executive chef ristorante Uliassi a Senigallia
Federico Buffa, giornalista e telecronista sportivo
Antonia Klugmann, chef del ristorante L’Argine a Vencò
Cristina Ziliani, direttrice marketing, Pr e Comunicazione Guido Berlucchi
Matteo Lunelli, presidente e amministratore delegato del Gruppo Lunelli
Riccardo Illy, presidente di Polo del Gusto (sub-holding di Gruppo illy per le attività extra-caffè) e di Mastrojanni (azienda vitivinicola a Montalcino)
Antonio Guida, excutive chef ristorante “Seta” del Mandarin Oriental a Milano
Marco Ambrosino, excutive chef ristorante 28 Posti a Milano
Massimo Canevacci, antropologo
Fabio Paresecoli, docente di Food Studies
Sebastiano Cossia Castiglioni, investitore vegan e proprietario della cantina Querciabella
Jacopo Tondelli, giornalista e scrittore, direttore e fondatore de Glistatigenerali.com
Domenico Iannacone, giornalista e autore tv
Franco Pepe, pizzaiolo
Luigi Cataldi Madonna, produttore di vino
Riccardo Felicetti, ceo pastificio Felicetti
Ruenza Santandrea, presidente Consorzio Vini di Romagna
Yoel Abarbanel, ristoratore Les Rouges Genova e Les Rouges Milano
Alessandra Guigoni, antropologa
Nino Rossi, chef ristorante Qafiz a Santa Cristina d’Aspromonte
Francesca Moretti, amministratore delegato Terre Moretti
Mauricio Zillo, executive chef ristorante Gagini a Palermo
Maurizio Campiverdi, delegato onorario di Bologna San Luca Accademia Italiana della Cucina
Matteo Ascheri, produttore di vino e presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani
a cura di Francesca Ciancio
illustrazione di Carlo Alberto Giardina
QUESTO è NULLA...
Nel mensile di agosto del Gambero Rosso trovate l'articolo completo con tutti gli interventi, una lettura piacevole e al tempo stesso utile per comprendere come affrontare i mesi che verranno.
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