Cosa sono i diner americani
Arredi vintage e colori brillanti, un vecchio jukebox allโangolo, divanetti in pelle, un lungo bancone, salse giร posizionate sui tavoliโฆ Ed รจ subito Walter e Drugo ne โIl grande Lebowskiโ. O Meg Ryan, nei panni di Sally, nellโiconica scena del finto orgasmo ai tavoli del Katz in โHarry ti presento Sallyโ. Per noi italiani quella del diner, la tavola calda americana, รจ unโidea lontana, unโimmagine catturata solo attraverso il cinema; non mancano i locali che ne imitino stile e menu, ma la tradizione statunitense non รจ mai riuscita a mettere radici nella Penisola. Tantโรจ che la stessa parola โtavola caldaโ nellโimmaginario collettivo italiano assume un significato ben lontano da quello del diner, piรน simile a una rosticceria che a un vero ristorante. In America, invece, i diner non sono solo dei capisaldi della tradizione gastronomica, ma anche la rappresentazione di una cultura ormai quasi inesistente, quella della middle-class statunitense, un tempo predominante, dove le famiglie si riunivano nel weekend per un brunch o uno spuntino veloce.
Lโorigine dei diner
Luoghi economici, in cui si poteva mangiare tanto spendendo poco, aperti fino a notte fonda e accessibili a tutti, punti di ritrovo e di aggregazione ma prima di tutto anello di congiunzione per molti in unโAmerica eterogenea e divisa. Oggi sono in parte un vecchio mito, soppiantati a partire dagli anni โ70 dai fast food che cominciavano a diffondersi nel Paese, ma capita di trovarli ancora, specialmente negli Stati del New England, nel New Jersey, a New York o nella cittร di New Orleans. E vale comunque la pena ripercorrerne la storia, un tragitto che comincia a Rhode Island, con Water Scott, addetto stampa part-time di 17 anni che, per arrotondare, iniziรฒ a vendere panini e caffรจ ai lavoratori della redazione di turno di notte e ai club per uomini. Tutto questo accadeva nel 1858 e giร nel 1872 lโattivitร diventรฒ talmente redditizia che Scott abbandonรฒ il suo lavoro alla stampa e cominciรฒ a vendere cibo di notte, trasformando il suo carro di cavallo in un banchetto di street food ante litteram.
Dai cavalli ai modelli elettrici
Il suo successo ispirรฒ diverse persone a unire le forze e lanciarsi nel nuovo business dei carri, mentre le compagnie di produzione cominciarono a crearne di nuovi, sempre piรน evoluti, fino a quando non iniziรฒ a esserci la possibilitร di sostare allโinterno. Iniziarono cosรฌ ad apparire i primi โNite Owlsโ, i gufi della notte presenti soprattutto nelle cittadine del New England a fine Ottocento, tappe fisse a pranzo per i lavoratori e le persone che giravano a piedi, ma anche per tutti i dipendenti in cerca di un pasto caldo dopo le 8 di sera, orario di chiusura dei ristoranti. La diffusione dei carretti diventรฒ talmente capillare da spingere molte cittร a emanare delle restrizioni sugli orari: i truck โ nel frattempo divenuti meccanici, con modelli elettrici โ dovettero allora trovare delle posizioni permanenti e fare i conti con costi piรน alti. Era il tempo dei greasy spoon, termine con cui si indicavano i posti dove si mangiavano piatti grassi, perlopiรน fritti, per niente curati.
Lโingresso delle donne (e del bagno)
Facciamo un salto temporale di due decenni e arriviamo al 1920, lโanno del diritto di voto alle donne. Una conquista che comportรฒ dei cambiamenti anche a livello sociale, modificando gradualmente le abitudini della popolazione. Compreso il piacere della ristorazione, fino a quel momento riservato perlopiรน ai lavoratori uomini. Fu allora che i proprietari dei primi diner iniziarono a migliorare la loro immagine, inserendo qualche fiore e ridipingendo le pareti, ma soprattutto aggiungendo la parola Miss prima del nome, per rendere piรน femminile lโimmagine del locale. E cosรฌ anche i costruttori dei truck cominciarono a introdurre degli elementi diversi, come i bagni, i tavoli e le sedute. Non piรน carretti fatiscenti per gli avventori notturni, quindi, ma truck sempre piรน evoluti e moderni, che negli anni โ30 cominciano ad assumere uno stile nuovo, piรน semplice e dalle linee futuristiche, a rappresentare quella velocitร e modernitร tipica del servizio e del format innovativo.
I nuovi materiali
Furono proprio i diners a sopravvivere durante il periodo della Grande Depressione, grazie alla loro formula immediata ed economica, alla portata di tutti, mentre tanti altri ristoranti chiudevano i battenti. Le tavole calde non solo resistevano, ma crescevano: quando fra gli anni โ30 e โ40 i tram interurbani vennero sostituiti con gli autobus a combustione interna, molti altri aspiranti ristoratori potettero permettersi di trasformare dei vecchi carretti in luoghi di ristoro. Dopo la Seconda Guerra Mondiale la domanda aumentรฒ in maniera esponenziale: i soldati che avevano ottenuto i prestiti erano di ritorno dalla guerra e lโeconomia cominciava di nuovo a guardare al futuro. Gli americani dovevano rifarsi degli anni di crisi ed erano vogliosi di spendere soldi, e nel frattempo le innovazioni tecnologiche sviluppate prima e durante la guerra vennero sfruttate per la produzione di nuovi materiali destinati alle attivitร commerciali, come la formica, la Naughahyde (un marchio di pelle artificiale) e le pavimentazioni in terrazzo.
Lo stile dei diner americani
Lโaspetto dei diner cosรฌ come lo conosciamo, con tanti elementi in acciaio e soprattutto le grandi vetrate tutte attorno, nasce perรฒ qualche anno dopo, quando le persone iniziarono a spostarsi dalle cittร alla periferia. Gli esterni cosรฌ appariscenti servivano soprattutto ad attrarre gli automobilisti di passaggio, mentre lโossessione per lo Spazio, il primo lancio e lโesplorazione cominciata negli anni โ50 ispirรฒ gli arredi interni, con soffitti piรน alti e volumi ampi. Dopo il successo iniziale, lโavvento dei fast food mise in crisi il settore dei diner, che dopo gli anni โ70 ricominciarono a essere costruiti ma con un look retrรฒ pensato per attirare piรน clientela. Un finto vintage che iniziรฒ a diffondersi anche in Europa, dando il via a una serie di catene. Il fascino di un tempo ormai รจ perduto, ma lโinteresse nei diner americani continua ancora oggi: diversi locali del passato sono infatti stati salvati dalla demolizione e rilocati in posti nuovi negli States e in Europa, e nel registro nazionale dei locali storici sono presenti tutte le tavole calde vecchie ancora funzionanti.
I piatti tipici dei diner americani
Se un tempo erano chiamati greasy spoon, con gli anni i diner hanno evoluto la propria cucina, mantenendo sempre la regola del buon rapporto qualitร /prezzo. Piatti semplici e veloci, sfiziosi e a basso costo: waffles e pancakes a colazione, per esempio, oppure uova e bacon, eggs benedict e omelette. Da bere caffรจ (americano, sโintende!) ma anche milkshake, gli immancabili frappรจ alla frutta o al cioccolato fatti con ghiaccio e latte, spesso decorati con panna montata e sciroppi. Non mancano hamburger e patatine fritte, ma soprattutto gli hash browns, delle crocchette di patate grattugiate pressate e fritte. E ancora anelli di cipolla fritti, bistecca e patatine e piatti a base di carne di pollo. Per dessert? Una fetta di apple pie, naturalmente.
a cura di Michela Becchi