Vino e cancro. Pochi giorni per cambiare il piano anticancro. Intervista a Sandro Sartor

7 Feb 2022, 13:20 | a cura di
Il 15 febbraio si voterร  in Plenaria per il dossier del Beca, in cui il vino viene considerato tra i prodotti pericolosi per la salute. Lโ€™Italia presenterร  un emendamento per distinguere tra uso e abuso, ma la strada รจ in salita.

Nel traballante calendario vitivinicolo 2022 (tra fiere ed eventi in piena mobilitร ), cโ€™รจ una data da segnare in rosso. Ed รจ quella del 15 febbraio, quando รจ previsto il voto europeo in seduta plenaria sul Cancer Plan. Lโ€™ultimo atto di un โ€œdrammaโ€ iniziato lo scorso anno, con la presentazione del piano in Commissione Ue, e consumato nel corso di questi mesi, con la votazione del 9 dicembre in cui il Parlamento Ue ha approvato la conclusione del rapporto della Commissione straordinaria contro il cancro (Beca), avallando la tesi secondo cui il vino fa male sic et simpliciter (โ€œnon c'รจ consumo di alcol senza rischi per la saluteโ€, recita il testo). Restano, quindi, meno di dieci giorni per evitare il tragico epilogo ed evitare che il vino resti intrappolato nella lista nera, alla stregua di sigarette e superalcolici, senza neppure poter fare appello alle quantitร  assunte. Allโ€™Italia il difficile compito di guidare il cambiamento di rotta, con la presentazione di un emendamento, a cura dallโ€™europarlamentare Herbert Dorfmann, che potrebbe quantomeno attutire il colpo, distinguendo tra consumo e consumo dannoso.

Ne abbiamo parlato con Sandro Sartor, presidente di Wine in Moderation e vicepresidente di Unione Italiana Vini, che giร  lo scorso anno, sempre dalle colonne del settimanale Tre Bicchieri, aveva lanciato lโ€™allarme (vedi articolo Il piano anticancro Ue che nuoce alla salute del vino).

Il conto alla rovescia รจ iniziato e il 15 febbraio รจ sempre piรน vicino. Cosa succederร  quel giorno e cosa rischia il vino?

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Si voterร  sulla bozza del Cancer Plan approvata a dicembre. Se passasse cosรฌ comโ€™รจ, il vino rimarrebbe indicato tra i prodotti che fanno male alla salute, con tutte le conseguenze del caso. Ma stiamo lavorando affinchรฉ ciรฒ non avvenga. Cโ€™รจ, infatti, la volontร  di mettere ai voti un emendamento che possa depotenziare la portata del Piano relativamente alle quantitร  assunte. Si sta cercando una cordata per fare in modo che lโ€™emendamento - che sarร  presentato dallโ€™europarlamentare italiano Herbert Dorfmann (Gruppo del Partito popolare europeo), e appoggiato dallโ€™onorevole Paolo De Castro (Gruppo dell'Alleanza progressista di Socialisti e Democratici) - venga accolto.

Cosa dice nello specifico lโ€™emendamento?

Stabilisce una distinzione tra consumo e abuso di alcol, contrastando il โ€œno safe levelโ€ a cui si fa riferimento nella relazione del Beca. Chiaramente non รจ lโ€™unico punto critico della bozza, ma riteniamo che rappresenti il nodo centrale. Se, infatti, si riesce a correggere questo pericoloso messaggio (che il vino fa male alla salute al di lร  delle dosi; ndr) avremmo in parte arginato il problema. Viceversa, rimarrebbe un principio che domani giustificherebbe tutti gli altri punti e lโ€™adozione delle azioni conseguenti.

E quali sono gli altri punti previsti dal Cancer Plan?

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Etichette con alert sanitari; divieto di pubblicitร ; divieto di sponsorizzazione di eventi sportivi; aumento della tassazione; revisione della politica di promozione.

Un cocktail micidiale per il vinoโ€ฆ

Esattamente. Chiariamo, tuttavia, che il Piano non รจ vincolante. Vale a dire che non obbliga nessuno Stato ad adottare queste misure, ma dร  una linea su come muoversi e, quindi, crea un pericoloso precedente.

Torniamo al prossimo 15 febbraio. Quali sono gli schieramenti relativamente allโ€™emendamento di cui sopra: si conferma lo schema Paesi del Mediterraneo Vs Nord Europa?

La questione รจ molto piรน complessa. Di certo lโ€™Italia del vino puรฒ contare su alcuni Paesi โ€œalleatiโ€, come Germania, Spagna, Portogallo, Grecia. Probabilmente anche Ungheria e Slovenia. Piรน variegata la situazione francese, dove a prevalere รจ una posizione โ€œtalebanaโ€ nei confronti dellโ€™assunzione del vino. Dโ€™altronde รจ il Paese in cui รจ giร  in vigore da anni una legge sul divieto di sponsorizzazione per questo prodotto. Bisogna, infine, tenere conto dei veti incrociati e, quindi, di quale schieramento propone gli emendamenti. I cosiddetti giochi politici, a cui le recenti elezioni italiane del presidente della Repubblica ci hanno abituato.

Insomma, quante possibilitร  ci sono che passi lโ€™emendamento?

Vogliamo essere fiduciosi, ma non per questo poco realisti. Direi meno del 50%.

Immaginiamoci, allora, lo scenario peggiore: il testo passa, cosรฌ come da bozza. Cosa accade dopo?

Come dicevo sopra, nulla di automatico. Ma magari, presto o tardi, il Ministero della Salute deciderร  di muoversi in ottemperanza del Piano Ue e richiedere degli alert in etichetta. O magari sarร  un altro Paese a deciderlo anche per i vini di importazione e, quindi, per continuare ad esportare, anche lโ€™Italia dovrร  adeguarsi. O ancora, i bandi di Promozione terranno conto nei criteri dโ€™accesso anche di queste indicazioni. Che poi รจ quanto รจ giร  successo con i fondi di promozione orizzontale dei prodotti agricoli europei (vedi articolo Per vino e carni rosse piรน difficile accedere ai fondi Ue).

Sarebbe a rischio anche la cosiddetta Promozione verticale?

Al momento non รจ stata toccata, ma chissร . Magari alla prossima Pac, quando si parlerร  di ripartizione dei fondi, altri comparti chiederanno, nel loro legittimo interesse, di ottenere piรน fondi del vino, visto che questโ€™ultimo รจ indicato tra i prodotti che fanno male alla salute. Diciamo che il Cancer Plan รจ una piccola falla, ma potrebbe essere proprio quella che farร  cadere tutta la diga.

Eppure, lo scorso dicembre รจ stato votato anche dai parlamentari italiani. Come mai?

รˆ vero. Ma teniamo presente che si trattava di votare non i singoli punti, ma tutto il piano, che non riguarda solo il vino ma รจ molto piรน ampio e ha il nobile e condivisibile obiettivo di ridurre la diffusione del cancro. Non votarlo avrebbe significato pronunciarsi contro il Piano in toto. In realtร  era in fase di costruzione che si sarebbe dovuti intervenire. Purtroppo, invece, ci si รจ basati esclusivamente su uno studio inglese del 2018 poco esaustivo (pubblicato sulla rivista The Lancet), che in realtร  รจ una metanalisi, in cui non si tiene conto delle quantitร  di assunzione dei prodotti alcolici. A tal proposito a breve, come Wine in Moderation, presenteremo altri studi nel corso di un webinar su vino e tumore, per quantificare il rischio e capire se lo si puรฒ davvero chiamare cosรฌ.

Cancer Plan a parte, cโ€™รจ anche un altro pericolo per il settore, ovvero la risoluzione Oms che, nel documento diffuso lo scorso autunno, non nasconde lโ€™intenzione di ridurre i consumi di alcol del 20% entro il 2030. Si sta andando avanti su questa strada?

Sรฌ. Le ultime novitร  sono che lo scorso 11 gennaio 2022 il Segretariato dell'Oms ha pubblicato la bozza finale del Piano d'azione globale (Global Alcohol Strategy 2022-2030) per ridurre il consumo dannoso di alcol. Il prossimo step sarร  a maggio del 2022 con lโ€™adozione definitiva del documento. A tal proposito, lโ€™Europa si รจ espressa a favore della risoluzione, ricordando che รจ in linea proprio con il Piano Europeo contro il Cancro (si fa riferimento anche a politiche fiscali; ndr). Come si vede, il rischio cโ€™รจ ed รจ tangibile.

ย a cura di Loredana Sottile

La versione completa di questo articolo รจ stata pubblicata sul Settimanaleย Tre Bicchieri del 3 febbraio 2022

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