Cappelletto 82, il pastificio in Romagna
Non le interessa il mondo della ristorazione né la parte più mondana e sfavillante del settore. Il suo è un pastificio come quelli di una volta, nato dalla passione per la cucina trasmessale dalla nonna, che le ha regalato segreti e ricette. Come quella del ripieno dei cappelletti, che è ancora la stessa che da bambina preparava insieme a lei. È con la nonna che Beatrice Miserocchi, classe ’87, ha imparato a impastare, con il suo mattarello piccolino e un po’ di farina sempre a disposizione. “Ho fatto studi diversi nella vita, non me la sono sentita subito di intraprendere la strada della cucina”. Eppure, la passione per il cibo, specialmente quella per la pasta fatta in casa, era ed è ancora oggi profonda: quando un amore è così speciale, non lo si può reprimere a lungo. Beatrice fa un lavoro d’ufficio, finché un giorno capisce che non può più ignorare la sua strada: è tempo di mettere in pratica gli insegnamenti della nonna.
La nascita di Cappelletto 82
Beatrice vive a Russi, nella campagna romagnola, e nella casa dei genitori c’è un appartamento vuoto. Decide così di adibirlo a laboratorio e proprio in quella vecchia cucina dove da piccola imparava l’arte della sfoglia, nell’ottobre del 2019 nasce la sua attività, Cappelletto 82. Un laboratorio vero, tradizionale, a conduzione familiare (con lei c’è la mamma, ma anche il papà le dà una mano, specialmente con le consegne). In aperta campagna, con grande spazio esterno, “con poche pretese e nessuna esperienza”. L’attività ingrana bene fin da subito, “qui si lavora perlopiù con il passaparola, Russi è un piccolo paesino in provincia di Ravenna e gradualmente la voce si è sparsa anche nei territori limitrofi”. Poco dopo, arriva il lockdown, ma Beatrice non si spaventa, “è stata un’occasione utile per farmi conoscere sui social, che curo personalmente e a cui tengo molto”.
La pasta e i piatti pronti
Le proposte di Cappelletto 82 sono moltissime: i cappelletti, naturalmente, i tortelloni ricotta e spinaci, “che io chiamo orecchioni”, le immancabili tagliatelle, “tirate al momento, perché la sfoglia deve essere ruvida, adatta ai sughi più robusti”, le lasagne alla sfoglia verde, e poi diverse paste dai ripieni più originali, che cambiano soprattutto a seconda delle stagioni. Le verdure sono dell’orto di famiglia, la creatività è tutta di Beatrice, “piacciono molto, per esempio, i tortelli mandorle e pinoli oppure quelli con mortadella e pistacchi, ma anche i fagottini al tartufo”. Ha iniziato a fare anche dei piatti pronti da consumare, “ogni settimana organizzo un menu con poche proposte”, che le persone possono ordinare e ricevere con consegna gratuita all’interno del comune, “riceviamo richieste soprattutto da lavoratori d’ufficio”.
Gli obiettivi per il futuro
Il pastificio consegna a domicilio poi tortelli, lasagne e prodotti vari da cuocere, “da questo inverno spediamo anche i cappelletti in tutta Italia” e rifornisce qualche locale, “ma è un’attività davvero marginale. A me piace il contatto con le persone, non è la ristorazione il mio obiettivo”. Ciò che conta per Beatrice è il buon cibo, la famiglia, quell’atmosfera da bottega di un tempo dove creare relazioni con i clienti, “mi interessa conoscere persone che si approccino alla cucina nel mio stesso modo. Botteghe, più che ristoranti. E poi vorrei concentrarmi di più sugli eventi”, da fare nello stesso spazio esterno fuori dal laboratorio, “è il mio obiettivo per i prossimi mesi. Credo sia importante fare rete”.
Cappelletto 82 – Russi (RA) – via Provinciale Molinaccio, 82 - facebook.com/cappelletto82/
a cura di Michela Becchi