Un piccolo gruppo di viticoltori, raccolti nel Club del Buttafuoco Storico, tutela e valorizza un calice cantato anche dal poeta Carlo Porta. Un pezzo di Lombardia tutto da scoprire. Per capirne la conformazione, intuirne la sostanza, lโideale รจ arrivarci in una giornata tersa, puntare a uno dei colli piรน alti e raggiungere la vetta, aprirsi agli orizzonti: due torrenti piรน lineari a segnarne i margini, Versa e Scuropasso, e nel mezzo lo โsperone di Stradellaโ che si fraziona in poggi, costoni e avvallamenti, prolungando lโultima lingua dโAppennino nella Pianura Padana e innervandone i suoli di ghiaie, poi di arenarie, poi di argille, con declivi vitati che accolgono il sole e piombano il passo, allietano lo spirito. Siamo in quellโOltrepรฒ che tiene la Lombardia a distanza di fiume pur restando provincia pavese, con Tortona da una parte e Piacenza dallโaltra, Genova quale approdo al mare, Milano che si srotola ai suoi opposti; un carattere forgiato dal confine e dal lavoro, dalla viticultura, coi frizzanti rossi quotidiani e gli eccellenti spumanti che trovano lโapice in qualitร di solisti ma piรน difficilmente disegnano unโidentitร coesa, condivisa, spendibile quale vessillo territoriale.
Buttafuoco Storico. Caratteristiche del vino e del territorio
Nel mensile Gambero Rosso di luglio 2022 si parla della storia di questo territorio, dove si recupera e si rilancia ciรฒ che insegna la tradizione, ovvero mettere in bottiglia lโintero frutto della vigna (unica vendemmia, unica vinificazione) e non la singola varietร , non la denominazione, che neppure esisteva: una metร di uva croatina ad assicurare struttura, colore, un quarto di barbera per la spina dorsale, lโaciditร , ughetta di Canneto con le sue note speziate, uva rara ad ammansire il tutto. Ed eccolo il โButafeugโ, quel Buttafuoco che โbutta il fuoco dentroโ, vino strutturato e potente, morbido, ma fermo e austero laddove si cerca ancora lโeffervescenza quale sinonimo di bontร ; un rosso nuovo, elegante e caratteriale โ futuribile, pur essendo il piรน antico di tutti. Al cospetto di quella memoria contadina che ne segna la via e di una Doc ottenuta nel 2010, i risultati piรน qualitativi si devono allโoperato del Club del Buttafuoco Storico, poi divenuto Consorzio, che da 25 anni delimita i confini della zona tradizionalmente piรน vocata (sette i comuni coinvolti, da Broni a Canneto Pavese, Castana, Montescano, Stradella, con piccole porzioni di Cigognola e Pietra Deโ Giorgi) imponendo un disciplinare ancor piรน severo al fine di rivitalizzare la storia, la narrazione, la forza poetica ed enogastronomica di un prodotto che non ha eguali al mondo.
Le ghiaie e i cru di Fiamberti
โLโabbondanza del vino viene indicata dalle botti fatte di legno e piรน grosse delle caseโ, scriveva Romano Strabone trentโanni prima di Cristo, riferendosi a questโOltrepรฒ dove la vite ha messo radice da tempo immemore. ร unโoasi che solitamente sfugge alle nebbie padane con inverni piuttosto freddi, estati calde ma ventilate; ha una superficie di circa duemila ettari che vede i suoli mutare notevolmente, da nord a sud, con una prima fascia dove prevale il fondo di ghiaie e sabbie, vigne ripide per vini molto ricchi, probabili campioni in longevitร . ร qui che a pochi metri dalla chiesa di Canneto Pavese trova sede lโAzienda Agricola Fiamberti, per la quale si rintraccia un primo atto di compravendita datato 1814. ร invece del 1976 il loro primo Metodo Classico, del โ77 la prima Bonarda in autoclave, mentre nel โ96 Ambrogio Fiamberti fu tra i fondatori del Club del Buttafuoco Storico.
Giorgi Wines. Da Canneto Pavese al mondo
Fabiano Giorgi dirige il microcosmo di Giorgi Wines, azienda faro per la vitivinicoltura locale che da fine โ800 trova nella famiglia la propria forza, e che adesso vede al suo fianco la sorella Eleonora e la moglie Ileana, il padre Antonio che con zio Gianfranco diede le coordinate per la giusta rotta. Parliamo di una realtร che ai grandi numeri unisce lโossequiosa ricerca della qualitร , gestendo oltre 60 ettari vitati ed esportando in 59 Paesi del mondo, esaltandosi in unโofferta variegata che trova il vertice negli spumanti metodo classico (si veda il 1870 Antonio Giorgi โ12, Tre Bicchieri alla sua prima uscita). Eppure โla piccola nicchia del Buttafuoco Storico rappresenta per noi un approdo prestigiosoโ, racconta Fabiano che mette in bottiglia il suo Vigna del Corno, strutturato e sapido, asciutto, di buona beva, ma distribuisce anche il Buttafuoco โ56 di Gerry Scotti. โCredo in questo vino e nelle potenzialitร territorioโ continua Giorgi โper il quale sono attivo con diversi incarichi: dobbiamo tentare un salto di qualitร collettivo, perchรฉ da soli non si va da nessuna parteโ. La tradizione si unisce allโinnovazione, cosรฌ allโimportanza della vigna si aggiunge quella della tecnologia in cantina, e i risultati premiano lโazienda come lโintero movimento.
a cura di Emiliano Gucci
QUESTO ร NULLAโฆ
Nel mensile di luglio del Gambero Rosso si passano in rassegna una serie di viticoltori e fondatori del Club dello Storico Buttafuoco, fra cui Umberto Quaquarini. Si parla di aziende secolari e nuovi paladini. Fra i primi la Vitivinicola Calvi, vignaioli del 1600, oggi in mano a Davide Calvi, che si รจ visto intestare lโazienda subito dopo la laurea. Tra le novitร Massimo Piovani, scappato da Milano per coronare il suo sogno enoico, e lโAzienda Francesco Maggi, avviata negli anni โ40 e oggi condotta da Marco Maggi, โin vigna fin da ragazzino: non vedevo lโora che la scuola finisse per venire qui ad aiutareโ. La fascia piรน meridionale nel perimetro del Buttafuoco Storico รจ contraddistinta da un fondo piรน fresco, ricco di argille stratificate, Scuropasso รจ il nome del torrente che la delimita a occidente nonchรฉ quello di una prestigiosa azienda, fondata da Fabio Marazzi nel 1962. Si parla anche di un nuovo progetto consortile chiamato โI Vignaioli del Buttafuoco Storicoโ, nato nel 2015, che porta in commercio un prestigioso rosso nato dallโunione dei Buttafuoco ottenuti dalle vigne piรน vocate. Abbiamo raccolto la testimonianza di Armando Colombini, direttore del Club Consorzio del Buttafuoco storico e realizzato una cartina con le migliori insegne della zona, fra cantine e ristoranti dove merita fare una tappa. Ma non รจ tutto: si parla anche di tavole scelte dai vignaioli e di altri vini del territorio. Scopri di piรน del nuovo numero del Gambero Rosso.
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