Monza da bere e mangiare: la miniguida della città lombarda

19 Ott 2022, 17:00 | a cura di
Circondata da un placido paesaggio rurale, offre perle come Villa Reale con i suoi giardini e l’Arengario, nonché una ristorazione colta e florida che omaggia la tradizione contadina ma sa anche guardare lontano.


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Monza… born to run

Cento anni fa nasceva il circuito che attrae ogni settembre migliaia di appassionati di Formula 1. Ma il capoluogo del Sistema Brianza, come lo chiamano gli economisti, è un modello di efficienza all’insegna del benessere sotto tutti gli aspetti. Circondata da un placido paesaggio rurale, offre perle come Villa Reale con i suoi giardini e l’Arengario, nonché una ristorazione colta e florida che omaggia la tradizione contadina ma sa anche guardare lontano.

La grande Brianza contadina

Cassoeula: un ricco e sostanzioso stufato di recupero a lunghissima cottura e servito perlopiù nella stagione fredda. Come nella maggior parte delle ricette di queste terre è a base di maiale (muso, zampe, cotenna, testa e costine), verzitt (salamini) e verza, carote e sedano. L’accompagnamento privilegiato è con la polenta.

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Pane di San Gerardo: si tratta di un dolce intitolato al patrono della città. È un pane a lenta lievitazione naturale arricchito da miele, uvetta, castagne candite, zucchero e mandorle. Leggenda vuole che sia stato offerto al santo come ringraziamento per aver salvato la popolazione dalla piena del Lambro del 1177.

Risotto con luganega: è caratterizzato dall’insaccato tradizionale brianzolo, la salsiccia allungata composta da carne di maiale e parmigiano e insaporita da brodo e Marsala. Alcuni aggiungono lo zafferano, ma ogni famiglia ha la sua ricetta.

Rusticiada: altro corroborante stufato di carne suina, preparato su una base di cipolle rosolate nel lardo e servito anche in questo caso con la polenta.

Torta del Michelasc: nota pure come torta paesana, è una preparazione di recupero della tradizione contadina. Ha infatti come base un impasto realizzato con pane raffermo e amaretti fatti rinvenire in latte e uova, cioccolato, cacao amaro e dolce, uvetta, pinoli, frutta candita. Le varianti sono innumerevoli a seconda dei ricettari di famiglia.

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Mangiare e bere a Monza

 

Atmosfera 

Nomen omen. All’interno dell’hotel Helios (vedi scheda), è una tavola raffinata dove la proposta è di stampo mediterraneo ma col tocco personale del bravo chef, abile a proporre abbinamenti non scontati ma centrati.

Bolle Pizzeria

Tonda con calice. Insieme all’altra sede a Seregno  è un pit stop di livello anche per gli amanti del buon vino, che qui non manca.

Derby Grill dell'Hotel De la Ville

Solida certezza. Se i fedelissimi sono tanti, chi viene per la prima volta torna sempre volentieri. Un punto di riferimento da anni per tutta la provincia.

Dive Cocktail House

Mixology contemporanea. Non è il solito aperitivo, e da quasi un decennio ormai. Dentro è un salotto raffinato, con divani e poltrone in pelle, luci soffuse, legno scuro. La drink list sciorina classici come il Milano-Torino e il Manhattan, serviti dopo aver riposato tanti giorni in bottiglia, accanto a creazioni estemporanee con erbe, spezie e fiori figlie di tecnica, estro e grande sensibilità. Qualche snack non banale per accompagnare.

Monza - via Vittorio Emanuele, 13 - 039 9082217 - divemonza.it

Era Pizza 

Evoluzione, ricerca e attinenza col territorio. L’acronimo dell’insegna dice tutto.

Hug - Pure Food

100% home made. Proposta plant based con l'obiettivo di essere sani, sostenibili e buoni, per l'ospite e per l'ambiente. I prodotti sono perlopiù bio, e tutto è fatto in casa, dalle salse ai formaggi: “f-hug-ottini” sfogliati con farina di mirtilli disidratati e ripieni di piattoni al pesto di basilico, hug-burger Joker con pane semintegrale lievitato naturalmente, burger di amaranto, peperoni arrosto, cannellini, manioca, parmigiano di mandorle e salse, pure la pizza con farina Tritordeum nel fine settimana. Aperitivi e qualche soft drink.

Monza - via Durini, 19 - 039 325573 - hugbistro.it

Lait

Porto sicuro. Base sottile e croccante, topping di livello, classici o creativi, un servizio che funziona e un ambiente piacevole. Non a caso si tratta di un riferimento collaudato in città, con una lista lunghissima di varianti.

Il Moro 

Sapori di Sicilia. L’isola dei fratelli Butticè sorge nel 1996 e diventa in breve uno dei luoghi più gettonati di cucina marinara.

Osteria del Cavolo

La tradizione moderna. La cucina è legata a doppio filo con il territorio, pur con qualche fuoritema sempre convincente.

Tokyo

Raffinate contaminazioni. Non è il “solito” etnico. A partire dall’ambiente curato, per finire con una carta dei vini e dei distillati che non ci si aspetta. Quanto al cibo, ci sono le ostriche e i gunkan (il “sole tartufato” è con uova di quaglia, caviale di storione e scaglie di tartufo), il sushi pure in versione rettangolare), il “prezioso” uramaki con avocado e asparago al panko avvolto da wagyu A5 guarnito da caviale di storione e oro, il bao bianco e alla carota con hamburger di Wagyu A5 miyabe e salsa teriaky e maionese tipica.

Monza - via Galileo Ferraris, 3 - 039 324254 - tokyomonza.it

L'Albero dei Gelati

Con altre sedi a Cogliate, Seregno e Brooklyn, è l’indiscusso regno cittadino del gelato artigianale, qui realizzato in sinergia con produttori virtuosi.

Il Carrobiolo

Birrificio che ha ormai una fama che va oltre i confini locali l’impresa firmata da Pietro Fontana e Matteo Bonfanti, al timone del Carrobiolo dal 2008.

Drogheria Cirla

Gastronomia. Insegna storica con svariati decenni di attività alle spalle che conserva l’allure delle botteghe di una volta. Composte e confetture, liquori e distillati di pregio, dolci artigianali, conserve, sottoli, succhi bio e tanto altro a rotazione periodica in base ai “pellegrinaggi” mirati degli appassionati titolari, esponenti della terza generazione (è aperta dal 1963). È possibile fare acquisti on line.

Monza - via Bartolomeo Zucchi, 14 - 039 324654 - drogheriacirla.it

Forno Del Mastro a Monza. Ora il pane ottiene il certificato biologico

Forno Del Mastro 

Panetteria. Adriano ha talento, passione e una formazione alle spalle a fianco dei grandi maestri italiani. Il suo pane è fatto con cereali bio: farro monococco, segale, grani antichi siciliani o Solina a chilometro zero, quest’ultimo alla base del casereccio. Da non perdere quello al cioccolato e gli altri dolci, come i maritozzi con la panna, nonché supplì, polpette di pane condite e pizze “stirate”.

Il Dolce Cortile

Pasticceria. In centro, è il paradiso per gli amanti dei biscotti, proposti in mille gusti e fogge. Si possono acquistare sfusi, in sacchettini o scegliere i propri preferiti da regalare in scatole di latta. Nell'offerta pure brioche (poche ma buone), golose monoporzioni che rivisitano dolci della tradizione (Sacher, Charlotte di mele) o di taglio moderno, pasticcini, crostate, torte, grandi lievitati delle feste.

Monza - via Italia, 23 (cortile interno) - 039 322945 - ildolcecortile.com

I Düls de Sant Bioeus

Pasticceria. Cristian Marabelli ha aperto esattamente dieci anni fa, dopo essersi fatto le ossa all’estero e in Italia a fianco di grandi nomi del panorama internazionale. Nel suo locale con laboratorio vanno forti le monoporzioni nonché i lievitati per la prima colazione e le torte rivisitate in stile contemporaneo e con ingredienti di prima scelta. Da non perdere inoltre le specialità delle feste, colomba in primis.

Monza - via Alessandro Volta, 3 - 039 9008498 - cristianmarabelli.it

Meregalli

Enoteca. Nasce nel 1955 nel centro nevralgico della città e da allora non ha mai perso il suo spirito da raffinata “boutique” del vino.

q.b. 

Caffè & Bar. Sulla zona pedonale ci sono persino gli spassosi tavoli con le altalene. Dentro è un posto curato dove fare una buona prima colazion.

Solo Birra

Birroteca. Piccolo ma ben fornito di nomi più o meno conosciuti, a misura di intenditore, è un valido shop dallo stile un po’ punk dove la ricerca continua fa la differenza nell’assortimento.

Girovagando per il Parco Valle Lambro

Il Cantuccio

Ristorante. Una “bomboniera” che ha nel suo chef e patron Mauro Elli l’anima e il motore trainante. È il posto ideale per una cena all’insegna dello charme e di piatti mai banali, come la tartare di gambero rosa con gelato ai piselli e brodetto saporito e i ravioli di coniglio con sugo di arrosto

Albavilla (CO) - via Dante, 32 - 031 628736 - mauroelli.com

Grow

Ristorante. Spiedino di anguilla laccata al miele abbinato a un drink di linfa di betulla, vodka e tonica: esperienza non convenzionale nella “casa” di Matteo e Riccardo, poco più di cinquant’anni in due. Sala minimale con tavoli in legno d’ulivo e stagno, e cucina con materie lombarde e cotture lente, fermentazioni e lunghe frollature.

Albiate (MB) - via San Valerio, 4 - 0362 1360111 - growrestaurant.it

Enosteria Lipen

Pizzeria. Da Corrado Scaglione arrivano da ogni luogo. Per il posto originale e per tonde frutto di una ricerca continua.


a cura di Valentina Marino

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