Fattore Comune 2022. Eccellenze agroalimentari italiane si incontrano. Report dell'evento

15 Nov 2022, 15:20 | a cura di
Amore per la terra, per le tradizioni e per il prodotto nel quale si identificano, con grande entusiasmo e grande passione. Questo è quello che unisce, in un fattore comune, i prodotti DOP e IGP protagonisti della quinta edizione di Fattore Comune, di cui il Consorzio Focaccia di Recco è stato – ancora una volta – portabandiera.

L’Italia, costellata di specialità culinarie da Nord Sud, è meta ambita per amatori del buon cibo e del bere bene. A tutela di questa vasta e preziosa offerta intervengono le Istituzioni (Ministero delle Politiche Agricole e l'Unione Europea) attraverso le certificazioni DOP e IGP, che garantiscono al consumatore l’origine del prodotto e l’adesione a un processo produttivo eseguito nel rispetto di un disciplinare, secondo la tipicità territoriale specifica.

Fattore Comune 2022

Unica nel suo genere e protetta dal 2015 dal marchio IGP per il prodotto di cui porta il nome, la focaccia con il formaggio di Recco è la specialità per antonomasia del piccolo borgo ligure: croccante, sottile, che sia in teglia (la tradizione vuole quella rotonda), cotta al forno o fritta è bontà estrema che si sprigiona a ogni morso, una vera e propria goduria. il Consorzio della Focaccia di Recco col formaggio ha organizzato Fattore Comune, evento dedicato ai marchi DOP e IGP italiani andato in scena per la quinta edizione a Recco, lo scorso 11 e 12 novembre, tra dibattiti, confronti e assaggi. Per l’occasione, diversi consorzi provenienti da tutta Italia si sono incontrati e raccontati dando luogo a una bella manifestazione dedicata alle eccellenze enogastronomiche del Paese. “Fattore Comune, insieme alle DOP e IGP con capofila il Consorzio della Focaccia di Recco con il formaggio - secondo gli ultimi dati del Consorzio si stima una produzione che conta circa 90.000 porzioni e 70.000 kg - racconta il territorio, la sua storia e la cultura”, ha sottolineato Alessandro Piana, Vicepresidente e Assessore Regione Liguria all’Agricoltura. “Le eccellenze del gusto rendono noto l’enorme portata e le potenzialità della nostra enogastronomia”.

L'importanza dei piccoli: una risorsa (anche) per il settore turismo

L’incontro è stato occasione di dialogo tra produttori e istituzioni, con un focus sulle piccole realtà DOP e IGP, attraverso l’intervento di Mauro Rosati, Direttore Generale Fondazione Qualivita: "Mettere insieme imprenditori e piccoli comuni creando una denominazione non è solo uno sforzo economico ma è uno sforzo culturale e aggregativo, virtuoso. L'intuizione di Fattore Comune è il coinvolgimento dei piccoli: il concetto di portare avanti un paniere funziona se funziona il Cappero di Pantelleria come funziona il Parmigiano Reggiano”. Tutti questi “piccoli” sono quindi motivo di orgoglio e rappresentano il nostro Paese anche nel mercato globale. Questo permette e ha permesso anche a piccoli comuni periferici e piccoli produttori di trovare economie e risorse che negli anni stentavano a raggiungere. L’intento è proprio quello di aprire una breccia importante anche sul turismo enogastronomico e sulla vendita diretta attraverso la denominazione: “Oggi il 50% del fatturato di Parmigiano Reggiano arriva dal flusso turistico che visita i caseifici , a discapito di qualche anno fa che proveniva dalla vendita nella grande distribuzione, questo fa la differenza”, spiega Rosati. Le esperienze e la vendita diretta si rivelano il canale economico più importante per i piccoli ma anche per i grandi e, attraverso la denominazione, si può costruire una strategia di mercato e di promozione che dà grandi risultati. “Bisogna crederci, bisogna stare dentro le regole perché si vince solo se si sta dentro le regole, credo che DOP e IGP abbiano insegnato questo alle imprese italiane, è l'unica strada per vincere e stare sui mercati locali e nazionali e internazionali”, conclude Mauro Rosati.

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Biodiversità italiana, nuovi trend e progetti futuri

La conformazione geografica d'Italia, con le Alpi che ci difendono dai venti freddi del Nord e la dorsale appenninica che ci difende da altre tipologie di correnti ha reso la biodiversità del nostro Paese unica al mondo. Biodiversità è anche sinonimo di differenziazione a livello territoriale: ogni territorio ha la sua peculiarità e ogni territorio, per quanto riguarda l’agroalimentare e il settore agricolo, ha delle tipologie diverse di produzioni. “Non solo il territorio, ma anche la serietà dei nostri produttori, dei nostri agricoltori e dei nostri trasformatori ha fatto sì che tutti i procedimenti di coltivazione e trasformazione rendessero il nostro Paese unico. Chi consuma cibo che proviene da agricoltura italiana consuma un'eccellenza unica e garantita” continua Piana “Il vero valore sta quindi nella difesa di questo territorio e dei suoi prodotti. Credo che la competenza, la conoscenza della materia siano fondamentale in difesa delle nostre DOP e IGP, soprattutto se vogliamo ottenerne delle altre; quindi, penso che la figura di Mauro Rosati rappresenti al 100% questa Mission”.

A riguardo, Mauro Rosati fa una importante considerazione: “Qualche mese fa Tik Tok ha aperto in America 400 punti vendita senza insegna il cui menu e i rispettivi ingredienti sono decisi settimanalmente dai trend degli utenti di Tik Tok, si mangia quello che la gente scrive. Quello che rappresenta il trend. Fatta questa premessa, oggi siamo riusciti attraverso un'importante battaglia, culturale e imprenditoriale, a costruire e preservare un patrimonio. Ed è fondamentale che esistano le piccole denominazioni a cui noi vogliamo offrire gli strumenti per poter continuare a scrivere la storia della nostra Italia e aiutarne altre a ottenere la certificazione”. A tal proposito Rosati afferma: “Abbiamo un patrimonio di 200.000 piccole aziende che non sanno come tramutare la ricerca universitaria in una effettiva realtà. Il 22 febbraio 2023 a Roma ci sarà un grande simposio sulle filiere DOP e IGP con tutte le università italiane con l’intento di raccontare alle imprese quanta ricerca c'è e come la possono applicare nel loro percorso. Nel 2030 quando scade il Green Deal e soprattutto la strategia Farm to Fork, tante regole saranno cambiate e i produttori dovranno essere pronti. Questo sarà un obiettivo dal quale non ci si può tirare indietro, non perché lo dice l'Europa ma perché lo chiede il consumatore, il quale oggi ha esigenze molto diverse”.

I consorzi di Fattore Comune 2022

  • Peperone di Pontecorvo DOP (insieme a Claudio Natoni per il Consorzio e Assessore Agr. Comune di Pontecorvo Katiuscia Mulattieri), digeribile grazie alla sua buccia sottile, dolce all’assaggio; poco aspro e dal profumo intenso.
  • Salumi DOP Piacentini (Antonio Grossetti, Presidente Consorzio e Simona Fornasari, Assessore di Piacenza);
  • Robiola di Roccaverano DOP (Giovanni Solerio per il Consorzio e Fabio Vergellato, Sindaco di Roccaverano);
  • Crudo di Cuneo DOP (Chiara Astesana, presidente del Consorzio e Giovanni Battista Testa, Direttore del Consorzio);
  • Brachetto d’Acqui D.O.C.G. (Paolo Riccagno, Presidente Consorzio e Fabrizio Baldizzone Consigliere di Acqui Terme);
  • Radicchio di Chioggia IGP (Giuseppe Boscolo Palo Presidente Consorzio e Umberto Tiozzo Ufficio Stampa);
  • Basilico Genovese DOP (Giovanni Bottino, Direttore Consorzio e Francesca Corso Ass. Marketing Territoriale di Genova);
  • Focaccia di Recco col formaggio IGP (Maura Macchiavello, Presidente Consorzio e Carlo Gandolfo Sindaco di Recco).

a cura di Cecilia Blengino

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