Export agrifood: nuovo primato dell'Italia che va verso i 60 miliardi di euro

19 Gen 2023, 18:58 | a cura di
La crescita dell’agroalimentare italiano prosegue: registrata una crescita del 17% tra gennaio e novembre, un trend che se fosse confermato anche per dicembre farebbe toccare la cifra record di 60 miliardi di euro di export.

I dati Istat sull’export

L'agroalimentare italiano non smette di crescere e anche il 2022 potrebbe portare nuove soddisfazioni al comparto. I dati sul commercio estero resi noti dall'Istat e relativi al periodo gennaio-novembre segnano una crescita annua di oltre 17 punti percentuali. Se questo ritmo di crescita dovesse restare invariato anche nel mese di dicembre, per l'agri-food italiano significherebbe toccare quota 60 miliardi di euro di export. Un risultato insperato, considerando che anche il 2021 si era chiuso con la cifra storica di 52 miliardi di euro.

Vino, pasta e derivati dei cerali fanno da traino>

A trascinare verso l'alto l'asticella del giro d'affari negli undici mesi dello scorso anno sono stati soprattutto vino (verso gli 8 miliardi), pasta e derivati dei cereali (7 miliardi), ortofrutta (circa 5,5 miliardi), salumi e formaggi. Tra i Paesi clienti, si registrano crescite a due cifre. È il caso di Germania (+13%), Stati Uniti (+20%), Francia (+17%), Regno Unito (+18%), Turchia (+23%). In calo, invece, la Cina (-20%) e la Russia (-5%).

dicembre export - Commercio vino - foto jcomp - it.freepik.com

Prandini: “Necessario sbloccare tutte le infrastutture”

Si tratta di numeri importanti che dimostrano ancora una volta la qualità e il valore indiscusso del cibo italiano nel mondo, che è sempre più apprezzato e ricercato”, commenta il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini, che ribadisce la necessità di un sostegno da parte del mondo politico a un settore primario che dimostra di essere sempre pronto alla sfida dei mercati internazionali. “Per sostenere questo trend” osserva Ettore Prandini, presidente di Coldiretti “serve sbloccare tutte le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti tra Sud e Nord del Paese, ma anche col resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità, con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo”.

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L'articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 19 gennaio 2023

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