Lievito I Love It: la maglietta celebrativa di Codalunga per PezZ de Pane

22 Feb 2023, 17:39 | a cura di
PezZ de Pane, la panetteria di Roberta Pezzella premiata con i Tre Pani nella Guida Pane e Panettieri d’Italia 2023, compie due anni e festeggia con una maglietta in edizione limitata realizzata con Codalunga. Parte del ricavato verrà donato all’Aba, Associazione Bulimia Anoressia.

Pezz de Pane di Roberta Pezzella compie due anni

Roberta Pezzella è una panificatrice di Frosinone premiata con Tre Pani nella Guida Pane e Panettieri d’Italia 2023 e con il premio speciale Pane dell’Anno nel 2022. Dopo aver frequentato a Roma il corso Professione Chef della Gambero Rosso Academy, Roberta è entrata nel mondo della panificazione: ha lavorato diversi anni con Heinz Beck e diretto il laboratorio di Gabriele Bonci, poi – dopo altre esperienze in Italia - è tornata a Frosinone, dove ha aperto PezZ de Pane. La sua panetteria compie due anni e celebra l’anniversario con una maglietta edizione limitata realizzata in collaborazione con Codalunga.

Foto di Alberto Blasetti

La maglietta in edizione limitata Codalunga x PezZ de Pane

Codalunga è il progetto dell’artista Nico Vascellari nato nel 2005 come sezione del suo studio di Vittorio Veneto per ospitare esibizioni e performance di artisti e divenuto negli anni un brand di successo. Tra le creazioni più famose di Codalunga ci sono le magliette con gli anagrammi, divenute iconiche; l’ultima è quella realizzata in collaborazione con PezZ di Pane, che ritrae il nuovo tatuaggio di Roberta: l’anagramma della parola “Lievito”, che sul braccio della panettiera diventa “I love it”.

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L’idea è nata durante il periodo natalizio, quando Roberta – che ha frequentato il liceo artistico – stava disegnando degli anagrammi cercando qualcosa che avesse a che fare con il suo mondo. Così è venuto spontaneo utilizzare la parola lievito per il disegno, poi Roberta si è rivolta alla tatuatrice Cristina Cerroni, in arte Poisoned Hand, che lo ha perfezionato e realizzato. Non è il primo tatuaggio sull’arte bianca di Roberta, che porta fiera sull’interno dell’avanbraccio la frase “Il pane è una cosa seria”.

Dopo aver realizzato il tatuaggio Roberta ha contattato Nico Vascellari per realizzare la maglietta celebrativa dei due anni di PezZ di Pane: un’edizione limitata in 300 pezzi, di cui sono usciti i primi 100 (50 magliette bianche e 50 nere) che costano 40 euro. Le magliette sono incartate con lo stesso packaging del pane del negozio e sono chiuse con un adesivo personalizzato “Codalunga x PezZ” con il logo del brand di Vascellari e quello della panetteria, realizzato dall’artista Luca Barcellona, che ha firmato anche le magliette del primo anniversario.

Foto di Alberto Blasetti

Un’iniziativa a scopo benefico

Roberta, che ha raccontato come il pane l’abbia aiutata a risolvere i disturbi alimentari che l’hanno accompagnata per parte della sua vita, ha deciso di devolvere parte del ricavato delle magliette all’associazione ABA, Associazione Bulimia Anoressia. “Ho sofferto di disturbi alimentari, in particolare di bulimia, per venti anni” spiega Roberta “Da molto tempo volevo fare qualcosa per l’ABA, che ho scoperto tanti anni fa quando ho letto il libro 'Tutto il pane del mondo' scritto da Fabiola De Clercq, la fondatrice dell’associazione. Una testimonianza che ti permette di capire che si può uscire da queste malattie, in particolare tramite il pane, che ha salvato la mia vita”.

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Non è la prima volta che la panificatrice di Frosinone partecipa a iniziative a sfondo sociale: insieme a Matteo Dolcemascolo – Pasticcere Emergente d'Italia secondo la Guida Pasticceri e Pasticcerie nel 2021 – è stata impegnata in “Mani in pasta contro la violenza”, un progetto virtuoso rivolto a tutte le donne, individuate tramite i centri antiviolenza, che non riescono a reinserirsi nel mondo del lavoro. Roberta è stata docente in diversi corsi di formazione organizzati dalla regione Emilia-Romagna all’interno della Comunità di San Patrignano, dove si reca anche come volontaria. Un’altra testimonianza di come il pane e l’arte bianca possano essere uno strumento sociale di rilancio.

a cura di Maurizio Gaddi
foto in copertina di Alberto Blasetti

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