Colli della Toscana Centrale Trebbiano di Monteraponi. La verticale: le 10 annate degustate

13 Mar 2023, 13:10 | a cura di
10 annate, dalla 2012 alla 2021 (assaggiata in anteprima): la verticale di Colli della Toscana Centrale Trebbiano di Monteraponi a Radda in Chianti.

In una terra vocata alla produzione di grandi sangiovese, cโ€™รจ chi ha scommesso anche su unโ€™altra varietร  toscana, abbandonata da molti, ma che negli ultimi anni sta vivendo una fase di rilancio: il trebbiano. Siamo nel Chianti Classico, allโ€™interno della recente sottozona che rientra nelle UGA (unitร  geografiche aggiuntive): Radda in Chianti, tra i territori piรน apprezzati della denominazione e dellโ€™intera Regione.

Degustazione Monteraponi

Monteraponi. La storia dell'azienda

Monteraponi รจ il nome dellโ€™azienda condotta da Michele Braganti e sua moglie Alessandra: รจ un antico borgo medievale che apparteneva al Conte Ugo Marchese, governatore della Toscana sul finire del decimo secolo. รˆ costruito intorno a tre torri, a base quadrata; il complesso situato sul poggio omonimo domina la valle verso il fiume Arbia, grazie ai suoi 470 metri dโ€™altitudine. Le vigne piantate allโ€™interno della proprietร  arrivano addirittura a 600 metri dโ€™altezza.

Dodici e mezzo sono gli ettari vitati, condotti secondo i dettami del biologico, mentre lโ€™intera tenuta ne conta circa 200, la maggior parte di bosco, ricco di flora e fauna mediterranea per un ambiente dove la biodiversitร  รจ di casa. Col supporto dellโ€™enologo consulente Maurizio Castelli, si producono - oltre al Chianti Classico, al Chianti Classico Riserva Il Campitello e allโ€™Igt Baronโ€™Ugo (uno dei cavalli di razza della gamma, sempre da uve sangiovese), un rosato ma soprattutto un grande bianco, un Trebbiano dei Colli della Toscana Centrale (sappiamo inoltre che per gennaio 2024 รจ previsto lโ€™arrivo di un nuovo vino).

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Il borgo ereditato dai genitori, Antonio e Maria Carla, รจ diventato col tempo il โ€œlaboratorio sperimentaleโ€ del vigneron fiorentino che ha puntato a una produzione molto attenta e rispettosa del luogo dโ€™elezione. I vini sono marcatamente espressivi di una personalitร  incisiva e schietta in un terroir di generosa vocazione che nel bicchiere รจ sempre presente.

Il Colli della Toscana Centrale Trebbiano di Monteraponi

Fu nel 2010 che Braganti ebbe lโ€™intuizione di provare col trebbiano, un vitigno considerato rustico, toscanaccio per antonomasia, si direbbe da queste parti. Michele andรฒ contro corrente rispetto a ciรฒ che si faceva, tanto che da molti fu espiantato, e decise di continuare a coltivarlo. Dopo 13 anni da quella decisione ecco la prima verticale del bianco di Radda: 10 annate, dalla 2012 alla 2021, questโ€™ultima in anteprima assoluta.

Una produzione di super nicchia considerando che delle 50mila bottiglie totali prodotte, di Trebbiano ne vengono imbottigliate circa 1500 annuali, un vero Vino Raro, insomma.

Col tempo Braganti ha studiato quali fossero le tecniche produttive migliori, dalla vinificazione fino allโ€™affinamento. Negli ultimi anni le uve vengono diraspate solo per il 50%, segue un processo di macerazione sulle bucce di circa 48 ore in cemento e poi il mosto viene trasferito in barrique esauste dove completa la fermentazione alcolica. Poi affinamento sempre in piccoli legni nuovi ed usati provenienti della Borgogna. Vengono effettuati due batonnage settimanali per dare corpo, struttura e profumi al vino.

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azienda Monteraponi

La verticale โ€“ Colli della Toscana Centrale Trebbiano

 

2012

Nel bicchiere questa prima prova aziendale di trebbiano in purezza ci restituisce una interpretazione sincera, vera e di grande tenuta varietale. I profumi vanno dai tocchi mediterranei a belle sensazioni floreali. La bocca รจ sapida e piena. รˆ una versione molto delicata e di graffio minerale allietata da sfumature di mandarino e dal finale in cui raccoglie tutta la spinta acida possibile. Valutazione: 91/100

2013

รˆ lโ€™annata che si dimostra piรน so
fferente con una evoluzione importante. Il sorso รจ debole pur mostrando una copiosa e profonda marcatura aromatica. Il vino ci piace anche per questo, alcune annate sono piรน deboli di altre. Valutazione: NV

2014

Punta tutto sullโ€™eleganza. Impressiona subito lโ€™equilibrio dato soprattutto da una aciditร  bella e vibrante. Il sorso poi si fa avvolgente, sapido, pieno. Pietra focaia, erbe e fiori di campo al naso. Una versione ben riuscita che si traduce in un bicchiere dirompente e ricco di elasticitร . Molto saporito nel finale, lunghissimo.
Valutazione: 94/100

2015

Piรน ricco, opulento, potente. Lโ€™intensitร  aromatica si orienta verso un profilo olfattivo mandorlato misto a spezie piccanti. Di grande complessitร , รจ molto persistente. Uno spessore tannico importante che lo aiuterร  a concedersi bene negli anni e, in questa fase, regala un ritmo al sorso che aiuta in beva e scorrevolezza.
Valutazione: 93/100

2016

Elegante e saporito con tratti sapidi, quasi salati verrebbe da dire, che si fanno ritmati allโ€™interno del palato. Sorso vibrante, intenso, di grande freschezza. Non tralascia di virare in complessitร  nel suo personale bagaglio sensoriale che si fa sempre piรน sfaccettato aggiungendo sentori biscottati e affumicati al bagaglio primario. Gioviale e di grande piacevolezza.
Valutazione: 95/100

2017

Mostra un impatto piรน compatto, monolitico. La struttura รจ importante ma si svela in bocca in maniera garbata e incontra unโ€™ottima godibilitร  e avvolgenza generale. Non la migliore delle annate, ma comunque convincente, specie se bevuta ora e abbinata a dovere. Vino gastronomico.
Valutazione: 93/100

2018

Annata classica che incontra appieno le corde interpretative del produttore e vera figlia del clima raddese. Molto saporito, ha una variazione progressiva che sa incantare. Vino schietto, sincero, libero di esprimere la sua vocazione. Ha volume, ma anche finezza, in un connubio riuscito alla perfezione che ne connota lโ€™ottima armonia e lโ€™equilibrio generale. Un vino che ci ha emozionato. Valutazione: 97/100

2019

รˆ il calice piรน ricco di sensazioni di fiori di campo, colorati e freschi. Tutto intervallato da toni agrumati che incalzano lโ€™energia generale: arancio, mandarino e anche un tocco di melograno. Ma la complessitร  non ha freni e si aggiungono toni piacevoli di caramello. Salato e vivace, regala uno sviluppo molto preciso al palato.
Valutazione: 95/100

2020

Piรน concentrato sul frutto, manifesta uno stile molto chiantigiano che svela unโ€™annata molto ben riuscita. Grande slancio al palato, dove la materia si rende leggerissima, quasi ariosa, ma poi torna e marca con tanta energia.
Valutazione: 96/100

2021

Una vera anteprima come detto, vino in una fase di assoluta gioventรน che perรฒ mostra giร  un portfolio olfattivo molto nitido, fedele al varietale con generosi sentori di fiori, frutta gialla e richiami di erbe aromatiche. Bella saporita la bocca che รจ verace e schietta, di intrigante progressione. Ampio e salino nel finale. Sarร  un piacere un riassaggio tra qualche mese anche perchรฉ siamo sicuri farร  parlare molto di sรฉ.

a cura di Divina Vitale con la collaborazione di Giuseppe Carrus

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