Vini Rari. Dal Giglio a Capraia, produzioni utopiche dalle piccole isole toscane

19 Apr 2023, 12:02 | a cura di
In questa puntata vi portiamo in due affascinanti piccole isole toscane. Prima l’Isola del Giglio, poi Capraia. Al Giglio abbiamo assaggiato un vino bianco da uve ansonica, prodotto con metodi semplici e ancestrali, a Capraia una Grenache, fresca, profumata e sapida

C’è poco da dire. I vini delle piccole isole, se fatti a dovere, rispettando varietà e territorio, hanno fascino da vendere. Quelli che vi presentiamo questa settimana, oltre a essere vini rari, rarissimi, sono due gioielli che arrivano dall’Isola del Giglio e dall’Isola di Capraia. Il nostro è un sentito invito al viaggio. Il primo è figlio di una piccola parcella di 7mila metri coltivati ad ansonica e altre varietà locali. Viene prodotto in maniera semplice ed artigiana da Massimo Piccin di Podere Sapaio ed esprime tutta la forza solare e iodata di una vigna vecchia. La seconda storia ci parla di un rosso, da uve grenache. Qui i protagonisti sono Francesco con sua moglie Gianna e suo padre Stefano de La Mursa. Innamorati della vita lenta e a contatto con la natura che si vive in quest’isola, producono poche etichette di raro fascino, da poco più di mezzo ettaro di vigna.

Vini rari: due etichette da scoprire dell'isola del Giglio e di Capraia

92
Cent.

Sulana 2022

Azienda Agricola La Mursa di Cerri Francesco
Toscana
rosso
LA VIGNA | Capraia è una delle isole del parco nazionale dell’arcipelago toscano. Di origine vulcanica, è caratterizzata da roccia e macchia mediterranea. Ci troviamo nel cuore del Tirreno, ben distanti dalla costa italiana (Livorno è a 40 miglia), sicuramente più vicini alla Corsica. Conosciuta in passato per la colonia penale (chiusa ormai da metà degli anni Ottanta) è ora un posto dove risiedono poche centinaia di persone che si dedicano alla pesca, al turismo estivo e all’agricoltura. L’azienda agricola La Mursa si è posta l’obiettivo di recuperare i terreni abbandonati dalla colonia. Tra questi non poteva mancare l’uva: mezzo ettaro terrazzato è impiantato con grenache, ad alberello con fitto sesto d’impianto. Ci troviamo su un versante del monte Castello,...
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95
Cent.

Le Secche Paradiso dei Conigli 2020

Podere Sapaio
Toscana
bianco
LA VIGNA | Neanche un ettaro in località Le Secche, da cui prende il nome il vino che con orgoglio e passione ha deciso di mettere in bottiglia Massimo Piccin, volto noto al mondo enologico per Podere Sapaio. Ci troviamo a nord ovest dell’Isola del Giglio, vicino al faro del Fenaio. Per la precisione parliamo 7mila metri vitati con piante (in prevalenza ansonica e altre varietà autoctone come il biancone) che contano, per la maggior parte, oltre 60 anni di età. Siamo di fronte a una vera e propria viticoltura eroica che tiene conto di tutto il paesaggio, a partire da recupero dei muretti a secco, ripristinati negli anni. Nel 2019 si sono aggiunti 4mila metri di vigneto recuperato dalla macchia...
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