Pasticcerie, ristoranti, grandi enoteche. Dove mangiare per Bordeaux Fête le Vin

10 Giu 2023, 12:58 | a cura di
Bordeaux festeggia i suoi vini, dal 22 al 25 giugno, con il grande appuntamento annuale dell'enoturismo. Ma Bordeaux Fête le Vin è anche l'occasione per scoprire ristoranti e pasticcerie da provare assolutamente

Bordeaux Fête le Vin

Bordeaux Fête le Vin è il principale evento enoturistico dell'anno nella città sulle rive della Garonna. E proprio lungo i quais che costeggiano il grande fiume, per una lunghezza di oltre un chilometro, dal 22 al 25 giugno c'è il "Village des appellations" dove vengono rappresentate le 80 denominazioni che costituiscono la galassia vinicola bordolese e dell'intera regione Nouvelle Aquitaine. Con più di mille fra produttori e négociants presenti per condividere informazioni e fare degustare i loro vini ai visitatori. Che si trovano anche stand e food trucks dove artigiani del gusto e ristoratori propongono un vero e proprio viaggio gastronomico nella regione, dalle ostriche di Arcachon Cap Ferret ai salumi della Vallée des Aldudes, dai formaggi della Guascogna ai piatti a base di carne di razza limousine. Un panorama completo dei prodotti che arrivano dai territori storici che rendono così ricca la storia gastronomica dell'Aquitania: Dordogna, Corrèze, Lot-et-Garonne, Pays Basque e altri ancora.

Ma non saranno solo le rive della Garonna a essere coinvolte dall'evento. Nei quattro giorni del festival tutta la città propone animazioni a tema gastronomico, concerti, mercati. E Bordeaux Fête le Vin è anche l'occasione per andare alla scoperta delle tante tentazioni golose nel centro storico, per provare qualche nuovo ristorante e per un'escursione nei vigneti che circondano la città.

I canelés e le altre specialità dolciarie di Bordeaux

Non c'è itinerario in centro che non preveda una sosta per degustare un canelé: questo dolcetto da forno, preparato, in origine nei conventi, fin dal XVI secolo, è uno degli ambasciatori della città, al pari dei suoi vini. Ma, a differenza di questi ultimi, che hanno fatto la fortuna di Bordeaux ai quattro angoli del mondo, i canelés è bello degustarli sul posto, tiepidi e appena sfornati nelle tante pasticcerie o nelle semplici bottegucce che sono la costante tentazione di ogni angolo di strada.

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Ci sono quelli di Baillardran, declinati in tre taglie (piccoli, medi, grandi) e quelli della Toque Cuivrée, marchio con più di 30 anni di esperienza e molti punti vendita in città e in tutta la Francia. Noi consigliamo di arrivare fino alla Grosse Cloche, uno dei monumenti-simbolo della città, dove troviamo Cassonade, pasticceria specializzata nel dolce caramellato proposto in diverse versioni: al rum, alla vaniglia, vegano e non zuccherato. Il segreto del successo - dicono qui - sta nella qualità delle materie prime (soprattutto se bio o da agricoltura sostenibile) e poi nella perfetta cottura nelle forme in rame che danno al dolce la tipica forma scanalata. Alla degustazione deve presentarsi croccante e ben caramellato all'esterno, morbido all'interno. Se il gusto dei canelés vi ha conquistato, come souvenir c'è la pasta spalmabile da portare a casa.

In un'altra stradina del centro storico, rue de la Vieille Tour, al numero 7, troviamo Dunes Blanches Chez Pascal. Da mattina a sera, in questa piccola bottega viene sfornato un dolce inventato da un pasticcere di Cap Ferret. Si chiama - facile intuirlo - la Dune Blanche ed è un fagottino di pasta choux cotto per 25 minuti in un forno dedicato, perché assuma la tipica colorazione dorata. Una volta che si è raffreddato a temperatura ambiente viene riempito a mano con una crema bianca, leggera e vaporosa che è il segreto della maison. La duna bianca è golosissima e appena sfornata va spesso a ruba.

Pochi metri più in là, sempre in rue de la Vieille Tour (al civico 4) ecco Hasnaâ, la boutique che porta il nome della giovane cioccolatiera che l'ha aperta nel 2016. Tutto ha inizio, qualche anno prima, dalla passione di Hasnaâ e del marito Vincent per il cioccolato che li porta a seguire dei corsi di formazione e ad aprire il laboratorio in Rue Fondaudège (lo si può visitare, prendete il Tram D, fermata Croix de Seguey). Nel giro di pochi anni sono arrivati molti premi e riconoscimenti per le tavolette, per le praline al coriandolo e le ganache al miele di castagno e ai vini di Bordeaux realizzate in collaborazione con alcuni dei più prestigiosi Châteaux bordolesi.

I ristoranti, qualche nuovo indirizzo

Fra le recenti aperture, una delle più interessanti è Zéphirine, nella zona di Place Gambetta. Il locale è ispirato al nome del bisnonno paterno di Romain e Marie Corbière, fratello e sorella che assieme a Bertrand (marito di Marie) formano il trio ai comandi del ristorante. Marie-Zéphirine, in sala, si riconosce nello spirito dell'avo Zéphirin che, falegname di mestiere e uomo generoso e conviviale, con la passione di cucinare per la famiglia. Ha lasciato anche delle ricette (su tutte, quelle delle crêpes) che hanno segnato l'infanzia in famiglia di Marie e Romain. Quest'ultimo, in particolare, ha idealmente ricevuto il testimone del bisnonno diventando chef, fino a raggiungere traguardi stellati. Un itinerario che lo ha visto per più di dodici anni a fianco di Alain Ducasse al Louis XV a Monaco, poi all'Hôtel du Parc a Parigi, al Restaurant des Rois a Beaulieu-sur-Mer. Fino al ritorno nella regione di origine, prima all'Intercontinental - Le Grand Hôtel di Bordeaux poi in questa avventura familiare e più intima. Lo chef propone un solo menu composto da 3 entrées da condividere, di 3 piatti principali (carne, pesce, vegetariano) e una selezione di 3 dessert. Il tutto presentato con semplicità da Marie e Bertrand che si definiscono "aubergistes urbaines". Ovvero, lo spirito conviviale dei posti di campagna portato in città. Da provare la terrine de campagne, gli asparagi bianchi delle Landes in salsa olandese, l'insalata di barbabietole e ceci, con spezie e coriandolo. Fra i piatti si segnala poi il filetto d'anatra e per chiudere c'è l'iconico dessert Zéphirin au citron.

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A Bordeaux, la tappa obbligata per gli appassionati di vino è la Cité du Vin che a inizio 2023, a sette anni dall'apertura, ha completamente rivisto il suo percorso espositivo e rinnovato le esperienze di degustazione. C'è di che trascorrere un'intera giornata al suo interno, compresa una sosta al ristorante panoramico Le 7. A trenta metri d'altezza, nell'avveniristico edificio che ospita la Cité, si ha una strepitosa vista su Bordeaux e il cosiddetto Port de la Lune, il grande emiciclo che la Garonna forma attraversando la città. Cucina francese impeccabile e, non poteva essere altrimenti, grande carta dei vini: 500 referenze bordolesi e mondiali in bottiglia con la possibilità di scegliere al bicchiere fra una ventina di eccellenti proposte.

Per trovare un'atmosfera molto informale con una buona cucina a base di prodotti locali ci portiamo verso il quartiere dei Chartrons. È la zona di eleganti edifici in pietra dove avevano sede i ricchi négociants, i commercianti di vini di Bordeaux: inglesi, scandinavi, tedeschi, irlandesi. In rue Latour, una piccola traversa del Quai des Chartrons troviamo il ristorante Casa Gaïa: cucina di stagione, a base di prodotti di fornitori locali selezionati (prevalentemente bio). Quasi un manifesto del movimento locavore, dal campo al piatto con minimi passaggi e cotture nel forno a legna. Largo spazio a cereali, legumi e frutti locali, dai grani antichi al grano saraceno, dalle lenticchie ai vini naturali.

La stessa filosofia, ma ancora più radicale, la si ritrova a Les Récoltants nel quartiere di Saint-Paul. Un indirizzo che riunisce lo spirito dell'osteria moderna a quello del negozio sotto casa, il tutto alimentato da un'azienda agricola situata a una ventina di chilometri, creata ad-hoc per fornire i prodotti. "De la fourche à la fourchette" è il motto: rispetto del suolo (anche qui prodotti bio), del lavoro contadino e del benessere animale che si traduce in una carta che cambia di giorno in giorno in funzione delle condizioni meteo, della stagionalità e della disponibilità dei prodotti in fattoria.

Escursioni nei vigneti

L'Ufficio del Turismo di Bordeaux è il punto di partenza per numerose escursioni della durata di mezza giornata o di una giornata intera. Si parte per fare visita ai vigneti che hanno reso celebre la regione e incontrare in cantina o sul campo viticultori che raccontano le loro esperienze, sia che si tratti di aziende familiari sia di prestigiosi châteaux. Médoc, Entre-deux-Mers, Saint-Emilion, le combinazioni sono diverse e vanno incontro alle diverse esigenze di approfondimento degli enoturisti.

Info: www.visiter-bordeaux.com

 

Foto: Dario Bragaglia

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