Cambiano i prezzi degli alcolici nel Regno Unito: più contengono alcol più costano

8 Ago 2023, 18:05 | a cura di
In vigore dal 1° agosto il nuovo provvedimento del governo del Regno Unito che cambia la tassazione sugli alcolici

Il Regno Unito cambia la legge sugli alcolici aumentando le imposte per le bevande con alto contenuto alcolico. A deciderlo sono stati il primo ministro Rishi Sunak e il cancelliere Jjeremy Hunt con il provvedimento entrato in vigore il 1° agosto.

Le imposte e il grado alcolico

Il riferimento da prendere in considerazione è l’Abv (alcol by volume) che definisce, per l’appunto, il grado alcolico di una bevanda. Su drink con un Abv inferiore a 3,5% si pagheranno meno tasse rispetto a quelli con un Abv superiore all’8,5%.

L’aumento è pari in media a circa il 10% rispetto a prima e si applica a tutti gli alcolici prodotti e importati nel Regno Unito. La birra alla spina non verrà quasi intaccata perché rientra nel programma di governo che vuole proteggere i pub, vera e propria istituzione del Paese e punto di riferimento per le comunità al punto da spingere clienti e cittadini a lanciare petizioni per salvare alcuni locali, come nel caso dello storico Crooked House, il pub storto che potrebbe chiudere dopo 2 secoli di vita.

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Cosa vuol dire tutto questo?

Che bevande alcoliche come birra e alcuni spumanti costeranno meno. In effetti, certi vini spumanti prima venivano tassati di più rispetto ai vini fermi, ora costano all’incirca 19 cent in meno. I vini con una gradazione superiore a 12% constano circa 50 cent in più, quelli con Abv maggiore di 15% arrivano anche a 1 sterlina; una bottiglia di Porto può costare anche 1,5 sterline in più.

Le motivazioni del provvedimento

In una nota pubblica, il primo ministro fa sapere "Voglio sostenere le industrie delle bevande e dell'ospitalità che contribuiscono a far crescere l'economia e i consumatori che ne godono il risultato finale. I cambiamenti di oggi non solo proteggeranno il prezzo della vostra pinta al pub, ma andranno anche a beneficio di migliaia di imprese in tutto il Paese. Abbiamo approfittato della Brexit per semplificare il sistema dei dazi, per ridurre il prezzo di una pinta e per sostenere i pub britannici".

Il cancelliere Hunt punta l’attenzione sulla “popolarità delle bevande a bassa gradazione alcolica” con l’intenzione di sostenere i piccoli produttori. Le motivazioni non sono solo da ricercare in questo: il nuovo provvedimento si inserisce nel contesto di riduzione del consumo di alcol nella popolazione e punta a risanare un minimo le casse dello Stato già provate da Brexit e pandemia. E non è un caso che proprio nel Regno Unito, la Wine and Spirit Trade Association ha pubblicato per la prima volta una guida dedicata alle bevande no and low alcol.

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