L’amore per gli animali c’è sempre stato, poi durante gli studi all’Università di Scienze Gastronomiche, la svolta: Francesca Torello – Francis per gli amici e i clienti più affezionati – decide di diventare vegana, abbandonando ogni prodotto di origine animale pur continuando a muovere i suoi passi in cucina. La sua, oggi, è una bottega online con delivery a Londra, ma prima di tutto un progetto femminista, nato con l’obiettivo di portare avanti la battaglia in difesa delle donne anche attraverso le torte.
La pasticcera vegana e femminista di Londra
L’account Instagram di The Female Glaze (letteralmente, “la glassa femminile”) è un piccolo mondo variopinto, con tanti tocchi di rosa e grafiche eleganti. A una prima - e distratta - occhiata può sembrare un universo fatato, tutto fiori e zucchero a velo, ma le didascalie che accompagnano le immagini sono dirette e incisive: quella di Francis è una lotta per la parità di genere. Per lei, veganesimo e femminismo condividono gli stessi principi: la difesa della libertà del corpo, la non violenza, la voglia di costruire una comunità solidale che si batta per sradicare un sistema ingiusto e creare un futuro migliore. Dopo aver lavorato in locali e caffetterie vegane di Londra per diversi anni, nel 2020 l’artigiana decide di mettersi in proprio e realizzare una home bakery con vendita a domicilio, “non solo un’attività gentile con gli animali, ma a favore delle donne” dichiara. La maggior parte degli ingredienti, infatti, provengono da aziende gestite da donne, “specialmente quando si parla di prodotti come caffè e cioccolato, bisogna considerare che si tratta di filiere in cui le donne vengono sfruttate e sottopagate”.
I dolcetti di The Feminist Glaze
L’attenzione all’etica, poi, passa anche dall’ambiente. E così Francis si rifornisce da produttori impegnati nel riciclo e nella sostenibilità, “mangiare è un atto politico”, per creare le diverse box (con materiali ecocompatibili) da spedire nelle case dei più golosi. Croissant sfogliati e ripieni di creme diverse, donuts, cookies di ogni tipo, torte al cioccolato, cinnamon roll, pasteis de nata… si trova di tutto sull’e-commerce di The Feminist Glaze, dessert per ogni ora del giorno, tutti a prova di vegano. Sul suo account, Francis aggiorna poi i clienti con le sue prossime tappe: partecipa, infatti, a diversi eventi di beneficenza a favore della comunità LGBT o associazioni femministe, oltre ai mercati contadini sparsi per la città. Non mancano, poi, torte decorate con messaggi politici, come la “Bi Panic” create per il mese del Pride o la “Stop Melting the Planet” (Smettila di sciogliere il Pianeta) decorata con mousse color verde prato.
Cosa significa The Feminist Glaze
A tre anni dalla sua apertura, l’attività ha raccolto il favore di tanti consumatori, vegani e non, oltre a contribuire alla diffusione delle tematiche femministe e alla valorizzazione delle tante realtà impegnate sparse sul territorio. Del resto, il nome del progetto parla chiaro: female gaze (sguardo femminile) è il termine cinematografico con cui si indica il punto di vista delle spettatrici donne, in risposta al ben più noto male gaze che ha dominato lo schermo per decenni. Uno scambio di ruolo in cui sono i desideri della donna a essere messi al centro. Da gaze a glaze (glassa) il passo è breve e il gioco di parole è servito: “Non potevo trovare un nome migliore per un progetto che punta a unire la mia passione per la pasticceria e la volontà di distruggere il patriarcato… un biscotto alla volta”.