In una recente intervista al Corriere della Sera, il padre Oscar sostenendo che il futuro della famiglia (e dell’Italia) sarà la viticoltura, lo ha descritto come il “figlio che fa il vino, l’enologo”. Una bella responsabilità. E lui, Adrea Farinetti (che al Gambero Rosso precisa: “Sono enotecnico, orgogliosamente diplomato alla Scuola enologica di Alba”), sulla viticoltura ha le idee molto chiare: “Dobbiamo essere produttori non di uve, ma di territori”. Da qui l’idea di puntare su una Doc unica Langhe che identifichi tutto il territorio senza dispersione di nomi. “Significherebbe affiancare alle Docg Barolo, Barbaresco e Roero che rimarrebbero tali, una denominazione territoriale forte e unica. Il tutto lavorando al disciplinare per aprire alle sottozone. In pratica quello che da 300 anni fa già la Borgogna”.
Se la proposta farà proseliti o meno lo si vedrà, ma nel frattempo la cantina di famiglia Borgogno a Barolo ha già aperto la strada, spostando alcuni vini - dal Dolcetto d’Alba Doc al Barbera d’Alba Doc - proprio sulla denominazione Langhe Doc.
Il programma della Festa della Vendemmia
Intanto, però, la protagonista di questo fine settimana sarà l’altra tenuta piemontese della famiglia Farinetti: Fontanafredda che, il prossimo 9 settembre, aprirà i cancelli per l’ormai consueto appuntamento con la Festa della Vendemmia .
In programma, una serie di appuntamenti culinari, dal format “Degustando” con i piatti di 10 chef selezionati dall’agenzia To Be (Ugo Alciati, Francesco Marchese, Ingallinera, Marcello Trentini, Andrea Larossa, Michele Minchillo, Antonio Furolo, Fabrizio Tesse, Luca Aprea, Gennaro Di Pace) alla cena StreetFood Stellata by Walter Ferretto. Spazio, poi, a musica live, spettacoli e possibilità di visite guidate alle cantine ottocentesche (qui il programma completo www.villaggionarrante.it/festa-della-vendemmia).
Il giorno precedente andrà in scena il Serralunga Day alla sua seconda edizione: un confronto in anteprima tra i 25 produttori di Serralunga d’Alba sull’annata 2020. E nella mattinata toccherà a "Renaissance", l'evento dedicato ai sentimenti.
Il Rinascimento verde di Fontanafredda
“Lo scorso anno abbiamo dedicato l’evento Renaissance alla fiducia” dice Farinetti junior “questo lo dedichiamo al coraggio: sentimenti che ci mettono in pace con noi stessi in un mondo dove tutto è troppo veloce e dove tutto quello che ci guida finisce in -ismo: da consumismo a sensazionalismo. Andare piano per tornare ad un rinascimento verde”. Il suo rinascimento verde passa dalla certificazione biologica, dal bilancio di sostenibilità, dall’utilizzo di un fitodepuratore per le acque e del biometano per l’energia, dall’uso di packaging di carta riciclata e di tappi antispreco.
A chi sostiene che la vendemmia di quest’anno sarà una catastrofe per i produttori in regime biologico (il gruppo Farinetti conta 10 marchi tutti bio) risponde che “è solo una scusa per non mettersi di impegno e lavorare ancora di più, con maggiore forza lavoro e senza giorni di riposo”.
Farinetti: “Vendemmia più semplice dello scorso anno”
Nonostante una vendemmia complicata in tutta Italia, Farinetti si dice fiducioso: “Sarà una vendemmia sicuramente più semplice dello scorso anno, quando era stato il grande caldo a dare del filo da torcere. Quest’anno sono tornate problematiche – diciamo - più storiche come la peronospora o l’oidio, ma siamo consapevoli che ormai di annate semplici non ce ne saranno più: è come stare ai tropici; quindi, accettiamo la sfida. Cali compresi, che quest’anno sono previsti nell’ottica del 30-40% in alcune zone specifiche come Roero e Alta Langa, mentre per il Barolo, non voglio sbilanciarmi troppo, ma potrebbe essere un’annata rigogliosa”.