Pandemia da merendine. Allarme Oms: ad alto rischio i Paesi in via di sviluppo

15 Set 2023, 17:20 | a cura di
Dopo aver saturato i Paesi ricchi, i produttori di snack ultra-processati stanno invadendo Asia e Paesi in via di sviluppo: scatta l'allarme per le malattie da junk food che si abbatteranno sui lavoratori più poveri

L'allarme lo lancia il Guardian, sempre attento a cosa succede nel resto del mondo. Ed è un allarme pesante: l'Occidente esporta in Asia e nei Paesi in via di sviluppo una montagna di cibo-spazzatura e alimenti super-processati, merendine e snack vari. Tanto da rischiare l'esplodere di una vera e propria pandemia da snack che l'Organizzazione Mondiale della Sanità farebbe bene a tenere sotto controllo. Il reporter del quotidiano inglese, Kaamil Ahmed, fa parlare i lavoratori più poveri di Dhaka, capitale del Bangladesh: "ne mangerò anche 3 al giorno, di quelle merendine - dice uno di loro che traina il risciò - Quando non ce la faccio più, allora per pochi soldi riesco a tirare avanti per qualche ora". Costa 10 taka del Bangladesh (meno di 10 centesimi di euro) quel Ben Roti, la merendina chiusa in plastica che spopola sulle bancarelle più popolari lungo le strade. E per gli esperti, l'aumento degli snack malsani è preoccupante a può avere impatti negativi sulla salute a lungo termine, in particolare espone al rischio di malattie cardiache e di diabete.

Urbanizzazione e alti costi del cibo

Le difficoltà a trovare lavoro e a reperire cibo nelle aree interne e agricole o fluviali del Paese, spinge moltissimi ad ammassarsi nelle grandi città dove però il cibo costa molto e, soprattutto, è molto meno sano rispetto alle verdure che venivano consumate prima o al pesce che però si trova con sempre maggiore difficoltà nelle acque interne a causa di un rapido aumento della salinità.

Cibo e zuccheri: schifezze a buon prezzo

Con le merendine, invece, si hanno a buon prezzo zuccheri e calorie per poter lavorare molte ore: cibo che aggrada con la sua dolcezza e che rimane morbido, non si secca. Ma produce, appunto, diabete (che devasta l'uomo) e plastica che continua a devastare l'ambiente. Gli snack di questo tipo, infatti, offrono calorie vuote senza sostanze nutrienti chiave. "Questi alimenti danno loro una rapida raffica di carboidrati, ma passa attraverso di loro e hanno bisogno di un altro", spiega al Guardian Barry Popkin, un nutrizionista che ha osservato questi fenomeni anche in altri paesi in via di sviluppo nel loro percorso di urbanizzazione.

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Venditore di snack nelle vie di Dhaka. Foto da The Guardian by Farzana Hossen

L'irresistibile assalto delle merendine

Se nel mondo almeno il 55% delle persone fa degli snack super-processati il suo pasto almeno una volta alla settimana - il report è del 2022 ed è stato commissionato dal marchio di merendine Mondelez - questa percentuale sale a quasi due terzi in Asia. Nei paesi in via di sviluppo, che le industrie occidentali hanno puntato dopo aver saturato il mercato in paesi più ricchi come gli Usa, le vendite di alimenti ultra-trasformati sono raddoppiate tra il 2006 e il 2019: in questi Paesi il 57% dell'assunzione alimentare proviene da questo cibo spazzatura.

Oms: il doppio peso della maltrunizione

Secondo l'OMS, questa situazione rappresenta "il doppio peso della malnutrizione": da una parte denutrizione, dall'altra obesità e malattie legate a una pessima alimentazione. "Un paradosso che esiste anche all'interno della stessa comunità oltre che dello stesso Paese e anche nelle stesse famiglie, ma pure negli stessi individui - spiega Francesco Branca, direttore alimentazione Oms - Diverse forme di malnutrizione sono biologicamente collegate: chi era denutrito da giovanissimo o anche durante il concepimento, è più a rischio di sviluppare altre malattie come il in sovrappeso più in là cin gli anni". E, dice sempre Branca, questo sistema alimentare "non contempla l'accessibilità e la disponibilità di cibo sano, ma consente solo alimenti ad alto contenuto energetico che però non forniscono la quantità adeguata, per esempio, di vitamine".

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