Una domenica alla scoperta del paesaggio agrario

17 Apr 2009, 15:58 | a cura di

Si svolgerà domenica 19 aprile la III Giornata nazionale dell’agriturismo. Come nelle due precedenti edizioni, le aziende agrituristiche associate a Turismo Verde-Cia organizzeranno, su tutto il territorio nazionale, delle aperture speciali finalizzate a far meglio conoscere ed apprezzare l’ospitalità, le produzioni e l

e trasformazioni dei prodotti aziendali.

 

Ma non solo: sono organizzate visite guidate all’interno delle aziende per far conoscere agli ospiti la storia e le attività di queste imprese agricole multifunzionali, produttrici non più soltanto di beni materiali.

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L’agriturismo, nonostante la crisi economica, si conferma una risorsa straordinaria per i nostri territori rurali, abbinando la bellezza dei paesaggi agrari a servizi sempre più di qualità. E lo slogan scelto per questa III Giornata  “Agriturismo è...cultura del paesaggio agrario” nasce proprio dalla consapevolezza che la percezione degli elementi fondanti del paesaggio agrario nazionale oggi è un po’ confusa, soprattutto tra i giovani e, spesso, del tutto ignorata dagli ospiti stranieri, sempre più numerosi nelle aziende agrituristiche.

 

La forza di una azienda agricola e agrituristica deve, pertanto, risiedere anche nella capacità di esprimere le essenze intrinseche dei vari territori e renderne partecipe un numero sempre più grande di cittadini per una più cosciente fruizione.

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Turismo Verde-Cia - riconosciuta dal Ministero dell’Ambiente “associazione nazionale di protezione ambientale” – continua, quindi, a portare avanti la sua strategia tesa alla tutela e alla valorizzazione del territorio proponendo, il prossimo 19 aprile, una giornata alla scoperta dei diversi paesaggi agrari che compongono il nostro Paese.

 

Sono centinaia le aziende che, su tutto il territorio nazionale, hanno aderito all’iniziativa e che hanno organizzato quel “qualcosa” in più, rispetto alla “semplice” ospitalità e ristorazione, che permetta una fruizione dei diversi territori regionali non più omologata e distratta.

 

Ma le proposte non finiscono qui: escursioni, passeggiate di “scoperta”, visite didattiche e culturali, degustazioni “guidate” di un prodotto o dei prodotti tipici locali, riscoperta di antichi menu storici e locali, brevi corsi sulla trasformazione dei prodotti: dal latte al formaggio, dalla frutta alle marmellate, dal grano al pane, visite alle diverse “fattorie degli animali” presenti in azienda, “percorsi della memoria”, musica e balli popolari, “terapie del benessere”.

 

E sono molte anche le proposte di visite guidate alle tante emergenze artistiche, archeologiche e religiose che gravitano nei dintorni delle aziende.

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