ricetta di Luigi De Rosa della trattoria “Capriccio partenopeo” di Parma
Setacciare la farina. Sbriciolare il lievito in una ciotola ampia e diluitelo con mezzo bicchiere di acqua appena tiepida. Battendo con una forchetta, unire poco per volta la farina e l’acqua tiepida necessaria per ottenere una pasta molto molle, tale da poterla lavorare con la forchetta. Salare poco e lavorare il composto fino ad averlo ben amalgamato. Coprire la ciotola con un canovaccio umido e far lievitare la pasta fino al raddoppio.
Raschiare le acciughe, sciacquarle rapidamente, sfilettarle e dividere ogni filetto in quattro pezzi. Mettere sul fuoco la padella piena per tre quarti di olio e quando è caldo (180°), distribuire sulla superficie della pasta una parte delle acciughe. Con un cucchiaio da tè bagnato in acqua fredda, tirare su un porzione di pasta con all’interno un pezzetto di acciuga e farla scivolare in padella. Formare nello stesso modo le altre frittelle facendo attenzione a non riempire troppo la padella. Quando sono gonfie e leggermente dorate, scolarle e passarle su doppio foglio di carta da cucina.
La pasta cresciuta può essere utilizzata al naturale oppure arricchita, con le acciughe, come nella ricetta, con i fiori di zucca, con scaglie di baccalà lesso o con cecenielli (pesciolini minuscoli). Le zuppulelle devono essere servite calde facendole eventualmente attendere in caldo nel forno con lo sportello aperto.