Anteprime vino. Tutti i rossi della Campania dal 6 al 11 marzo

5 Mar 2013, 11:07 | a cura di

Ancora tempo di anteprime e di valutazioni delle ultime annate. Ora tocca alla Campania che dal 6 all'11 marzo tira fuori tutti i suoi rossi. S’inizia con quelli della provincia di Benevento, Caserta, Napoli e Salerno (a Telese Terme dal 6 all'8 marzo) e si prosegue con Avellino e la Taurasi Vendemmia (a S

erino dall'8 all'11 marzo). Quasi una settimana di assaggi, ma non solo. Saranno giornate dedicate all'approfondimento del tema “La Campania del vino” grazie a seminari e lezioni mirate. “Non è possibile più rimandare la necessità di fare il punto sul sistema vitivinicolo campano”.

 

A parlare è Diana Cataldo, irpina doc, che insieme a Massimo Iannaccone è la fondatrice di Miriade&Partners, la società di comunicazione avellinese che da anni si occupa degli eventi di settore più importanti del territorio. “Andare oltre il sistema delle anteprime classiche” spiega l'imprenditrice “significa superare l'idea di rassegne che si materializzano solo pochi giorni all'anno. Noi puntiamo a un pianificazione permanente che monitori costantemente tutto il territorio”. Il progetto sta prendendo forma: si chiama ‘Campania Stories’ e a regime sarà una vera e propria testata giornalistica web bilingue, con una redazione di alto profilo.

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Intanto gli ultimi dati sulla Campania del vino raccontano una regione che marcia un po' con il freno tirato. È tra l'ottava e la decima posizione rispetto ai volumi prodotti dalle singole regioni con un 4% sul totale nazionale. I vini a denominazione d'origine non superano il due per cento. La vendemmia 2011 ha prodotto 1,7 milioni di ettolitri di vino, tre quarti dei quali rientrano nella categoria Vini da Tavola. La superficie vitata complessiva – il 3,3% del totale nazionale – ammonta a 21mila ettari, con un calo del 29% rispetto al 2000. Predominano i rossi sui bianchi (rispettivamente il 55% e il 45% della produzione regionale) e su oltre 20mila aziende agricole, solo 400 sono quelle che imbottigliano.

 

Traducendo questi numeri in parole” spiega l'altro socio Massimo Iannacconepotremmo dire che la nostra regione rimane ancora un posto dove convivono grandi aziende e piccoli garage che trasformano le uve delle vigne di famiglia. Ma il trend positivo di crescita esiste eccome. Siamo arrivati a 400 aziende, nel 1990 erano appena venti”. 

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a cura di Francesca Ciancio
05/03/2013

 

 

Questo articolo è uscito sul nostro settimanale "Tre Bicchieri" del 28 febbraio 2013. Abbonati anche tu se sei interessato ai temi legali, istituzionali, economici attorno al vino. E' gratis, basta cliccare qui.

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