Siamo nei Castelli Romani, a pochi minuti da Frascati e all'ombra delle mura e delle torri di guardia del Castrum Borghetti, dove fin dal medioevo la gente si incontra per esporre e scambiare mercanzie. Quest'anno si è svolta dal 19 al 28 marzo e ha visto riunite realtà locali e nazionali dell'enogastronomia, dell'artigianato e del settore florovivaistico. In più, ogni giorno è stato scandito da diversi eventi mossi a favorire la promozione culturale, tra i quali, anche uno cooking show dello chef Simone Loi all'interno dell'area espositiva. Ma partiamo dall'inizio.
Arrivando, disposti lungo il terreno sotto le mura, chiamato anche fossato d'abbazia, erano disposti spazi dedicati al verde e alla faunistica. Piante ornamentali e da frutto lungo il sentiero sterrato, insieme a carretti e antichi macchinari agricoli di legno e ferro arrugginito disposti disordinatamente, regalavano all'atmosfera un tocco di antica ruralità. C'era anche chi promuoveva prodotti nuovi sul mercato come il pomodoro nero Sun Black.
Circondati sul lato destro da un piccolo uliveto, si proseguiva verso le stalle dove c'erano gli animali più inaspettati. Da quelli classici da allevamento come galline, pavoni, piccioni e conigli, a quelli da lavoro e un po' più esotici.
Prima di entrare nell'area al coperto, c'erano food trucks e gazebi dove si cuocevano arrosticini, fritti, vendevano mozzarelle di bufala e nuove diavolerie come la pizza a forma di cono, cotta in orizzontale su un nastro rotante che entrava e usciva da un forno elettrico.
Nell'area espositiva interna, si scopriva un percorso caratterizzato da stand su ambo i lati. Iniziando da aziende di arredi per esterni, cucine e altri spazi interni, si proseguiva finalmente nel settore enogastronomico.
Molto poca attenzione è stata data ai vini, una sola azienda era presente per esporre bottiglie di diverse regioni, mentre i protagonisti sono stati senza dubbio i salumi, gli affettati e gli insaccati, affiancati da prodotti caseari e sott'olio.
L'ultima segnalazione che merita una nota di interesse, riguarda la presenza dello stand di un rivenditore del Google Cardboard. Parliamo dell'ultima novità in fatto di tecnologia applicata alla realtà virtuale, una vera e propria maschera che assomiglia a quella per andare sott'acqua, acquistabile in loco e online in diversi materiali e modelli, permette di immergersi in ambienti riprodotti tramite foto e video, vivendoli in un modo assolutamente innovativo tramite percorsi guidati. Una possibile svolta nell'evoluzione delle classiche foto a due dimensioni che si vedono attualmente in tutte le "gallery" presenti nei siti internet di ristoranti, hotel e tutte quelle attività in cui l'atmosfera che le caratterizza è un punto di forza da mostrare al tutto il web.
a cura di Simone Aprili
allievo del Master in Comunicazione e Giornalismo Enogastronomico del Gambero Rosso