5 trucchi per capire se un pane è buono

8 Lug 2023, 13:58 | a cura di
Come riconoscere un buon pane? Dal profumo alla conservabilità, ecco 5 semplici trucchi per fare degli acquisti oculati

Mediamente il livello del pane che si trova nei panifici italiani negli ultimi anni è aumentato, complice sicuramente un consumatore più attento sia alla provenienza degli ingredienti, sia alla digeribilità del prodotto. In linea generale si consuma meno pane ma di qualità più elevata (poi, come sempre, le eccezioni ci sono sempre). Ma come riconoscere un buon pane? Qui 5 semplici regole.

5 regole per riconoscere un buon pane

Il panificatore di fiducia

Cercare di conoscere bene il panificatore che produce il pane che vogliamo acquistare. Instaurare con lui un rapporto di fiducia, fargli domande sul prodotto che vende, capire quale sia il suo approccio, la storia della materia prima che usa, l’attenzione e la professionalità che ci mette. Se volete uno strumento che vi aiuti ad orientarvi, c'è la nostra guida Pane e Panettieri d'Italia 2024.

Il lievito madre conferisce caratteristiche organolettiche più ricche

Proprio come un buon vino, un buon pane deve avere un bel profumo e un buon sapore. I pani realizzati con lievito madre vivo hanno caratteristiche organolettiche più ricche e complesse, si conservano più a lungo, resistono molto bene all’ammuffimento. È importante che venga lasciata alle farine e al grano tutta la possibilità di esprimersi, anche nel caso si utilizzino altri lieviti.

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Crosta colorata e forma curata

Anche l’aspetto non deve essere trascurato. Dunque sì a pagnotte ben cresciute, dalla crosta giustamente colorita e dalla forma curata (osservate bene la base della vostra pagnotta: deve essere liscia e senza “pieghe” visibili). A seconda, chiaramente del tipo di pane che abbia voluto realizzare l’artigiano, potrà essere più o meno rustica. Non vi fate conquistare a tutti i costi da alveoli grandi: ci sono farine che non consentono alveoli enormi ma che danno pani meravigliosi.

La conservabilità

Si deve poter conservare a lungo in ottime condizioni. Dopo circa tre o quattro giorni può essere utile seguire il processo di rigenerazione: dieci minuti in forno a 150°C.

Seguire il proprio gusto personale

Questo vi aiuterà a scegliere la pagnotta che più fa per voi, con la crosta più o meno cotta e croccante, con la mollica più o meno umida, leggera o ariosa, con o senza elementi ad aromatizzare. Perché ogni artigiano ha il proprio stile e il proprio modo di lavorare e questo regala l’impagabile valore aggiunto della personalizzazione del prodotto.

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