Da roccaforte greca a meta esclusiva del Grand Tour e simbolo della dolce vita siciliana degli anni Cinquanta, Taormina, nonostante si sia lasciata alle spalle gli anni ruggenti da capitale glam, non tradisce la sua vocazione internazionale e il suo spirito esclusivo. Colonia di espatriati, artisti e scrittori, la sua fama sembra oscurarsi dalla fine degli anni '60 per poi tornare a splendere in tempi piรน recenti, soprattutto lo scorso anno, quando รจ stata scelta sede del G7, incantando con la sua bellezza i potenti della terra.
Taormina, tra trattorie e tavole d'albergo
Non solo paesaggi mozzafiato, lโEtna, il teatro greco-romano, il mare cristallino: i capi di stato, al G7 a Taormina, sono stati conquistati anche dalla cucina locale. Che a Taormina puรฒ contare su ristoranti d'autorecome La Capinera (Due Forchette sulla guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso) o tavole piรน semplici come Tischi Toschi, da diverse stagioni nella top list delle trattorie italiane, che da un paio d'anni ha bissato a Roma portando anche all'ombra del cuppolone i sapori pieni della Trinacria. Ma รจ la ristorazione d'albergo che riserva maggiori sorprese, con chef di lunga esperienza e location mozzafiato. Ne sia un esempio il Principe Cerami dell'Hotel San Domenico (Due Forchette sulla guida Ristoranti d'Italia del Gambero Rosso) con la terrazza che offre una vista indimenticabile sul golfo di Taormina e gli arredi sontuosi, e una cucina che, pur pienamente immersa nella tradizione siciliana, non rifugge sunti creativi, come pureil St. George Restaurant del The Ashbee Hotel, l'esclusivo albergo โ bellissimo il giardino da cui si puรฒ ammirare lo stretto - che ha da poco affidato la supervisione della sua cucina ad Heinz Beck. E poi ci sono i ristoranti del Belmond, che a Taormina conta ben due indirizzi a testimoniare il buon momento della scena gastronomica della cittร .
Roberto Toro
Il Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina
ร un nuovo rinascimento gastronomico di cui fa parte anche Roberto Toro, executive chef del Belmond Grand Hotel Timeo di Taormina, lโalbergo che incarna, dal 1873, lโanima colta ed elegante della perla del Mediterraneo, dove hanno soggiornato e soggiornano ancora regnanti, intellettuali, vip di Hollywood e scrittori, come Truman Capote, che scelse il Timeo come residenza per due anni. ร Toro - siciliano di Palagonia - che si รจ occupato della cena di gala per i Capi di stato del G7 e che ha inaugurato lo scorso anno la Settimana della Cucina Italiana negli Stati Uniti, presso lโAmbasciata Italiana a Washington. Nel suo primo libro, Piacรฌri,invita al viaggio e alla scoperta delle localitร meno note della Sicilia attraverso i profumi, i colori e i sapori degli ingredienti autoctoni.
Nella sua cucina elabora i sapori contadini dei piatti dellโinfanzia, quelli legati al suo territorio, per poi allargare gli orizzonti con esperienze di respiro internazionale: dalle cucine del Comwell Hotel a Sonderborg ai ristoranti stellati Herman ed Era Ora a Copenaghen. Ed infine in Francia, con lโesperienza formativa presso il Relais Louis XIII, altro indirizzo blasonato.โDalla Danimarcaโ dice Robertoโho imparato le tecniche innovative di cottura del pesce, nonchรฉ a sfruttare la creativitร per creare piatti interessanti anche senza avere a disposizione le materie prime eccezionali che ha lโItalia. Quella danese รจ una cucina che sfrutta vari elementi semplici per esaltare i sapori come le erbe selvatiche o alcuni aromi. Dalla Francia inveceโ continua โho appreso il metodo rigido e la propensione al sacrificio, nonchรฉ la dedizione al lavoroโ.
Pop up d'autore
Oggi Roberto รจ pronto per una sfida che porta il nome di Otto Geleng, il ristorante pop up dellโHotel Timeo, aperto solo a cena fino al 15 settembre: cento giorni per unโesperienza esclusiva, un viaggio nel cuore dei sapori e della storia siciliana. A partire dallโambiente, riproduzione fedele dellโeleganza tipica delle ville siciliane di una volta. Solo otto tavoli disposti in un terrazzo fiorito di buganvillee e affacciati sulla baia di Naxos, arricchiti con preziosi dettagli, come il tovagliato in sfilato siciliano realizzato a mano dalle discendenti della scuola di ricamo Mabel Hill di Taormina o i lumi a olio in ceramica bianca, che richiamano lโilluminazione di un tempo, realizzati a mano dai fratelli Iudici, artigiani siciliani tra gli ultimi eredi della tradizione decorativa tipica di Caltagirone.
โCon questo nuovo ristoranteโ dice Toroโvorrei regalare un'esperienza da ricordare tramite i sapori che mi riportano alla mia infanzia, quando mi emozionavo a sentire lโodore del pane fatto in casa da mia madreโ. Inizia il viaggio nellโIsola, con il menรน degustazione elaborato per raccontare questa terra nei suoi odori e sapori: tonno rosso con olive e cipolla di Tropea, baccalร sfogliato con capperi, pomodoro, olive e patate. E poi ci sono i famosi tortelli al basilico, pecorino, gambero rosso di Mazara di cui il presidente americano Trump ha chiesto il bis e il piatto Otto di Mare, con otto tipologie di pesci e crostacei. Dal mare si passa alla terra con il maialino nero dei Nebrodi, con mandorla pizzuta di Avola e misticanza. Si chiude con la ricotta servita con mela cola dellโEtna, cioccolato bianco e arancia. Se gli chiedi di raccontarti il menu, nessuna incertezza: โVincono la tradizione delle antiche ricette siciliane realizzate in chiave creativa contemporanea e lโesaltazione delle migliori materie e dei prodotti genuini stagionali. Lavoriamo con tanti piccoli produttori che ci forniscono le materie prime piรน fresche, dallโortofrutta, ai latticini al pesceโ.
La Sicilia nel bicchiere
Oltre 400 le etichette di vini, con le eccellenze autoctone, i piccoli produttori di nicchia ma anche le grandi etichette nazionali e francesi, tutte suggerite dalla sommelier Simona Di Goro. C'รจ molta Sicilia anche nella selezione dei cocktail preparati esclusivamente con ingredienti siciliani, e pure negli infusi e tรจ digestivi creati con prodotti locali e biologici selezionati dal Museo dellโErboristeria di Catania. โOgni zona della Sicilia ha delle materie prime peculiari e delle ricette tipiche che cambiano da un paese allโaltroโ spiega โdalpunto di vista culinario la zona del ragusano si รจ evoluta molto negli ultimi anni, soprattutto in termini di alta cucina, mentre Taormina, anche grazie alla grande visibilitร ottenuta lo scorso anno con il G7, รจ ormai la meta piรน visitata da tutti i viaggiatori che arrivano sullโisolaโ questo riguardo i flussi turistici, ma per quanto riguarda l'enogastronomia? โAnche da questo punto di vista stiamo crescendo, e lo si vede anche dalle molte manifestazioni che ottengono sempre piรน consenso, come ad esempio Cibo Nostrumโ. Si puรฒ parlare di un movimento culinario nellโIsola? โSicuramente ci sono molti chef che stanno lavorando bene in Sicilia e che stanno portando alla luce una cucina che valorizza molto le materie prime della nostra terraโ.
Villa SantโAndrea: sicilianitร cosmopolita
Altra strada quella scelta dal ristorante Oliviero del Belmond Villa SantโAndrea, guidato da Agostino DโAngelo. Trapanese, DโAngelosceglie lโautenticitร e la semplicitร della cucina siciliana lasciandosi contaminare dagli influssi internazionali, quelli arabi tipici della tradizione trapanese e quelli francesi, indiani e asiatici scoperti durante le esperienze allโestero (come quella allโhotelFour Season di Londra) reinterpretati in piatti che suscitano emozioni ed elaborano i suoi ricordi di bambino, come la preparazione del cous cous di pesce incocciato a mano dalla nonna, la cui ricetta viene fedelmente proposta dallo chef, che ha scelto una cucina veloce, pratica, legata al territorio ma in sintonia con la vocazione cosmopolita di Villa SantโAndrea. Unacucina siciliana nell'essenza con un'apertura contemporanea e piccole contaminazioni che non ne stravolgono l'identitร .โUn connubio perfetto tra tradizione e l'innovazioneโla definisceDโAngelo. La prima si rintraccia nel legame con il territorio, in primis le materie prime locali (pesce fresco, frutta, formaggi locali) la seconda nelle tecniche: ad esempio quelle giapponesi per il taglio di alcuni tipi di pesce; le cotture a bassa temperatura delle carni, le affumicature di carni e pesci; o alcune materie prime prese in prestito da altre culture, come le spezie dallโOriente o lโavocado dallโAmerica centrale. Ne sono un esempio la battuta di tonno su letto di avocado siciliano, ilfiletto di dentice a beccafico e la cheesecake con gelsomino, meringa dorata e spugnoso al tรจ verde matcha.
Centro nevralgico e luogo di inizio e fine pasto รจ il Bar della Villa SantโAndrea, guidato dal catanese Alfio Liotta (Food&Beverage Manager) e Stefano Chiavetta (Head Barman). โNelnostro barโ dice Liotta โabbiamo respinto la classica filosofia della mixology perchรฉ i nostri drink vengono preparati con frutta fresca e ingredienti stagionali che rendono omaggio al territorio dell'Etnaโ. Proprio come l'Etna Spritz, interpretazione in chiave siciliana di un classico del bere, lโunico drink italiano ad essere incluso nella classifica dei migliori cocktail al mondo stilata da Condรฉ Nast Traveler USA.
Taormina, โil piรน grande capolavoro dellโarte e della naturaโ, come Goethe lโaveva definita, si prepara a definire unโidentitร nuova in linea con la tradizione di elegante ospitalitร a vocazione cosmopolita, partendo (anche) dallโidentitร culinaria. Quella di un territorio che offre materie prime di qualitร e un patrimonio gastronomico forte, capace di offrire una visione moderna e dinamica, in linea con il movimento culinario che negli ultimi anni sta attraversando lโisola.
Belmond Villa Sant'Andrea - Taormina Mare (ME) - ia Nazionale 137 - +39 0942 627100- https://www.belmond.com/it/villa-sant-andrea-taormina-mare/
Belmond Grand Hotel Timeo - Taormina (ME) - via Teatro Greco 5 - +39 0942 6270200- https://www.belmond.com/it/grand-hotel-timeo-taormina/
a cura di Liliana Rosano