, dentro Eataly, e i suoi libri contano su stuoli di affezionati lettori. Lo si è visto a Torino alla presentazione, svoltasi in tandem con la giornalista Francesca Martinengo, dell’ultimo capitolo del Montersino-pensiero, dopo Peccati di gola e Peccati di cioccolato: Peccati mignon, appena pubblicato da Sitcom di Roma.
Una scuola di “piccola pasticceria” in piena regola, con ricette inedite, preziosi consigli e tantissime foto a colori per seguire passo dopo passo le preparazioni. Montersino e la sua pasticceria appassionano: bastava vedere la partecipazione del numeroso pubblico, le domande tecniche su bignè mal lievitati o glasse di zucchero non riuscite, e la pazienza infinita con cui Luca elargiva suggerimenti e segreti.
La presentazione del libro è stata anche l’occasione per presentare I cook, la nuova scuola di cucina e pasticceria appena aperta da Luca Montersino e Francesca Maggio, a Chieri, sulla collina di Torino. Se infatti Montersino è diventato una star per la pasticceria salutistica, la sua formazione è di chef a 360°. Anzi, più che formazione una vera vocazione. “Non ho mai avuto dubbi su quello che volevo fare da grande. A 8 anni mio nonno mi regalava il Gelataio della Simac, il Pastamatic…”.
Alla scuola di Montersino ci sono corsi base e quelli di perfezionamento, lezioni a tema, gli immancabili corsi di pasticceria, ma anche i laboratori domenicali “tutti con le mani in pasta” e gli innovativi I cook show, nella pausa pranzo del lunedì (durano 1 ora, dalle 12.45 alle 13.45, costo 25€), dove guardare, imparare e poi gustare.
Ce ne sarà uno “fuori programma” mercoledì 24 aprile, tenuto da Luca in persona, sulla pizza. “Una lezione veloce durante la pausa pranzo, un'ora in cui si viene qui, e invece di ingurgitare un panino di corsa, si impara a fare una buona pizza e poi la si mangia”.
La pizza è una passione per Montersino (la sua preferita? “La Bismarck, con un uovo spaccato sopra in cui posso pucciare la crosta…”) che è categorico: “Bisogna smetterla di dividere fra quelli che la fanno con la pasta madre e allora sono dei fighi, e quelli che usano il lievito di birra e allora fanno schifo. Non è così. Entrambi i metodi sono ottimi se applicati bene. Che vuol dire che per ogni kg di farina ci vanno 2 g di lievito”. E sulla precisione “chimica” di ingredienti, tempi e dosi non si discute: la cucina (e la pasticceria) di Montersino sono rigore assoluto, niente improvvisazioni.
Personaggio televisivo oltre che chef famoso, Montersino oggi pensa ad aiutare i suoi appassionati seguaci anche con l’informatica: nell'era del web e di internet arriva l'ultima frontiera dell'evoluzione gastronomica: iCooKeat, un nuovo software a 360°, intuitivo e di facile utilizzo, destinato alla gestione della cucina, in una versione per professionisti (Pro) e nella versione Lite, pensata per tutti gli appassionati di cucina, con ricette uniche che Montersino ha creato appositamente per il software. Quindici ricette sono già incluse nella versione base, altre si possono acquistare ‘on demand’ (da 0,99 euro a 1,99 euro). La versione demo si scarica gratis dal sito icookeat.it, e l’avventura da chef comincia…
a cura di Rosalba Graglia
04/03/2013