I dolci di Carnevale: le castagnole alla romana

16 Feb 2012, 13:00 | a cura di

Siamo a giovedì grasso e arrivano con lui i giorni clou del Carnevale. Tappa di oggi, Roma, dove dal medioevo va in scena un Carnevale affascinante, suggestivo e forse ancora poco conosciuto. Fu dopo l'elezione di papa Paolo II, nel XV secolo, che la festa conobbe la sua sistemaz

ione definitiva: i giochi agonali, i cortei in maschera, i carri allegorici, la festa dei moccoletti, e soprattutto la celebre corsa di cavalli berberi, si tenevano tutti nella zona delimitata da piazza Venezia, piazza del Popolo e piazza Navona.

 

Il Carnevale romano, celebrato anche in opere di letterati del calibro di Goethe, Stendhal, Dickens e Dumas, venne tuttavia sospeso con l'arrivo dei Savoia a Roma: è solo negli ultimi anni che la festa è stata riabilitata e aspetta soltanto di essere riscoperta. Tra gli eventi da non perdere vi suggeriamo da stasera lo spettacolo nazionale di arte equestre a piazza del Popolo, la grande sfilata rinascimentale che si terrà sabato 18, e per chiudere in bellezza martedì grasso la festa dei moccoletti e i fuochi d'artificio dalla terrazza del Pincio.

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E nella capitale, dici Carnevale e la mente va subito a frappe e castagnole. Queste ultime, come le chiacchere, conoscono tante varianti quante sono le regioni e le province italiane. A Roma, nei banchi dei fornai come nelle pasticcerie, ne esistono in due varianti: quelle morbide e "piene", molto simili a quelle che si trovano in tutta Italia, e quelle ripiene, o alla romana, con un impasto simile a un bignè, fritto e farcito di golosissima crema pasticcera.

 

> Castagnole alla romana

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di Rita Quaglia

16/02/2012

 

foto di Federica Agamennoni

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