Il bello del Tevere e il buono della Sabina

16 Nov 2011, 18:25 | a cura di

Dal suggestivo Castello Orsini di Nerola, alle bellezze del parco archeologico di Veio, dal fascino selvaggio della riserva del monte Soratte alle varietà naturalistiche del Parco del Treja fino agli odori e ai colori degli uliveti della Sabina.  Per la settimana del bello e del buono vi suggeriamo quattro passi tra

luoghi che rimangono impressi nella mente e nel cuore. E regalano l’incanto e la meraviglia della provincia di Roma.

 

L’area della Valle del Tevere è ricca di attrazioni naturali come il Parco della Valle del Treja, le riserve naturali di Nazzano-Tevere-Farfa e del monte Soratte, e di testimonianze delle civiltà passate quali il parco archeologico di Veio, Lucus Feroniae e la villa dei Volusii. La Sabina invece manifesta una forte cultura identitaria ed è una delle aree più importanti della provincia di Roma per la produzione olearia.

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Se volete fare incetta di produzioni biologiche puntate dritti al Parco di Veio. Qui, tra testimonianze archeologiche etrusche e romane, passeggiate tra  antiche strade consolari (Cassia e Flaminia), necropoli e insediamenti abitativi, come il sito dell'antica città etrusca di Veio e la villa romana di Livia a Prima Porta, potrete anche acquistare i prodotti promossi dall’Ente Parco. Il marchio “Natura in Campo” è una garanzia e permette di riconoscere i prodotti di qualità dei Parchi del Lazio. Tra cui l’olio, il miele e le confetture, il carciofo romanesco, il caciofiore della campagna romana, la carne bovina di razza pura maremmana e i prodotti dell’orto. Per gli amanti del trekking, il Parco di Veio offre poi numerosi percorsi che permettono di cogliere la varietà paesaggistica del suo territorio. Lungo gli itinerari è possibile scoprire cascate, pascoli, così come necropoli o suggestive "tagliate" scavate nel tufo dagli Etruschi. I sentieri che attraversano il parco sono percorribili a piedi , in bici, ed in gran parte a cavallo.

 

Se intendete poi proseguire la vostra visita sulla scia degli etruschi, il Museo dell’Agro Veientano di Formello, che aderisce alla Settimana del Bello e del Buono potrebbe svelarvi ulteriori curiosità. Il Museo illustra tutte le fasi della storia del territorio a cominciare dall’epoca protostorica, l’Età del Ferro con le sue ricche necropoli, il periodo etrusco, l’epoca romana, con reperti provenienti da tutto il territorio compreso tra il comune di Formello e il XX municipio di Roma. Tra i reperti più interessanti, la statua in marmo a grandezza naturale del dio Priapo del II sec. d.C.

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Ora spingetevi piu’ in la e chiudete in bellezza.  Per la Settimana del Bello e del Buono,  Civitella San Paolo propone un intreccio di saperi e sapori. Il programma è interessante:  dalle ricette di una volta del ristorante “Antico Borgo”, all’apertura straordinaria del Castello dei Monaci di San Paolo (del IX secolo) dove è possibile ammirare uno splendido panorama dal borgo fino alla Sabina,  e per concludere la serata della poesia “il cibo per l’anima”, in collaborazione con l’Associazione “Lunaspina”.

 

Ancora in vena di passeggiate? Consigliato per gli amanti delle terre sabine un itinerario alla scoperta delle tante proposte tipiche della gastronomia locale, in cui la genuinità degli ingredienti dà vita a piatti storici, magari rinnovati dalla fantasia nella variazione dei sapori, ma sostanzialmente fedeli alla tradizione. A Nerola, Montorio Romano, Montelibretti le numerose aziende produttrici di olio pregiato (dal profumo intenso, il sapore fruttato, delicato ma corposo che lascia un leggerissimo pizzicorino in bocca) coltivano e offrono anche frutta, ortaggi, marmellate e verdure sott’olio. Moricone accoglie gli amanti della buona tavola con fettuccine ai funghi e agli asparagi, pasta e fagioli e carne genuina di cinghiale, agnello, maiale alla brace e ancora fegatelli e salsicce. Palombara Sabina è città anch’essa famosa per l’extravergine, ma non solo. Vi si può degustare la zuppa dei Monti Lucretili, specialità che miscela funghi locali, fagioli e verdure, gli gnocchetti all’aglio e le squisite ciambelline al vino e all’extravergine.

 

Per la Settimana del bello e del buono l’agriturismo Fonte Cavalla di Palombara Sabina propone un menu tipico e qualche sfizio: gnocchi alla palommarese al sugo di Zi Maria, chicche radicchio e salsiccia e maialino arrosto alla crema di birra.

 

Nella vicina Marcellina non mancate i cillitti al sugo, i frascarelli e le fettuccine caserecce. Alla specialità della coppietta, carne vaccina speziata gustosamente, si dedica una sagra a maggio, che richiama turisti e visitatori.

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