Paolo Lavezzini e la cucina italiana dall'anima brasiliana. Al Neto del Four Seasons di San Paolo

26 Nov 2018, 12:30 | a cura di

Caju, tucupรฌ, curcuma e cupuaรงu. Sono alcuni degli ingredienti che ha scelto Paolo Lavezzini al Neto del Four Seasons di San Paolo, per la sua cucina italiana con bossa brasiliana (ma non mancano neanche burrata e guanciali locali).

 

Neto significa nipote. Come molti dei brasiliani di oggi, nipoti dei tanti che sono approdati in Sudamerica in cerca di fortuna. La storia del Brasile รจ una storia di immigrazioni, dove si trovano comunitร  che affondano le loro radici in Africa, Asia (Giappone soprattutto), Europa, col prevalere di portoghesi e italiani. Italiano รจ anche Paolo Lavezzini, che perรฒ in Brasile รจ arrivato non piรน di 7 anni fa. Originario di Parma, prima di volare dall'altra parte dell'oceano si รจ fatto le ossa all'Enoteca Pinchiorri, dove รจ arrivato ragazzino ed รจ tornato come sous chef, e al Hotel Plaza Athรฉnรฉe di Parigi alla corte di monsieur Ducasse. 12 anni di grande ristorazione, crescita e confronto. Tanto che, racconta, Riccardo Monco รจ il padrino di sua figlia, nata a Rio.

A un certo punto la voglia di giocare in prima linea, la cucina di un hotel di Viareggio e la chiamata in Brasile, al Fasano, tra i piรน importanti gruppi italiani di quella parte di mondo, con 6 hotel e 18 ristoranti di rango. Sei anni al Fasano al Mare di Rio, dove ha macinato successi, diventando il primo ristorante italiano della cittร . In un posto in cui la ristorazione italiana, pur fuori dall'Italia, non risponde per forza agli stereotipi del peggiore italian sounding. Poi, complice una chiacchierata con Vito Mollica del Palagio al Four Seasons di Firenze, si propone al nuovo hotel della catena, di imminente apertura a San Paolo. โ€œIl Four Seasons รจ sempre stato uno dei miei sogniโ€ spiega โ€œdai tempi di Parigi e Firenzeโ€. A dicembre, il giorno del suo compleanno, il primo colloquio, a marzo l'accordo. Il 4 ottobre รจ entrato in cucina con la brigata, โ€œsolo 42 personeโ€ dice. Per 120 coperti. โ€œSoloโ€ 42? โ€œQui non รจ come in Italia che spesso entri al mattino ed esci di notte: si fanno 8 ore e 20 minuti e basta. Tutti rispettano l'orario, si fanno i turni per coprire la colazione โ€“ su cui ancora vogliamo lavorare โ€“ il room service, il catering, il self service per circa 236 dipendenti. E poi ovviamente per il ristorante Netoโ€. Non un ristorante fine dining, ma un casual elegante con tanto di tavoli comuni, dai costi ragionevoli (intorno ai 45 euro), in quello che a breve sarร  uno dei poli economici cittadini, con l'apertura di piรน di 1000 uffici e uno shopping mall nelle torri in fase di completamento che dovrebbero inaugurare ad aprile prossimo, assicurando passaggio tanto per il pranzo quanto per l'aperitivo e, ovviamente, la cena.

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Neto: a San Paolo la nuova tradizione italobrasiliana

โ€œVolevamo fare cucina italianaโ€ racconta, ma poi hanno messo a fuoco il progetto. San Paolo รจ una megalopoli: oltre 12 milioni di abitanti, di cui circa 3 e mezzo di origini italiane. โ€œQui la tradizione italiana รจ forte, bella, e non falsaโ€ spiega. E anche i ristoranti tricolori sono in quantitร , oltre che di qualitร . Poi la riflessione che quei 3 milioni e mezzo - โ€œl'equivalente di una cittร  come Romaโ€ considera โ€“ sono figli e nipoti di italiani, che hanno mantenuto la loro identitร  gastronomica adattandola a quel che hanno trovato e al territorio dove risiedono: italiana โ€“ quindi - ma con un tocco brasiliano. E cosรฌ hanno deciso che quella era la strada da seguire. E non solo per differenziarsi in un panorama molto competitivo, ma per illuminare un carattere che negli anni ha maturato una sua identitร  e per dare giusto valore all'artigianato locale. Quello che - spesso - รจ prodotto dai netos, i nipoti degli immigrati che hanno portato in Brasile l'artigianato dei loro territori di origine.

Neto San Paolo

La ricerca del prodotto locale

โ€œAbbiamo deciso di fare una cucina italiana ma nata in Brasile, come sono i molti che oggi abitano quiโ€. Quindi con prodotti brasiliani. E non solo per quanto riguarda frutta e verdura, ma anche formaggi e salumi. โ€œVolevamo qualcosa di diverso: materie prime con una loro precisa personalitร , un carattere brasiliano. Anche perchรฉโ€ spiega โ€œse avessimo voluto un formaggio come il parmigiano o il grana, avremmo preso il parmigiano o il grana. Non ci sono problemi a farli arrivareโ€. E in effetti il grana c'รจ, al Neto, ma solo in un piatto, il risotto al Grana Padano 24 mesi, cipolla dolce e pimento de macaco. Una specie di rilettura del cacio e pepe. Per il resto sono formaggi locali, come quelli che sono in bella vista a stagionare nella cella al centro del ristorante, insieme ai salumi. โ€œCredo che valorizzare il prodotto e l'artigianato locale, con le sue peculiaritร , sia parte del nostro lavoroโ€. Perchรฉ, spiega, il Brasile รจ una miniera di prodotti che val la pena conoscere โ€œcome quelli italiani? No, sono diversi. Ma voglio valorizzarli perchรฉ sono molto buoni e caratteristiciโ€.

Per esempio la burrata di bufala di Almeida Prado, messa a punto con lo stesso produttore, โ€œbuonissima e freschissima. Fino a poco tempo fa ce la sognavamo qui una burrata come questa, servita come si deveโ€. La differenza? โ€œForse gli manca un po' di grassoโ€. Mentre il mascarpone in Brasile รจ spesso troppo salato, โ€œmala stessa azienda ne fa uno di bufala perfetto per il nostro tiramisรน che รจ tutto locale, eccetto il Marsala della bagnaโ€. E via cosรฌ, con guanciali e altri salumi prodotti dalla famiglia Romani, e una bottarga di โ€œstraordinariaโ€ che viene dal sud del Brasile daun italo tedesco. Per l'olio, vero scoglio dei ristoranti italiani all'estero si rivolge a quello della famiglia Borriello a Minas Gerais, โ€œmonocultivar, molto buonoโ€. Piรน difficile la situazione per frutta e verdura โ€œperchรฉ qui non ci sono restrizioni per gli Ogm, quindi รจ difficile trovare farmer come una volta, ma alcuni โ€“ soprattutto stranieri - stanno tornando alle origini e si stanno facendo notareโ€, come il suo fornitore di pomodori, di vicino San Paolo. โ€œRicotta, burro e latte sono di un allevatore che ha portato nel 1978 qui la razza piemontese, che usa anche Alex Atala al suo ristorante di carne Central. Ioโ€ aggiunge โ€œper ora per la carne preferisco la brasiliana, ci rivolgiamo a un fornitore che seleziona e comincia la maturazione che poi finiamo noi qui, dove facciamo un dry age di 45 giorni circaโ€. Il prosciutto invece viene da Recife, โ€œuna signora ne produce solo 4 al mese. Non sono Parma, nรฉ San Daniele, nรฉ Jamon, hanno caratteristiche loro, ma sono spazialiโ€. Persino i coltelli sono fatti da un artigiano di origini italiane con legno e acciaio brasiliano.

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Gastronomia italiana con bossa brasileira

Per quanto molto competitivo, quello della cucina italiana รจ un panorama in cui si osa poco: tortellini, ossobuco, mortadella: โ€œle persone non vogliono uscire dalla loro confort zone, ci ho messo un po' a capirloโ€ spiega โ€œse fai un cacciucco non lo vogliono neanche se lo regaliโ€. Quindi nel suo menu Lavezzini da una parte chiude un occhio se gli chiedono la pasta come contorno, e presenta in menu il tanto amato ossobuco - โ€œa San Paolo non puoi aprire un ristorante italiano senza ossobucoโ€ - ma con la curcuma, che qui chiamano zafferano di terra, dall'altro non rinuncia a inserire altre cose: โ€œlatartare per il paulistano รจ alla francese, con uovo e senape. Invece la faccio alla piemontese, con le acciughe di Cetara. Le acciughe, come le alici qui non le mangiano mica: รจ un prodotto povero che non vogliono e in piรน piacciono i pesci che non sanno di pesce. Il mio lavoro รจ anche introdurre altri ingredienti che non vuole nessuno e bisogna presentare in un certo modo per farli accettareโ€. Senza perdere quel 70% di italianitร  che contraddisitingue la sua cucina, mixato con elementi brasiliani: aglio, peperoncino e aciditร , e poi gli ingredienti. Per esempio il tucupรฌ, estratto di mandioca (prodotto iconico da questa parte del mondo) fermentato, che dร  una nota acida al piatto di scampi cotti e crudi con lardo di Colonnata - โ€œlo porto sempre con me, non รจ replicabileโ€ - e crema di cavolfiore. Per gli spaghetti con il pomodoro usa un formaggio di capra semistagionato di vicino San Paolo e pomodori locali, cosรฌ come i funghi per gli agnolotti con brasato di agnello fonduta di bufala e porcini. โ€œUguali a quelli italiani? No, ma buoniโ€. Cosรฌ la sbrisolona: โ€œmia nonna la faceva con le noci, io con le noci del Brasile, le castanhas do Parร , gelato di banana e cupuaรงu, un frutto simile al cacao, tutti ingredienti brasilianiโ€. Pane, pasta, fregola sono fatti in casa, come nella migliore tradizione dei ristoranti italiani, la pizza invece la farร , ma solo al bar Caju, nella lounge, โ€œperchรฉ non voglio ci scambino per una pizzeriaโ€ di cui San Paolo abbonda, โ€œe sono molto buoneโ€.

 

Neto Restaurante โ€“ Four Seasons โ€“ Brasile โ€“ San Paolo - Av. das Naรงรตes Unidas, 14401
https://www.fourseasons.com/saopaulo/dining/restaurants/neto/

 

a cura di Antonella De Santis

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