Pizzo

to distrutta da un attacco di Saraceni e ricostruita dai superstiti. In età medievale furono costruite molte chiese, alcune delle quali sono ancora importanti luoghi di culto, come quella di Piedigrotta, un caratteristico edificio scavato nel tufo. Verso la fine del XIX secolo due artigiani locali Angelo Barone e il figlio Alfonso, ampliarono la grotta realizzando tre navate e creando all'interno, con la stessa roccia tufacea, statue e gruppi scultorei che rappresentano scene ispirate alle sacre scritture. Pizzo possiede un'altro interessante reperto  artistico, il castello Murat. Il maniero fu eretto nella seconda metà del XV secolo da Ferdinando I d'Aragona. Prende il nome del re di Napoli che lì fu imprigionato e poi ucciso nel 1815. Nell'economia locale grande importanza ha la pesca del tonno, che ha sviluppato una fiorente industria conserviera e che ha reso il "tonno sott'olio" di Pizzo noto in tutto il mondo. Un primato questa città ce l'ha  anche sui semifreddi e sui gelati, in particolare per il famoso "tartufo" di Pizzo.