Roma, caput mundi del Bello e del Buono

18 Nov 2011, 17:18 | a cura di

 

Capitale del buon gusto e della bellezza. Regina indiscussa, Roma si presenta in tutto il suo splendore. E per la Settimana del Bello e del Buono mette in mostra il meglio della tradizione.

 

 

“Il Bello ed il Buono” della Capitale è un sorso di romanella e un boccone di Am

atriciana al dente; è una passeggiata per i vicoli di Trastevere la sera, quando la temperatura scende e il buon vino si unisce ai caldi colori dell’autunno. “La settimana del Bello e del Buono” vuole esplorare tutte le componenti di Roma e della romanità: la leggera brezza del Ponentino da godere ammirando il vivo passato dei Fori Imperiali o le magnificenze delle sue aree limitrofe; fare shopping nelle strade più centrali della Capitale, ammirando le maestosità dei tempi dei Cesari e del Papa Re. Poi una sosta in trattoria e di nuovo ad apprezzare le infinite bellezze della Caput Mundi. 

 

Forse un weekend non basterà per scoprire tutte le meraviglie di Roma ma sicuramente vi permetterà di apprezzare i menu della tradizione a base di piatti ricchi e genuini: trippa, coda alla vaccinara, abbacchio, amatriciana, taglieri con salumi e formaggi locali. E’ un trionfo di sapori. Se volete iniziare ad assaporare il tutto, seguite gli itinerari golosi promossi dalla Settimana del Bello e del Buono. 

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Circondati da una splendida natura e accarezzati dal venticello degli innamorati, meglio conosciuto come er Ponentino , ci si immerge nel relax totale della campagna romana. Ecco Il ristorante “La Cuccagna” (Via Flaminia, 1612) che per l’occasione offre stringozzi alla gricia e coratella. 

Il ristorante “Scoglio di Friso” (Via Merulana, 256), nel rione Monti al confine con l'Esquilino è invece un locale storico, sulla scena romana dal 1928. L'arredamento e l'ambiente in stile Art Déco, originali dell'epoca, sono un marchio caratteristico per uno stile inconfondibile. Il ristorante propone menù di cucina mediterranea classica, primi di paste trafilate al bronzo, zuppe e secondi piatti, il tutto con un ottimo rapporto qualità/prezzo. 

 

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Per chi invece volesse assaporare le dolcezze di Roma, interessante l’offerta di infusi aromatizzati da frutta colta nelle campagne romane e i dolci della tradizione ebraico-romana, magari abbinati a mieli del territorio, che propone “Fiordité” (Via R.De Cesare, 98). Last but not least, una chicca: per acquistare il pane come si faceva nelle campagne e i biscotti dei frati trappisti a prezzo speciale segnate in agenda “La Bottega di Raffaello” (Via dei Corridori, 42), è quello che fa per voi.

 

Michela Di Carlo

(ha collaborato Edoardo Iervolino)

18/11/2011

 

 

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