weekend gourmet / Cetona. Gustate Fratres

16 Nov 2011, 11:35 | a cura di

A Cetona, in provincia di Siena, un antico convento francescano del 1212 offre una accoglienza di grande charme. Nel ristorante si provano i prodotti coltivati a Mondo X, le comunità di recupero fondate da Padre Eligio, il frate che ha festeggiato in luglio i suoi 80 anni

 

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Si chiama La Frateria e nome più appropriato non potrebbe avere. E’ l’isola di serenità che a sud della Valdichiana accoglie allo stesso tempo ragazzi in comunità di recupero e viaggiatori esigenti. Qui nel 1212 San Francesco edificò un ricovero e luogo di meditazione e preghiera, oggi restituito alla sua integrità dopo attentissimi e complessi restauri. La struttura è aperta a chi cerca qualcosa di diverso dai soliti luoghi. Sicuramente il bel posto e l’ottimo cibo, ma anche un’oasi di tranquillità e il fascino di vivere negli stessi identici luoghi da cui passarono tutti i grandi Santi discepoli di Francesco. «Ne restano i segni, gli odori e la profonda estasi del vivere», racconta Padre Eligio, conosciuto negli anni ‘70 come il “frate play boy” amico di Nereo Rocco e Gianni Rivera. Padre Eligio ha sottratto lo splendido monumento alle ingiurie del tempo e degli uomini per ricrearvi una casa che oggi ospita una comunità di giovani.
Ma noi scriviamo di prodotti della terra e di ospitalità. Visitiamo allora il ristorante, inserito nel vecchio carcere conventuale, dove il pur dolcissimo Francesco, faceva rinchiudere i frati che non vivevano la regola o in dissonanza con la santa madre chiesa. Vi aleggia ancora un’aura severa e mistica.  Si cena su tovaglie di lino. I menu sono scritti a mano e i piatti seguono le stagioni, la fantasia dello chef, la fragranza degli orti e dei prodotti del Convento: pane cotto nel forno a legna, patè di olive, di capperi, confetture, salumi, l’olio extra vergine d’oliva frantoiato dai ragazzi con la vecchia mola di pietra. «Perchè tutto – ci spiega Walter Tripodi, che è chef in cucina e letteralmente anche nell’intera comunità – proviene dalle nostre coltivazioni e allevamenti». Si riferisce ai territori sparsi un po’ in tutta Italia dove i ragazzi coltivano le tipicità territoriali, recuperando e valorizzando spesso coltivazioni dimenticate. «Qui, ad esempio, 12 anni fa abbiamo rilanciato la coltivazione dello zafferano».  I ragazzi che frequentano la comunità e con i quali gli ospiti possono condividere il tempo, tra i vari mestieri hanno imparato bene tutti quelli della campagna. Curatissimi sono i vigneti e gli oliveti. «Abbiamo – racconta Walter – 2500 olivi e altri 2mila in comodato. Le cultivar sono leccino e muraiolo, il frantoio è a mulazze di granito». Le mole dell’amore (l’etichetta dell’olio, 5mila bottiglie di produzione, 26 euro a bottiglia) è un olio con un pizzico di piccante e forti sapori erbacei. Ideale per i sapori del territorio.

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la cantina
Per ripidi scalini
si scende della buca
dei vini più rari
dove una statua
di San Bernardino
sorride e benedice
le opere del signore

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L’Annuncio di Mondo X è l’etichetta del vino, chardonnay e pinot coltivati in Toscana e vinificati in Franciacorta da Maurizio Zanella. Solo 4mila bottiglie a 20 euro. Tra le altre coltivazioni, la carciofaia, l’orto di ceci e fagioli, le patate e poi un interessante orto aromatico con assenzio, artemisa, ruta. Tante le specie di animali allevati: da cortile, maiali e cinghiali allo stato semibrado. A proposito di cinghiale, al ristorante provate la cotolettatta in dolceforte, ricetta tipica della zona. Ad accompagnarla, se non volete le bollicine di casa, uno dei tantissimi vini custoditi nella cantina costruita secoli addietro dai frati e riportata alla luce dal restauro.  Trascorrere qualche giorno – o anche solo ore – alla Frateria è quindi esperienza mistica e profana allo stesso tempo. Ricca di comodità per gli ospiti, va detto.  Le antiche celle sono state infatti elegantemente restaurate, arredate con mobili d’epoca e mantengono intatto il loro profumo e la loro antica atmosfera pur con tutte le tecnologie e “diavolerie” contemporanee. Ma attenzione, nelle 7 suites non cercate il televisore. Non c’è e non ve lo portano neanche a pregarli. E noi non lo faremo...

 

 

 

Il romanzo di Eligio Gelmini

 

 

«Sono nato il 17 luglio 1931 su un letto di noce. Mia madre era vecchia. Non ancora come la madre di Giovanni Battista, ma ai limiti di ogni speranza.» Questo incipit da il via allo straordinario romanzo che è la vita di Eligio Gelmini, negli anni ‘70 chiacchierato padre spirituale del Milan di Gianni Rivera, personaggio spigoloso nelle polemiche, coinvolgente nell’affabilità, perfino autolesionista nella generosità. In un ormai introvabile “Le Vacche di Padre Eligio” (Firenze 1975) racconta la sua vita “rumorosa” fino a quel momento. Da allora ad oggi, con meno clamori, c’è lo sviluppo di Mondo x, le 10 comunità (due all’estero) che accolgono anime e cervelli in crisi dai 14 ai 60 anni. Gente, “ai limiti” che  nella vita nei campi ritrovano “ogni speranza”.

 

 

WEEKEND GOURMET

GLI INDIRIZZI

 

 

La Frateria | Cetona (SI) | tel. (+39) 0578 23 82 61 | www.lafrateria.it

 

 

Osteria Vecchia | via Cherubini, 11 | Cetona (SI) | tel. 0578 239 040 | prezzo medio 25 euro vini escl.

 

I Salotti dell'Hotel Il Patriarca | loc. Querce al Pino | Chiusi (SI) | tel. 0578 274 407 | www.ilpatriarca.it | ristorante prezzo medio 110 euro vini escl. | 

**** albergo molto carino e piacevole | prezzi doppia 120-280 euro prima colaz. incl

 

Cantina Colle Santa Mustiola | Chiusi (SI) | via delle Torri, 86a | tel. 0578 20 525 |


Cantina Ficomontanino | loc. Ficomontanino | Chiusi (SI) | tel. 0578 21 180 | www.agricolaficomontanino.it

 

 

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Maria Presti

2011

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