La spesa dei single

20 Lug 2009, 10:26 | a cura di

I single spendono per gli acquisti alimentari il 64% in più rispetto alla media delle famiglie italiane. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla  base dei dati Istat relativi ai consumi delle famiglie nel 2008.

La spesa media per alimentari e bevande di un single è di 312 euro al mese, superiore di q

uasi 2/3 rispetto ai 190 euro al mese destinati alla tavola da ogni singola componente di una famiglia tipo italiana formata da in media da 2,5 persone.

 Ad incidere sulla spesa mensile dei single sono nell'ordine la carne (65 euro), l' ortofrutta (61 euro), pane, pasta e derivati dai cereali (52 euro), latte, yogurt e formaggi (42 euro), bevande (29 euro), pesce (25 euro), zucchero, caffe' (24 euro) e per ultimo oli e grassi (14 euro).

Secondo l'Istat le famiglie italiane con un singolo componente sono circa 6 milioni, oltre un quarto del totale, e negli ultimi anni tendono ad aumentare con tassi superiori al 5%.

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I motivi della maggiore incidenza della spesa sono certamente da ricercare - sostiene la Coldiretti - nella necessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto più cari di quelli tradizionali.

Ad incrementare la spesa alimentare è quindi anche l'elevata presenza di sprechi, perché è facile dimenticare in fondo al frigorifero la confezione di latte aperto, la mozzarella, la confezione di insalata aperta, i tortelloni iniziati, tutto inesorabilmente destinato a finire nella pattumiera. I giovani single sono anche - precisa la Coldiretti - un segmento di popolazione con uno stile di vita attento a risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago, che privilegia il consumo di piatti pronti a piu' elevato valore aggiunto che incidono maggiormente sulla busta della spesa.

Una scelta che - continua l'organizzazione - aumenta notevolmente la spesa poiche' i cibi pronti per il consumo arrivano a costare anche cinque volte il prezzo elle materie prime impiegate.

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In Italia - conclude la Coldiretti - si e' progressivamente ridotto il tempo dedicato alla preparazione dei pasti che e' di appena 34,9 minuti per quello di mezzogiorno, il 4,7% in meno rispetto all'anno precedente, e di 33,1 minuti per
la cena (-2,7%) secondo un sondaggio Gpf.

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