Farina di semi di lino: proprietà, come usarla e ricette

3 Feb 2021, 14:51 | a cura di
Secondo alcuni studi aiuta a prevenire l’insorgenza di tumori, contrasta la stitichezza ed è un ottimo ricostituente per fare il pieno di energia durante la stagione fredda. Non solo: potete impiegarla come addensante nella preparazione di dolci, pane, polpette vegetali e…un’ottima besciamella senza burro! Ecco tutto quello che c’è da sapere sulla farina di semi di lino.

Se avete sempre pensato che la popolarità dei semi di lino fosse frutto di una tendenza passeggera, siamo qui per smentirvi. Fra i loro primi estimatori, infatti, troviamo Ippocrate, il padre della medicina greca, che già nel V secolo ne lodava le proprietà lenitive contro la tosse e i disturbi intestinali. Non solo: qualche tempo dopo, questi chicchi pieni di virtù conquistarono anche il palato dell'imperatore Carlo Magno, che amava gustarli quotidianamente durante i banchetti, a tal punto da emanare dei provvedimenti legislativi per incentivarne il consumo presso la popolazione. Esclusa l'ipotesi di una recente introduzione nella nostra dieta, però, va detto che solo negli ultimi anni i prodotti ottenuti dalla spremitura e dalla macinatura dei semi di lino - rispettivamente, l'olio e la farina - hanno destato la curiosità dei consumatori, conquistando una fetta significativa di mercato. Il primo, si sa, viene usato sia come integratore alimentare, per via del buon rapporto tra omega 3 e omega 6, che come trattamento cosmetico antiossidante. E la farina?

Semi di lino

Farina di lino: un'ottima alternativa ai semi

Per favorire la digestione e l'assorbimento a livello intestinale dei semi di lino, è meglio lasciarli ammorbidire qualche ora nell'acqua: il loro rivestimento esterno, detto corteccia, risulta un po' troppo duro da masticare. In compenso, la farina che ne deriva racchiude tutti i nutrienti contenuti nel chicco, con il vantaggio di poter essere aggiunta o sostituita agli ingredienti delle preparazioni domestiche più comuni, dal pane ai biscotti, fino alle torte da credenza. Il suo colore, tendente al giallo scuro (con sfumature nocciola più o meno accentuate, a seconda della varietà dei semi) la rende simile alla farina di ceci, da cui si distingue per la granulometria più spessa e la texture untuosa: basta farla scorrere tra le mani per avvertire la presenza della componente grassa. Quanto alla consistenza, potremmo paragonarla a quella densa e compatta della farina di castagne; in effetti, nei lievitati entrambi i prodotti vengono solitamente diluiti con acqua, latte o estratti di frutta per evitare di appesantire eccessivamente l'impasto.

Semi di lino

Proprietà e valori nutrizionali della farina di semi di lino

Così come i semi da cui si ottiene (per prepararla in casa, basta triturarli con l'aiuto di un macinino da caffè, un macina-spezie o un mortaio munito di pestello), la farina di lino costituisce una preziosa fonte di omega 3, gli acidi grassi "buoni" presenti anche nel pesce azzurro, nei kiwi e nelle noci. Da sottolineare l'alto livello di vitamine del gruppo B, proteine, calcio, fosforo e magnesio, che ne fanno un alimento ricostituente e defaticante, con effetti positivi sul tono dell'umore; i carboidrati e il ferro, invece, sono presenti in quantità minori. Tutti i ricercatori concordano sul fatto che questo prodotto possa offrire un valido aiuto a chi soffre di stitichezza, per via della notevole quantità di fibre e pectine, capaci di assorbire acqua all'interno dell'intestino. Inoltre, non mancano gli studi sulla prevenzione di patologie importanti come il cancro al seno o sulla riduzione dei livelli di colesterolo cattivo nel sangue. E i valori nutrizionali? Ricordano quelli della farina di mandorle, un altro ingrediente ad alto tasso di lipidi. L'apporto energetico, infatti, sfiora le 550 calorie: sarebbe opportuno evitare di consumarla in sostituzione delle farine a base di cereali e utilizzarla con parsimonia.

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Semi di lino

Farina di semi di lino: ricette e usi in cucina

L'avete mai usata nei dolci, in sostituzione dell'uovo? Grazie al suo potere addensante, la farina di semi di lino si presta alla realizzazione di piatti vegani per tutte le esigenze, dai ciambelloni per la prima colazione ai plum-cake salati con verdure. Se avete voglia di sperimentare nuovi abbinamenti in cucina, unitela all'impasto delle nostre polpette vegetali di zucca e carota, o aggiungetela in piccole dosi (20-30%) al vostro mix preferito di farine per la panificazione domestica. Per i meno temerari, invece, c'è sempre la possibilità di preparare sfiziosi crackers o grissini a base di farina di mandorle, farina integrale e farina di semi di lino: una scorta di fibre da far concorrenza ai migliori integratori.

Pane semi di lino

Molto semplice anche la ricetta della besciamella senza burro, che si ottiene facendo addensare a fuoco basso 80 grammi di farina 00 con una manciata di farina di lino, 90 grammi di olio di semi di lino, un litro di latte vaccino scremato (o, se preferite, vegetale), un pizzico di noce moscata e sale. Il procedimento? Scaldate a fuoco basso l'olio e il latte in due tegami diversi; dopo qualche minuto, versate nel primo le due farine e mescolate vigorosamente con una frusta o un cucchiaio grande fino a quando il composto non avrà assunto un colore dorato. A questo punto aggiungete il latte caldo, aumentate leggermente il fuoco e continuate ad amalgamare il tutto per impedire la formazione di grumi. Quando la besciamella avrà raggiunto la giusta densità, toglietela dal fuoco e lasciatela riposare. Vi consigliamo di usarla per realizzare le lasagne vegetariane: il risultato vi sorprenderà.

Lasagna vegan

Se invece amate i biscotti, di seguito una ricetta super salutare firmata dal panificatore e pasticcere Luca Lacalamita di Lula-Pane e Dessert a Trani.

Cookie snello con farina di lino, mandorle pugliesi e cioccolato.

“Vi propongo la ricetta di un tipico biscotto all’americana, che abbiamo rivisitato in chiave local riducendo la quota di grassi e zuccheri”, spiega Luca. “È un frollino perfetto per la prima colazione e la merenda! Fa parte della nostra linea di dolci a base di ingredienti tipici del territorio pugliese, con un’attenzione particolare per l’aspetto salutistico”.

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Cookie snello- Lula Pane e Dessert

Cookie snello- Lula Pane e Dessert

Ingredienti:

  • 300 g di olio extra vergine d’oliva
  • 10 g di lecitina di soia
  • 440 g di acqua
  • 500 g di zucchero di canna
  • 50 g di zucchero di cocco integrale
  • 7 g di sale
  • 800 g di farina integrale (meglio se di grano Gentil Rosso biologico)
  • 200 g di farina di semi di lino
  • 600 g di mandorle crude non pelate, tritate
  • 600 g di cioccolato fondente al 64 %

In un pentolino o al microonde, far riscaldare l’acqua alla temperatura di 35 °C (verificare con termometro da cucina) e sciogliervi la lecitina con l’aiuto di un mixer a immersione. Aggiungere a filo l’olio extravergine d’oliva e completare l’emulsione, fino a quando gli ingredienti non appariranno legati e omogenei. Trasferire in una planetaria gli zuccheri e le farine e mescolare con la foglia.

Tritare le mandorle con l’aiuto di un mixer e tagliare il cioccolato al coltello ottenendo dei pezzi grossolani. Incorporare i liquidi alle farine e versare tutto in planetaria; far girare la foglia del macchinario fino a ottenere un composto omogeneo. A questo punto aggiungere le mandorle e il cioccolato.

L’impasto sarà pronto quando apparirà liscio e uniforme; la presenza della acqua e dell’olio extravergine lo renderà anche particolarmente cremoso. Inserirlo in una sac à poche e preparare una teglia rivestita con carta da forno. Adagiare sulla superficie delle piccole quantità d’impasto, considerando che ciascun biscotto dovrà avere una forma tonda e un peso di circa 25 grammi. Cuocere in forno ventilato a 155 °C per 10 minuti o, comunque, fino a doratura. Dopo il raffreddamento i cookies, se cotti correttamente, avranno una consistenza croccante e friabile.

I cookies di Luca Lacalamita sono disponibili sull’e-commerce di Lula, insieme a tanti altri dolci salutari. Per acquistarli visitare lo shop online

Lula- Pane e Dessert- www.lulatrani.it

a cura di Lucia Facchini

 

 

 

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