Giù le mani da Giorgione!

4 Set 2023, 16:59 | a cura di
Polemiche e condanne: puristi e cultori del politically correct contro Giorgione sui social. Insegna pratiche anti-salutiste e travia i food lovers. Gli facciamo un processo, ma alla fine scopriamo che Giorgione è davvero una caricatura, anche di se stesso. E questa è la sua forza. Ma anche la nostra salvezza!

Sì, arrestate Giorgione. Ve lo consegniamo noi, lo facciamo arrestare noi perché è colpevole di traviare gourmet e casilingh* , innocenti food lovers che apprendono dalle sue esibizioni a cucinare, a nutrirsi, a come approcciarsi al cibo, che lo idolatrano senza rendersi conto che lui li sta ingannando e li sta mettendo sulla strada del non ritorno da grasso, trigliceridi, food porn. Insomma, sì: in manette Giorgione perché è colpevole di ricette laide e corrotte.

Uno dei post che "condannano" la blasfemia culinaria di Giorgione

Uno dei post che "condannano" la blasfemia culinaria di Giorgione

Da 13 anni Giorgione aizza contro il salutismo

Beh, direte voi: e qual è la novità? Sono tredici anni che Giorgione – al secolo Barchiesi Giorgio – si presenta sugli schermi di Gambero Rosso Channel per traviare i telespettatori. Il fatto è che sempre più spesso troviamo sui social – ma anche molto molto vicino a noi, più di quanto potessimo credere – polemiche e crociate anti-Giorgione all’insegna del cookly correct (si scrive così? Sennò ditemi come si definisce il politically correct culinario). In effetti, è vero che Giorgione dovrebbe essere fermato: da 12 anni scorrazza in TV dove ha dato vita a una settantina di serie per oltre 400 video, da una decina di anni pubblica libri e firma copie in gallerie strapiene di fan, ha pubblicato con il Gambero almeno 5 libri di ricette di vario genere (ma sempre laide e corrotte). Insomma, un esagitato scorretto che incita alla disobbedienza culinaria e a farsi male con dosi eccessive di tutto – grassi in primis e olio extravergine di oliva – che continua a mietere vittime e ad avere successo. Tanto che se non lo arrestate davvero, non riusciremo mai a fermarlo.

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Giorgione

Dopo le accuse, il processo. E le prove

Una volta in manette, però, un processo dovremmo pur farglielo. È lo stato di diritto, bellezze! Bisogna che ci sia un’accusa e una difesa. Che ci sia un contraddittorio. Insomma, che il tutto possa essere provato e motivato. E io, che mi sono eretto ad accusatore, devo anche tener conto, nel processo, delle scusanti e delle circostanze attenuanti e di quelle scriminanti. In effetti, Giorgione lo dice chiaro che le sue sono “ricette laide e corrotte”: quindi, non imbroglia nessuno! Poi, leggo un attento censore sui social che scrive: “Giorgione non è altro che una caricatura di se stesso”. Beh, vero! Non è una accusa, però questa: è la ricaduta dell’assunto iniziale. Se definisce le sue “ricette laide e corrotte”, sembra abbastanza chiaro che è Giorgione stesso a presentarsi come una caricatura, no? Una sorta di Don Quijuote contro le pale del Mulino Bianco, del finto salutismo, contro la sterilizzazione della cucina e la messa all’indice dei grassi. Certo che Giorgio esagera: lo fa apposta, è il suo personaggio. È uno che fa satira: a modo suo, certo, ma fa satira e a quanto pare gli riesce anche bene. Coinvolge, ma non affabula: coinvolge, spaventa, scuote, provoca, certo che provoca. Insomma, è esattamente il contrario di Benedetta Rossi. Ma questa, allora, diventa quasi una circostanza esimente? Non va più arrestato, Giorgione? Mica, davvero, finiremo per cambiare capi di accusa e ci mettiamo a ricercare i suoi detrattori per scarsa capacità di ironia? Per pesantezza, ma non di stomaco: di pensiero!

Giorgione: ha realizzato oltre 400 video in 70 serie lungo 13 anni di Gambero Rosso Channel e pubblicato almeno 5 libri di "ricette laide e corrotte"

Giorgione: ha realizzato oltre 400 video per 70 serie in 13 anni di Gambero Rosso Channel e pubblicato 5 libri di "ricette laide e corrotte". Nelle foto, Giorgio in diversi momenti delle riprese

Giù le mani da Giorgione!

Giorgione è Giorgione, ce ne sarà sempre più bisogno: più si prova a industrializzare, a sterilizzare, a far diventare asettico il cibo, un Giorgione avrà sempre ragione di essere. A morte Giorgione. Ma evviva Giorgione, sempre!

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