Grosseto da bere e mangiare: la miniguida della città toscana

9 Dic 2022, 18:43 | a cura di
Nell’ultima classifica del Sole24Ore è al secondo posto in Italia per numero di ristoranti ogni mille abitanti: Grosseto vanta eccellenze che vanno dal Morellino di Scansano agli allevamenti bradi di Chianina condotti dai mitici “butteri”, un centro storico racchiuso da mura rimaste intatte nei secoli e appena fuori la natura del Parco della Maremma.

Maremma rude e gentile

Nell’ultima classifica del Sole24Ore è al secondo posto in Italia per numero di ristoranti ogni mille abitanti. Perché il capoluogo più a sud della regione, tra il mare e le distese di viti e uliveti, vanta eccellenze che vanno dal Morellino di Scansano agli allevamenti bradi di Chianina condotti dai mitici “butteri”. Il centro storico racchiuso da mura rimaste intatte nei secoli è una perla. E, appena fuori, la natura del Parco della Maremma regala scenari da cartolina, per amanti delle lunghe passeggiate nel verde, a piedi o in bicicletta.

Cinghiale con le visciole

 

Mare povero e terra ricca: le 5 ricette più antiche di marinai e contadini

Acquacotta grossetana: cipolla, sedano, peperoni e pomodori pelati stufati lentamente con olio e acqua per cominciare. Dopo una trentina di minuti di lenta cottura si aggiungono le uova sbattute col parmigiano o il pecorino e si serve il tutto nelle fondine su fette di pane toscano abbrustolite.

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Ciaffagnone: è il corrispettivo maremmano delle crepes francesi, ricetta originaria di Manciano a base di uova, farina, acqua e sale, una volta tipica del Carnevale e oggi preparata durante la Festa delle Cantine a metà settembre. Sia sottili che alte e soffici, in passato erano cotte nella padella di ferro unta di strutto, e condite con pecorino grattugiato o, nella versione dolce, con zucchero, marmellata o crema al cioccolato.

Scaveccio: quella che in altre zone si chiama “scapece”, qui è una preparazione a base di varie tipologie di pesce povero, la cosiddetta “mazzama”, ed è tipica dell’Argentario. Dopo aver pulito ed eviscerato i pesci, si infarinano e si friggono, per poi ricoprirli con una marinatura composta da aceto, olio, rosmarino e peperoncino. Da gustare dopo uno o due giorni.

Stracotto di cinghiale: è una carne fibrosa e “selvatica”, per la quale occorre una lunga marinatura – minimo 12 ore – in vino, aceto e odori. I bocconcini vengono poi rosolati a fiamma viva e messi da parte. In un’altra capiente casseruola si fa un soffritto di aglio e peperoncino, quindi si aggiungono il cinghiale e un trito di sedano, carota e cipolla, si sfuma col vino e si completa con pomodori e semi di finocchio, abbassando la fiamma e continuando la cottura finché la carne non diventa tenera e la salsa densa, spesso usata come condimento per pici o pappardelle.

Tortelli maremmani: sfoglia sottilissima (1 uovo per ogni etto di farina) e ricco ripieno a base di ricotta di pecora, bietole, parmigiano e noce moscata. Le dimensioni sono importanti (circa 10 centimetri per lato), e il condimento a base di burro e salvia o di ragù bianco di manzo e maiale.

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Mangiare e bere a Grosseto

 

Artidoro

L’ombelico della buona tavola cittadina. Una delle tavole preferite dai buongustai grossetani e “stranieri”, da 7 anni condotta con passione da Giovanni Angeletti e sua moglie Sara. In ambienti moderni stile minimal si gusta una cucina saggiamente creativa fra mare e terra in grado di soddisfare anche i palati più esigenti.

Gli Attortellati

Astenersi inappetenti. Sono i quattro fratelli Pepi a portare avanti il buon nome del locale di famiglia. Rurale per davvero, come da insegna all’ingresso, comprende orto e allevamento, da cui proviene tutto il bendidio della tavola.

Il Barbaluppolo

Il boccale contadino. Una “farm brewery” – così si definiscono - in pieno centro storico. Muri in pietra e atmosfera amichevole in un posto per adunate fra amici all’insegna di artigianali, lattine, bottiglie e spine a rotazione, per tutti i gusti.

Bistrot 19

Trattoria. Il vulcanico Francesco Fusai è al timone di questo indirizzo del centro che in breve tempo si è ritagliato un posto di tutto rispetto nell'ambito della ristorazione grossetana. Arredato con gusto e dotato di dehors, offre piatti intriganti e appetitosi, basati soprattutto su ingredienti del territorio.

Canapone

Evergreen. Affacciato sulla piazza principale, esiste da ben 70 anni, ovvero tre generazioni della famiglia Montefiori. In menu territorio e mare: tartare di Chianina, ravioli di piccione, maialino di Cinta Senese, ma anche crudi di pesce, spaghetti alle vongole veraci e pescato del giorno a vapore.

Il Chiosco del Trippaio

Street Food. Aperto a cena solo nel fine settimana, è il ritrovo preferito degli amanti di lampredotto, trippa, stracotto di guancia, porchetta, serviti al piatto o in panini ben imbottiti che risolvono con soddisfazione un pranzo al volo o uno spuntino sostanzioso. Le ricette sono tipiche, per cui la trippa la trovate al pomodoro o in insalata, e il lampredotto nella versione “alla buttera”, per non parlare dei piatti e dei panini del giorno, come il pollo alla mediterranea. Rosso o bianco di Scansano e qualche birra per dissetarsi.

Gabbiano 3.0

Ristorante. Nei menu pesce, terra e orto – di proprietà, da cui arrivano le undici varietà di pomodori protagoniste di un piatto -, tutte le attenzioni del caso, cantina adeguata all’esperienza. Il consiglio è di godersi il dehors, quando possibile.

Grantosco

Da anni sulla breccia, guidato da una garbata e capace gestione al femminile, conquista per l’accoglienza della sala, calda e con tante bottiglie a parete, e per una proposta che prende spunto dalla tradizione locale ma non nega riuscite alternative, soprattutto di mare.

L'Uva e il Malto

Pit stop per tutti i gusti. Dalla zuppetta di calamari in crema di porri al carpaccio di Maremmana su misticanza, dai pici alle seppie alla carbonara con guanciale di Cinta Senese, e ci sono persino le lumache alla buttera.

Loft Enoteca Urbana

Wine Bar. Francesco, alias Checco, e Rosita, madre e figlio, sono il dream team di una chicca del centro dove è difficile non tornare dopo la prima volta. La cantina, curata dal primo, è varia, ampia e ricca di personalità, con shop annesso.

Vermuttino – Coffee & Spirits

Pausa Gourmet. Si comincia con prelibate colazioni e si continua sulla scia di aperitivi “seri”, pause pranzo sfiziose e leggere, cene ad hoc, per chiudere con una miscelazione di tutto rispetto fino a tarda sera.

Wineria Drink & Shop

Wine bar. Il posto ideale per passare qualche ora in compagnia di un buon calice e di qualcosa di sfizioso da stuzzicare per l’aperitivo o da mangiare “sul serio”. Vasta la scelta di vini toscani affiancati da un’altrettanto ampia selezione di etichette italiane.

Brezzi Oliviero – Tartufi di Brezzi Gian Paolo 269608

Funghi & Tartufi. Rinomata azienda incentrata sulla lavorazione del pregiato tubero - dal bianco e nero pregiati a quello estivo, allo scorzone e al bianchetto.

La Chiccheria

Gelateria. Tocca fare un po’ di fila, ma per la creatività e la perizia del maestro Manuele Presenti ne vale la pena. Con altre due sedi sarde – Cagliari e Villasimius -, nata come pasticceria nel 1976, è dagli anni ‘90 un punto di riferimento con tanto di scuola di formazione e consulenza

L'Edicola

Gelateria. Nasce poco meno di un anno fa dall’idea di Federico e Lucia, cugini, con alle spalle diverse esperienze e gelatieri per passione e tradizione di famiglia. Subentrano nella gestione di un’edicola e creano un luogo fondato su sostenibilità e sinergia col territorio, totalmente eco friendly.

Wooden Beer Shop

Birroteca. Distributore di etichette provenienti da tutta Europa, efficiente shop on line, ma soprattutto indirizzo del centro storico prezioso pit stop per tutti gli amanti di malto e luppolo.

 

Le Cantine

Podere Casina

Nata nel 1987 dalla passione di Marcello Pirisi e sua moglie Rahel Kimmich, artista, l'azienda dispone di 12 ettari di vigneti coltivati con i vitigni autoctoni peculiari della zona. Possibilità di alloggiare in comodi appartamenti. Su prenotazione visite con degustazioni. Vendita diretta e online.

Fattoria Le Pupille

Elisabetta Geppetti ha fatto molto per il suo territorio, al punto che la sua azienda è diventata quasi sinonimo di Morellino. Nella vasta gamma di etichette, oltre al Morellino si fanno notare il Saffredi (cabernet sauvignon, merlot e petit verdot) e il Pelosino (sangiovese, cabernet sauvignon e merlot). Su prenotazione visite in cantina e degustazioni personalizzate. Punto vendita e shop online.

PoggioargentierA

Nata nel 1997, oggi conta su 22 ettari circa di terreni (tra vecchi e nuovi) condotti in biologico e compresi nella DOCG del Morellino. Tra i vini aziendali spiccano il Podereadua (syrah in purezza), il Capatosta da uve sangiovese e alicante, il Poggio Raso a base di cabernet franc, e i Morellino. Visite su prenotazione, vendita diretta.

I Vini di Maremma

Nata nel 1954, è una cooperativa che oggi conta oltre 380 soci conferitori di uve. La filosofia che li accomuna è quella di fare un grande lavoro in vigna e in cantina, nel rispetto dell'ambiente. La gamma di etichette è vasta e variegata, e si produce anche olio extravergine d'oliva. Shop online.

a cura di Clara Barra e Valentina Marino

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