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Per la rubrica dedicata alle migliori gelaterie d’Italia, quelle che hanno conquistato i Tre Coni nella guida Gelaterie d'Italia 2022 del Gambero Rosso, abbiamo intervistato Monia Solighetto della gelateria L’Albero dei gelati a Monza.
Intervista a Monia Solighetto
Quando e perché avete cominciato a fare i gelatieri?
È stata una scelta di cui non eravamo consapevoli nemmeno noi, fino al momento in cui è successo! Io e Fabio (mio fratello) siamo cresciuti in gelateria, è sempre stata l’attività dei nostri genitori. Insieme poi ad Alessandro (mio marito) abbiamo deciso nel 2006 di ripartire con il nostro Albero dei gelati, dopo che i nostri genitori avevano già venduto la loro attività. Sembrava che il mondo del gelato fosse uscito dalle nostre vite e invece... volevamo proporre un “gelato contadino”, che fosse il riflesso degli ingredienti puliti della terra, e frutto di una stretta collaborazione con i piccoli produttori, che poi sono, per noi, i punti di forza della nostra bell’Italia: biodiversità, sostenibilità, persone, relazioni.
Quanto è cambiato il mondo del gelato in questi anni?
La nostra riflessione parte forse da più lontano: negli ultimi 15 anni il gelato è diventato più pulito. Concetti come stagionalità, assenza di additivi artificiali (chi non ricorda la menta verde fluorescente?), rapporti di acquisto diretti da piccoli produttori, sono più diffusi. La Guida del Gambero Rosso è uno strumento che riflette questo cambiamento, uno strumento di cui c'era davvero bisogno, sia per la categoria poiché è di stimolo per nuove realtà, sia per i clienti che sanno a cosa e chi far riferimento. Non è piaggeria, è un pensiero sincero.
La pandemia ha cambiato le cose?
La pandemia ha purtroppo ridotto i fatturati, ma dall’altro ha fatto anche capire quanto il gelato sia un “bene irrinunciabile”, visto l’enorme successo che ha avuto il nostro sistema di consegne potenziato al massimo durante la pandemia.
Come è cambiata la clientela?
La nostra clientela sa benissimo cosa cerca e vuole e noi ci impegniamo al massimo per non deluderla e apportare sempre novità.
Dunque, cosa ricerca in un gelato?
Vuole un gelato sano e frutto di ingredienti puliti e sostenibili, vuole una realtà cosciente del proprio impatto sul pianeta, che quindi – per esempio --oltre all’attenzione alle materie prime, usi packaging biodegradabili (il nostro packaging è bio o compostabile al 100%). L’ultimo risultato di cui siamo molto fieri è l’aver realizzato l’acqua in tetrapak eliminando la plastica, ma anche la nostra energia deriva da fonti rinnovabili. Inoltre, chiede gusti sempre nuovi, perché anche la creatività ha la sua importanza.
C'è un ingrediente che vi dà più soddisfazione di altri?
Senza togliere nulla a nessun ingrediente perché siamo molto affezionati a ciascuno, ne conosciamo l’origine ma soprattutto il produttore che c’è dietro, dobbiamo però ammettere che gli “ingredienti salati” da cui nascono i nostri gelati gastronomici sono sfidanti e la ricerca è infinita, questo ci dà l’opportunità di incontrare sempre nuovi piccoli produttori. La nostra Italia ha così tante eccellenze. Creiamo un gusto gastronomico a settimana e i nostri clienti ne sono entusiasti.
C'è un gusto che vorresti eliminare dal bancone ma non puoi perché sempre molto richiesto?
No, quello che non riteniamo in linea con la nostra filosofia non entra nella nostra vetrina gelato. Ricordiamo i primi anni, quando i clienti non compravano il gelato perché cercavano il gusto fragola a dicembre e non lo trovavano oppure quando si aspettavano la menta verde anziché bianca. Abbiamo investito in comunicazione, in attività con i bambini per spiegare il valore della stagionalità e dell’assenza dei coloranti. Abbiamo raccontato il perché delle nostre scelte e questo ha ripagato nel tempo.
Quali sono le maggiori difficoltà che devi affrontare quotidianamente?
Il personale: la differenza stagionale del nostro lavoro che richiede maggiore forza lavoro dalla primavera e la ricerca non è facile.
Che consigli daresti a chi vuole intraprendere una carriera in questo settore?
Non considerare il mondo del gelato come il “più semplice nel panorama food”, così da non investire in formazione, ricerca, dedizione.
Come riconoscere un gelato di qualità?
Dai gusti proposti, dal colore, dalla stagionalità e un occhio agli ingredienti non gusta.
Tre produttori (di food) che consiglieresti ai nostri lettori
Fieramente consigliamo tre dei nostri piccoli produttori: l’Azienda Agricola Aliverti per la produzione di ortaggi e piccoli frutti a Cermenate (CO); La Libertaria, Torrefazione Autogestita (Lecco) e Apicoltura Tommaso Locatelli (Triuggio – MB)
Tre indirizzi della tua città (o vicini) che consiglieresti ai lettori
Da Morris - Vineria e Cucina (Erba - Como); Lipen, pizzeria e ristorante (Triuggio – MB); Il Bardo, osteria moderna a Carate Brianza.
L’Albero dei gelati – Monza – via G. Sirtori, 1 – 039388981 – www.alberodeigelati.it
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