Cuoco e filantropo, José Andrés è uno dei volti della ristorazione più noti al di fuori del ristretto circolo degli appassionati di cibo, e non solo per la sua cucina, ma per l'impegno profuso con la sua sua ONG World Central Kitchen. Nata nel 2010 per portare cibo, conforto e generi di prima necessità alla popolazione colpita dal terremoto che ha devastato Haiti, ha continuato anno dopo anno a montare le sue cucine da campo nelle zone che vivono crisi di ogni genere: terremoti, pandemia, guerre, distribuendo, con la sua squadra di volontari, centinaia di migliaia di pasti a chi ne avesse bisogno, con l'idea che “il cibo ha il potere di cambiare il mondo, un piatto alla volta”. Nominato dal Time tra i cento personaggi più influenti del mondo, ha conquistato in diverse edizioni il titolo di Best chef d’America e il Basque Culinary World Price, riconoscimento dedicato proprio ai progetti gastronomici che hanno un impatto nella società, ed è stato candidato al Nobel per la Pace.
Oggi continua il suo instancabile lavoro, e lancia un ricettario per raccogliere fondi per la sua organizzazione no-profit. Un libro “pieno del cuore e dell'anima delle persone più incredibili che abbia mai incontrato. Provengono da tutti gli angoli del mondo e da tutti i ceti sociali, ma quando si uniscono sotto la stessa bandiera, fanno qualcosa di veramente straordinario: dimostrano che ci tengono. Può sembrare semplice, ma nel nostro mondo a volte il semplice atto di prendersi cura è la cosa più importante che una persona possa fare” dice lo chef.
Il libro The World Kitchen Cookbook
Si intitola The World Central Kitchen Cookbook: Feeding Humanity, Feeding Hope - che tradotto suona come Nutrire l'umanità, nutrire la speranza - il volume dello chef asturiano. Non la sua prima fatica editoriale, ma la prima pubblicazione lanciata da World Central Kitchen. Nel volume, insieme alle ricette, anche tante immagini scattate durante le missioni della WCK, fotografie che valorizzano lo spirito di comunità e la capacità di portare speranza attraverso cibo e umanità.
Il libro è una raccolta di ricette e storie nata in seno all'impegno della ONG, nel periodo compreso tra il 2017 (quando l'uragano María ha colpito Porto Rico) e il 2022 (segnato dall'uragano Fiona, sempre a Porto Rico). Nel volume ci sono piatti ispirati ai tanti posti in cui ha prestato la sua opera di soccorso, divisi in capitoli che riflettono, ognuno, un valore dell'organizzazione: Urgenza riguarda i cibi che possono essere consumati in viaggio, per esempio il pane di Lahmajoun servito dopo l'esplosione che ha colpito Beirut nel 2020, Speranza si identifica nel confort food: zuppe (come il Borsch ucraino) o stufati (per esempio il Chicken Chili Verde preparato per i vigili del fuoco della California).
Le ricette d'autore
Tra le ricette anche quelle di chef internazionali che collaborano con Andrés – per esempio l'etiope Marcus Samuelsson, l'americana Brooke Williamson, l'americano di origine ghanese Eric Adjepong o il siriano-palestinese Reem Assil – quelle di volontari e dei molti nomi noti che ha avuto al suo fianco in questi anni. Dalla torta al limone di Meghan Markle ai fagiolini del Ringraziamento del conduttore americano Guy Fieri, ai tacos per la colazione di Michelle Obama (non stupisca, è stato al fianco dei coniugi Obama durante la presidenza).