Tutto il mondo riscopre le piccole botteghe
Dall’altra parte dell’Atlantico, in una New York deserta che è diventata preoccupante epicentro americano del contagio, ci si è organizzati con un’app – My Bodega online - sviluppata dall’associazione che rappresenta oltre 16mila negozi di generi alimentari e botteghe in città. Un modo semplice per pianificare la spesa a domicilio, a vantaggio di chi – e siamo tutti nella stessa condizione – cerca di districarsi per rifornire la dispensa limitando le uscite al minimo, senza impazzire dietro a tempi di attesa imprevedibili. E utile al contempo per dare visibilità a tutte le piccole attività che restano aperte in città lavorando tra mille ostacoli, ora orientate a fornire servizio di consegna a domicilio per venire incontro alle esigenze dei clienti. In Italia, sono sempre più numerose le piccole realtà che si sono organizzate in tal senso, anche nelle grandi città.
Spesa a domicilio in sicurezza
Vi abbiamo fornito i contatti dei distributori che hanno ripensato il proprio approccio B2B scegliendo di lavorare temporaneamente sul B2C; ma abbiamo parlato anche delle iniziative solidali di associazioni o piccoli Comuni che si impegnano per garantire la consegna a domicilio della spesa alle persone in difficoltà. O della possibilità di ricevere prodotti freschi direttamente dai campi, per iniziativa degli stessi produttori e dei mercati contadini, o tramite intercessione di ristoratori lungimiranti. Ribadendo sempre come, in questa situazione, riscoprire i negozi di quartiere e la spesa di prossimità si stia rivelando una risorsa importante. Più recente è l’iniziativa del Comune di Milano, che per primo tra le grandi città italiane, si muove per realizzare una mappa digitale della Spesa a domicilio al servizio del cittadino.
La mappa della Spesa a domicilio a Milano
Realizzata in collaborazione i Nove Municipi della Città e Confcommercio Milano, e con il supporto delle principali Associazioni di Via e delle Social Street presenti in città, la mappa georeferenziata permette di scoprire agilmente le attività di vicinato presenti nel proprio quartiere che vendono prodotti di prima necessità e hanno attivato il servizio di consegna a domicilio. Le finalità dell’operazione sono quelle che abbiamo già ricordato: evitare il più possibile assembramenti e lunghe code all’ingresso dei supermercati (qui le app per monitorarle); aiutare le persone più deboli, anziane, impossibilitate a muoversi di casa; valorizzare il commercio di vicinato “inteso come presidio territoriale e ricchezza del quartiere”. E per questo la mappa è in costante aggiornamento, con l’invito rivolto ai commercianti che effettuano il servizio a segnalare la propria attività compilando l’apposito form di adesione. Oltre a botteghe di gastronomia e negozi di generi alimentari (ortofrutta, macellerie, panifici, pescherie…), la mappa riunisce anche ristoranti, pasticcerie, gelaterie e tutte quelle attività impegnate con il delivery, oltre alle edicole aperte, che però, salvo eccezioni, non effettuano consegna. Ogni categoria è contraddistinta da un simbolo grafico di facile comprensione, e per tutte le attività sono disponibili schede (più o meno dettagliate, ma il lavoro è in fieri) che specificano tipologia del negozio, recapiti utili, modalità e orari delle consegne. Complessivamente sono già presenti 370 negozi.
La mappa della Spesa a domicilio a Milano
a cura di Livia Montagnoli