La rivolta dei vegani europei: opzioni veg nelle mense pubbliche e sui mezzi di trasporto

14 Ago 2023, 11:28 | a cura di
Mangiare in treno, al ristorante o alle cerimonie può non essere semplice per una persona vegana. I cittadini europei si ribellano e chiedono di avere più opzioni vegetali.

I prodotti vegani si stanno conquistando uno spazio sempre più ampio tra gli scaffali dei supermercati. A cominciare dalle bevande vegetali, ormai disponibili in tantissime tipologie, per finire con cotolette, burger di “finta” carne, crocchette e formaggi. Eppure, per i cittadini europei è ancora difficile compiere il passo decisivo verso un’alimentazione 100% vegetale.

Mangiare vegano fuori casa

Tra le principali cause che ostacolano il passaggio a una dieta vegana c’è l’aspetto sociale. Mangiare fuori, nonostante le continue nuove aperture e format a tema, è ancora un problema per molti. Lo ha certificato il Rapporto Eurispes 2023, che ha calcolato il numero di italiani che seguono un’alimentazione plant-based (6.6% in tutto, di cui 4.2% vegetariani e 2.4% vegani). La difficoltà maggiore “sembra presentarsi durante gli spostamenti in aereo, treno, nave e viaggiando in autostrada”, per il 59.7% degli intervistati. A seguire, le cerimonie: matrimoni, battesimi, eventi di qualsiasi tipo sembrano mettere a dura prova gli aspiranti vegani. E poi ristoranti e bar, un problema per il 50.7% della popolazione, e infine il lavoro: anche alla mensa aziendale può essere complicato trovare un menu interamente vegetale.

La petizione per un’Europa più vegan friendly

Una problematica che sembra accomunare gran parte dei Paesi europei. Infatti, per far fronte all’ostacolo, ad aprile 2023 è stata lanciata una petizione di iniziativa dei cittadini europei per richiedere l’introduzione di un’opzione vegetale in tutti i luoghi in cui avviene somministrazione di cibo. Una raccolta firma che chiede di “rendere l’alternativa vegana sempre presente nei luoghi pubblici e privati che vendono alimenti e bevande in Europa”. Una mossa voluta fortemente da chi ha scelto di rinunciare ai prodotti animali, ma anche da chi vorrebbe semplicemente ridurne il consumo e ritiene necessario un cambiamento alimentare per fronteggiare la crisi climatica. L’obiettivo è quello di raggiungere un milione di firme provenienti da almeno 7 diversi Paesi dell’Unione Europea, per chiedere così alla Commissione un atto legislativo che garantisca un futuro più semplice per chi ha diverse esigenze alimentari.

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Per chi volesse un’Europa più vegan friendly, c’è tempo fino al 5 aprile 2024 per firmare la petizione.

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