Lo scorso anno a conquistare la prima posizione è stato Geranium di Copenaghen, quest’anno in molti si aspettavano che sul gradino più alto del podio sarebbe salito un ristorante non europeo. E così è stato. Con una classifica non priva di sorprese. Molte le new entry, molte le uscite dalla top fifty, molte le perdite di posizioni. Così per l’Italia, che dopo l’annuncio della seconda parte della classifica, quella dalla posizione 51 alla 100, in cui si festeggiava l’ingresso di Enrico Bartolini, non ha ripetuto la straordinaria performance dello scorso anno. Pur mantenendo 5 ristoranti nella classifica, solo Lido 84 dei fratelli Camanini sale (dal posto numero 8 al 7), gli altri scendono, chi poco come il Reale (di una sola posizione), chi di vari posti, come Uliassi, Piazza Duomo, Le Calandre, a dimostrazione della natura di questa classifica da sempre molto capricciosa. Non sono mancate le sorprese, dunque, ad animare l’auditorium della Città delle Arti e delle Scienze di Calatrava a Valencia.
50 Best. I premi speciali
Come a solito, oltre alla classifica, una serie di premi speciali. Alcuni dei quali già annunciati. Quello per il ristorante più sostenibile va a Fyn di Cape Town. Il premio Best Female Chef va a Elena Reygadas di Roseta a Città del Messico mentre l’Iconic Award, ovvero il cuoco più influente, capace più di ogni altro di essere un modello per i colleghi, va ad Andoni Luis Aduriz
One to Watch va a Tatiana di Kwame Onwuachi a New York, mentre il premio Champions of Change dedicato alle iniziative in cui il cibo ha un impatto positivo sulla società), va a Nora Fitzgerald Belahcen, californiana nata e cresciuta in Marocco, per il progetto a sostegno delle donne in difficoltà Amal, e a Othón Nolasco e Damián Diaz, di Los Angeles, per il progetto no-profit di sicurezza alimentare No Us Without You LA .
Pastry Chef dell’anno è Pia Salazar di Nuema Quito. Sommelier dell’anno è Miguel Angel Millan di DiverXO a Madrid. Mentre Alchemist di Copenaghen conquista l’Hospitality Award. Chef’s choose Award, Best Restaurant in Asia va a Julien Boyer di Odette a Singapore.
The World’s 50 Best Restaurant
1 Central - Lima
2 Disfrutar - Barcellona
3 Diverxo - Madrid
4 Asador Extebarri - Axpe
5 Alchemist - Copenhagen
6 Maido - Lima
7. Lido84 - Gardone Riviera (dall'8 posto)
8 Atomix - New York City - Best Restaurant in Nord America - Highest Climbers Award
9 Quintonil - Città del Messico
10 Table by Bruno Verjus - Parigi - Highest New Entry Award
11 Trèsind Studio - Dubai - Best Restaurant in Africa e Medio Oriente
12. A casa do porco - San Paolo
12 Trèsind Studio - Dubai - Best Restaurant in Africa e Medio Oriente
13 Pujol - Città del Messico
14 Odette - Bangkok - Best Restaurant in Asia
15 Le Du - Bangkok - New Entry
16 Reale - Castel di Sangro (dal 15esimo posto)
17 Gaggan Anand - Bangkok - New Entry
18 Steirereck - Vienna
19 Don Julio - Buenos Aires
20 Quique Dacosta - Denia
21 Den - Tokyo
22 Elkano - Getaria
23 Khol - Londra - New Entry
24 Septime - Parigi
25 Belcanto - Lisbona
26 Schloss Schauenstein - Fürstenau
27 Florilège - Tokyo
28 Kjolle - Lima - New Entry
29 Boragò - Santiago del Cile
30 Frantzén - Stoccolma
31 Mugaritz - San Sebastián
32 Hisa Franko - Kobarid
33 El chato - Bogotà - New Entry
34 Mauro Uliassi - Senigallia (dal 12esimo posto)
35 Ikoyi - Londra
36 Plénitude - Parigi - New Entry
37 Cezanne - Tokyo - New Entry
38 The Clove Club - Londra
39 The Jane - Antwerp
40 Restaurant Tim Raue - Berlino
41 Le Calandre - Rubano (dal 10imo posto)
42 Piazza Duomo - Alba (dal 19esimo posto)
43 Leo - Bogotá
44 Le Bernardin - New York City
45 Nobelhart & Schmutzig - Berlino
46 Orfali Bros Bistro - Dubai - New Entry
47 Mayta - Lima
48. La Grenoilleure - New Entry
49 Roseta - Mexico City - New Entry
50 The Chairman - Hong Kong