In Toscana, nel weekend del 15 e del 16 ottobre – un mese ricco di appuntamenti – torna l’evento Architetto in cantina, una manifestazione organizzata dalla rete di cantine Toscana Wine Architecture, la prima a promuovere il legame tra vino, design, territorio e turismo. Si tratta di un evento diffuso in cui gli architetti, veri e propri protagonisti del weekend, conducono visite guidate all’interno delle cantine di design, di cui spesso hanno anche firmato i progetti. Aderiscono all’iniziative una serie di cantine che, grazie al loro design e alle loro linee disegnate da grandi maestri dell’architettura come Renzo Piano, Mario Botta e Tobia Scarpa, sono diventate iconiche e riconoscibili all’interno di una regione che si è fatta conoscere in tutto il mondo per i suoi paesaggi. Sono cantine progettate secondo un principio che lega paesaggio, arte e cultura enologica, perfettamente integrate con l’ambiente circostante, di cui diventano elemento imprescindibile.
L'Architetto in cantina: l’evento
Tutte le cantine che aderiscono ad Architetto in cantina prevede: la visita a cura di un architetto, la presentazione della rete di Toscana Wine Architecture, la degustazione dei vini e una particolare attenzione alla descrizione delle pratiche di sostenibilità dell’azienda. L’obiettivo è raccontare sia il vino, che non è frutto solo della terra e della sapienza dell'uomo, ma anche della cultura che lo ha prodotto, che l'ambiente, inteso nel senso più ampio del termine. Si compone così un viaggio particolare nella Toscana del vino e del design, che vuole rispettare le sue radici più antiche e unirle idealmente con le tendenze contemporanee, secondo i principi dell’organismo che promuove l’evento.
Toscana Wine Architecture è una rete, costituita nel 2017, che riunisce cantine di design che condividono obiettivi e strategie per accogliere visitatori e appassionati. Si tratta di cantine che hanno investito in maniera ingente anche sui progetti di design: Antinori nel Chianti Classico, Caiarossa, Cantina di Montalcino, Castello di Fonterutoli, ColleMassari, Fattoria delle Ripalte, Il Borro, Le Mortelle, Petra, Podere di Pomaio, Rocca di Frassinello, Salcheto, Tenuta Ammiraglia – Frescobaldi.
L’attenzione all’ecosostenibilità
Gli architetti che guidano le visite conducono gli appassionati verso la cultura green alla base delle aziende presentando le best practice messe in atto durante le varie fasi della produzione. Si tratta di procedimenti come la vinificazione per gravità – che asseconda il movimento naturale della produzione, riducendo il consumo di energia e di pressione e una lavorazione delle uve meno traumatica e preserva l’equilibro del vino e l’estrazione di tannini, utilizzata dalle cantine Antinori, ColleMassari e Rocca di Frassinello – o il mantenimento della temperatura ideale per l’affinamento in modo completamente naturale, sfruttando la termoregolazione delle rocce presenti nel sottosuolo o dell’acqua sorgiva. In questo contesto si integrano le scelte architettoniche, come l'utilizzo di materiali naturali o di giardini verticali, che costituiscono sia un arricchimento estetico che un beneficio energetico, come quelli di Salcheto.
Nelle cantine della rete Toscana Wine Architecture vigneto, territorio e cantina si integrano e si evolvono in simbiosi con la natura quasi fossero una suggestiva installazione di land art. Nei progetti di queste cantine ogni scelta architettonica è mossa non solo da un'attenzione estetica, ma anche da una scelta etica legata al rispetto dell'ambiente e dell'uomo che ci lavora. Agli architetti che hanno firmato questi progetti ambiziosi spetta l’onere e l’onore di raccontare le proprie scelte nell’evento che apre le porte di queste cantine agli appassionati.
Architetto in cantina – sabato 15 e domenica 16 ottobre – Toscana – per informazioni sul programma completo: https://www.winearchitecture.it/it
a cura di Maurizio Gaddi
