Non solo ristoranti. Anche le cantine sono pronte a riaprire i loro cancelli, dopo questo periodo di stop forzato. Ma in che modo? Il 30 e 31 maggio lo faranno virtualmente con lโedizione speciale di Cantine Aperte Insieme. Ma la voglia di tornare a brindare in cantina รจ tanta e lo dimostra anche il sondaggio del Movimento Turismo del Vino, realizzato insieme a Roberta Garibaldi, per testare le perdite durante il lockdown e gli umori delle oltre 800 cantine socie Mtv.
โNel pieno dellโemergenzaโ spiega il vicepresidente Mtv Sebastiano De Corato โche colpiva, oltre che la salute, anche lโeconomia e in particolare quella legata allโospitalitร , abbiamo ritenuto di interpellare, attraverso la somministrazione di un questionario online, la nostra base associativa composta da piรน di 800 cantine distribuite in tutte le regioni italiane e dalle dimensioni e realtร molto diversificate. Era necessario sondarne gli umori, le preoccupazioni e le esigenze legate allโenoturismo che per molte di esse ormai rappresenta una voce importante della loro economia, oltre che per decidere come comportarci su Cantine Aperte, la manifestazione 'madre' del nostro movimento che per ovvi motivi abbiamo dovuto celebrare in modo alternativoโ.
Cantine Aperte Insieme: lโappuntamento รจ online il 30 e 31 maggio
Dunque, lโevento piรน amato dagli enoturisti che da oltre 25 anni porta alla scoperta dellโItalia del vino questโanno si sposta sul web con la formula #cantineaperteinsieme. Il taglio del nastro virtuale sarร sabato 30 maggio alle ore 19, per il piรน grande brindisi online dโItalia, in cui le oltre 800 cantine associate a Mtv si augureranno la ripartenza delle attivitร enoturistiche alla vigilia della possibile riapertura delle regioni.
Questa edizione speciale si avvale della collaborazione con la piattaforma iorestoacasa.delivery, che permetterร ai winelovers di degustare i loro vini preferiti. La piattaforma รจ un progetto senza fini di lucro nato per aiutare a ridurre il piรน possibile gli spostamenti e permettere alle realtร produttive di raggiungere i propri clienti: le cantine socie di Movimento Turismo del Vino potranno spedire i propri vini e i propri pacchetti esperienziali direttamente a casa o attendere gli enoturisti che si prenoteranno per lโasporto.
โLe nostre cantineโ afferma il presidente Mtv Nicola DโAuria โhanno aderito con entusiasmo a #CantineAperteInsieme, perchรฉ abbiamo tutti bisogno di tornare a raccontare le nostre belle vigne e le nostre storie con un calice di vino in manoโ.
Il sondaggio
L'impatto del coronavirus sulle cantine
Il ritorno alla normalitร (o a quello che potrร essere la nuova normalitร ) รจ evidente nel sondaggio realizzato da Mtv insieme a Roberta Garibaldi. Lโ87% delle cantine si dichiara โmolto danneggiataโ dallโemergenza sanitaria. In particolare, il comparto che ha subito i maggiori contraccolpi risulta essere quello della vendita e della distribuzione (91%) che, oltre allโassenza di clienti diretti in cantina, ha subito fortemente la chiusura di attivitร ristorative ed enoteche, fonti primarie di fatturato per quanto riguarda le vendite, soprattutto di vini di alta qualitร . Segue a ruota il settore enoturistico, tra i piรน colpiti, secondo lโ84% delle risposte: il 77% delle cantine dichiara, inoltre, che sarร quello che farร piรน fatica a rimettersi in sesto, seguito, con il 72% delle risposte, da quello delle vendite e della distribuzione.
Negozi online
Interessante notare a tal proposito che, al momento dellโemergenza, esattamente la metร delle realtร coinvolte era giร dotata di un servizio online di vendita, a dimostrazione che le cantine aperte al turismo sono anche tra le piรน dinamiche e innovative. Allo stesso tempo รจ rilevante il numero di realtร che ha deciso di dotarsi di questo servizio nel corso dellโemergenza: circa il 50% di quelle che non lo avevano attivato in precedenza. Ed รจ proprio su questo punto che convergono i pareri degli intervistati: il 70% รจ dโaccordo sulla necessitร di dotarsi di un sistema di vendita online il prima possibile.
Ripartire dallโenoturismo
Il futuro? Nonostante le difficoltร evidenziate, lโ87% delle cantine guarda allโenoturismo come unโattivitร strategica per la ripresa economica dopo l'attuale crisi, facendo leva sul fatto che le esperienze possono essere fatte anche allโaperto e nei vigneti e non solo in barricaia. A questo si aggiunge la possibilitร (in parte nuova) di rivolgersi agli abitanti dei territori limitrofi.
โA seguito della crisi pandemica il turismo allโaria aperta sarร la forma piรน sicura e responsabile di turismo sia per quanto riguarda il pericolo di contagi, sia per la possibilitร di lavorare su prenotazione con piccoli gruppi di personeโ commenta il presidente Movimento Turismo del Vino Nicola DโAuria โsiamo pronti a ripartire, con un settore per cui siamo ammirati e riconosciuti in tutto il mondo e che siamo convinti possa fare scuola per la ripresa delle attivitร turisticheโ.
โVoglio ricordareโ aggiunge il vicepresidente Mtv Giorgio Salvan โquanto sia fondamentale inviare a chi viene da lontano il nostro vino a casa in modo semplice e possibilmente economico. Chi ha vissuto esperienze indimenticabili vuole riviverle, condividerle con amici. Una bottiglia di vino permette di farlo. ร una scheggia di territorio che magicamente ci riporta in momenti felici. La gestione delle vendite e soprattutto dei riordini di chi ci ha visitati รจ esigenza fondamentaleโ.
In arrivo il protocollo internazionale Tranquillamente Enoturismo
Intanto, per riprendere a poco a poco le attivitร di accoglienza vera e propria in cantina, รจ in arrivo il protocollo Tranquillamente Enoturismo, redatto dal Comitato Internazionale Esperti di Enoturismo โ Post Covid-19, su iniziativa dellโItalia, per la ricerca di soluzioni concrete alla nuova realtร dellโenoturismo applicabili a qualsiasi cantina o destinazione turistica. Nato nei mesi scorsi, il Comitato รจ composto da oltre 20 esperti internazionali di enogastronomia che lavorano per consorzi e associazioni di cantine, enti istituzionali, unitร e centri di ricerca. Il gruppo si รจ riunito, virtualmente, per la prima volta il 17 aprile e da allora ha organizzato un incontro virtuale a settimana per arrivare al protocollo internazionale. Lโiniziativa coinvolge unโampia pluralitร di profili con una vasta conoscenza del turismo enogastronomico provenienti da Argentina, Brasile, Cile, Spagna, Messico, Stati Uniti e Sud Africa e naturalmente lโItalia, rappresentata dalla promotrice Roberta Garibaldi e dal presidente del Movimento Turismo del Vino Nicola DโAuria.
I punti chiave
Dalla comunicazione ai percorsi di visita, dalla gestione del personale alle norme in cucina, il Protocollo โ firmato da oltre 20 professionisti del settore da nove Paesi - dร una serie di linee guida da seguire. Come ad esempio, misurazione della temperatura e registrazione dei dati per lโingresso in cantina; distanza di sicurezza e utilizzo dei guanti per la degustazione; distanziamento tra gruppo, percorsi a senso unico, prediligendo gli esterni per la visita. Da non trascurare il feedback finale utile, oggi piรน che mai, per rassicurare i prossimi clienti, invitando il visitatore a condividere virtualmente tutto ciรฒ che ha vissuto durante lโesperienza soprattutto relativamente alla cura avuta dalla cantina dal punto di vista igienico sanitario. La presentazione ufficiale avverrร il 26 maggio (ore 12) in una #digitalconference organizzata da Mtv.
โPiรน tecnologia e attenzione al turista localeโ. L'intervista a Roberta Garibaldi
Di riaperture, nuove strategie e protocolli da seguire abbiamo parlato, alla luce di questi risultati, con la professoressa Roberta Garibaldi, promotrice del nuovo protocollo internazionale e autrice dellโannuale Rapporto sul Turismo Enogastronomico Italiano.
Anche per lโenoturismo รจ scattata lโora X. Ma le cantine sono davvero pronte alla riapertura?
Si stanno attrezzando. Alcune hanno deciso di ricominciare subito, altre preferiscono posticipare per riorganizzare e adattare i loro servizi ai nuovi protocolli.
Nella pratica, cosa cambierร nei percorsi di visita?
Senzโaltro si punterร molto di piรน sulle esperienze in esterno: degustazioni allโaperto, pic-nic tra i filari, storytelling in vigna. Tutte attivitร che rendono piรน serene le visite.
Da dove ripartire?
Non dimentichiamoci che oggi tutti i sondaggi danno al primo posto tra i desideri degli italiani la voglia di natura e di spazi aperti. Ed รจ da qui che bisogna ripartire. Proponendo esperienze nuove che vadano incontro a questi desideri e allo stesso tempo comunicando in ogni modo la sicurezza e la corretta prassi nel seguire i protocolli.
La tecnologia, dopo aver aiutato nella fase di lockdown con le degustazioni virtuali, adesso puรฒ essere una buona alleata anche per la ripartenza?
Certamente. Prima di tutto penso ai software di prenotazione, che permettono di gestire meglio gli accessi in cantina, tramite prenotazione, e allo stesso tempo avere una data base clienti sempre aggiornato. Poi, penso agli stessi percorsi di visita che possono essere gestiti anche tramite app, evitando i contatti e gli assembramenti tra le persone.
Come tipologia di turismo, ci si aspetta un incremento di quello di prossimitร . Basterร a supplire alla mancanza di incoming dallโestero?
Sicuramente la sostituzione del turismo straniero a favore di quello locale รจ una realtร . Per quanto riguarda i risultati, la situazione cambia da zona a zona. Ci sono territori molto dipendenti dallโestero e che, quindi, soffriranno particolarmente, anche perchรฉ normalmente il turista straniero ha una propensione maggiore alla spesa.
Si prospetta un panorama fosco?
Guarderei anche agli aspetti positivi: gli abitanti del territorio possono diventare finalmente ambasciatori delle cantine e creare dei wine club: sistema molto usato negli Usa, ma quasi per niente qui in Italia. Senzโaltro sarร stimolata la vendita diretta e, quindi, il rapporto diretto tra cantina e territorio.
Per quanto รจ ipotizzabile un ritorno alla normalitร ?
Difficile fare ipotesi: per tornare ai numeri pieni, bisogna considerare tante variabili, dallโarrivo del vaccino alle regole di distanziamento applicate dalle compagnie aeree. Di sicuro, la pandemia insieme alla crisi economica porterร a viaggiare e spendere meno. Noto, perรฒ, che in questi mesi si รจ sviluppato un vero e proprio orgoglio italiano e credo che questo porterร a riscoprire le nostre regioni e la nostra bella Penisola.
a cura di Loredana Sottile
Articolo uscito sul numero di Tre Bicchieri del 21 maggio
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