“Vietato bere”. La Thailandia verso le elezioni più sobrie della storia

8 Mag 2023, 17:59 | a cura di
Multe fino 270 euro e sei mesi di reclusione per chi non rispettasse il divieto di bere, turisti inclusi. Così Bangkok si presenta all’appuntamento con le urne. Ma non è l’unica stranezza del Paese asiatico

“Votate con sobrietà”. Potrebbe essere questo lo slogan delle elezioni politiche che si terranno in Thailandia il prossimo 14 maggio. Per l’occasione è, infatti, entrata in vigore una norma che proibisce la vendita, la distribuzione e il consumo di bevande alcoliche per tutto il tempo di svolgimento delle votazioni e anche nei giorni precedenti (dalle ore 18 del 13 maggio alle 18 del 14 maggio).

Il motivo? Probabilmente spingere la popolazione ad andare alle urne con maggiore consapevolezza o evitare che qualcuno organizzi festini alcolici per influenzare il voto.

In quest’ottica appare tuttavia strano che lo stop all’alcol non sia rivolto solo alle persone che vivono e votano nel Paese, ma anche a chi si trova lì in vacanza. Non sono esclusi bar e ristoranti che dovranno rispettare e far rispettare il divieto, né tantomeno feste private o cerimonie. E occhio, perché le sanzioni sono molto salate: multe fino a 10.000 baht (circa 270 euro) e reclusione fino a sei mesi.

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In Thailandia dal 1972 è vietato bere nelle ore pomeridiane

C’è da dire che la Thailandia non è certo nota per essere particolarmente liberare in fatto di consumi di alcol. Dal 1972 è, infatti, in vigore il divieto di vendita degli alcolici nelle fasce pomeridiane, tra le 14 e le 17. Divieto che è stato parzialmente modificato nel 2022. Ma perché impedire di bere alcol nelle ore giornaliere, quindi potenzialmente le meno pericolose per il cosiddetto binge drinking? Pare che il motivo sia impedire che i dipendenti pubblici bevano durante il giorno, rischiando di diventare così meno produttivi.

In questi anni, diverse associazioni hanno chiesto la revisione di questa norma, soprattutto considerati i danni arrecati a chi lavora nel turismo (l’afflusso è di oltre 40 milioni di arrivi). Così alla fine, nel luglio del 2022 si è arrivati ad una sorta di compromesso: ok alla vendita nelle strutture alberghiere, con la possibilità di ogni provincia di decidere se estendere la nuova norma anche ai ristoranti e alle attrazioni turistiche all’interno della propria giurisdizione. Continua, tuttavia, a essere vietata la vendita nei negozi alimentari durante le tre ore pomeridiane.

La situazione politica dopo il Colpo di Stato

Intanto, però, i riflettori sono puntati sulle prossime elezioni, le seconde dopo il colpo di stato del 2014 che ha portato al potere il generale Prayut Chan-o-cha, primo ministro uscente (e ricandidato in questa tornata elettorale).

In corsa per il posto di premier c’è anche Paetongtarn Shinawatra, figlia del magnate delle telecomunicazioni ed ex primo ministro in esilio Thaksin Shinawatra (deposto dal colpo di Stato militare del 2006). Ma soprattutto c’è l’aspettativa che il nuovo Governo dia un nuovo volto al Paese, che grazie anche alla forte ascesa economica, può diventare sempre più strategico nei rapporti con l’Occidente.

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Il futuro della Thailandia e di tutto il Sud Est-Asiatico è, dunque, appeso all’alcol? Di sicuro, si può già affermare, senza timore di smentita, che ha vinto il partito dell’astensionismo…

 

Foto: Supanut Arunoprayote

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