Generation Z, GenZers, Zoomer. Chiamiamoli come si vuole, ma sono questi i consumatori emergenti del futuro. Affiancheranno i Millennial, protagonisti negli anni Duemila (nati tra 1980 e 1996, oggi nella fascia tra 25-40 anni), e avranno un peso crescente nelle dinamiche del mercato delle bevande. Considerando che i cosiddetti Baby boomer (i nati tra 1946 e 1965) stanno entrando nella fase discendente dei consumi e che la GenX (1966-1979) รจ una categoria giร matura e ben nota, le speranze dellโindustria vitivinicola e del suo business sono riposte sulle fasce giovani. Ma se i Millennial sono quasi un libro aperto per analisti ed esperti di marketing, lโattenzione รจ posta nellโemergente Generation Z, quella classe di consumatori compresa tra 1997 e 2012, nativa digitale, innamorata dei social network, ma allo stesso tempo figlia della crisi economica, di tempi difficili, di un mondo multicanale e multirazziale in cui le scelte dโacquisto sono orientate anche da valori come giustizia sociale, cambiamento climatico e salute. Un cambiamento importante, da leggere e interpretare in relazione allโattuale contesto economico.
Le analisi di Wine Intelligence aiutano a comprendere meglio tendenze e strategie da adottare per dialogare con le giovani generazioni che, come spiega Pierpaolo Penco, country manager Italia per Wine Intelligence (divisione del Gruppo Iwsr), amano il vino ma sono molto concentrate sulla salute. Lโindustria vinicola รจ, quindi, chiamata una sfida complessa: attirare interesse e superare una certa lentezza e alcune storiche carenze rispetto ad altri segmenti del beverage.
GenZ e Millennial a confronto
Il segmento dei Millennial resta lโattuale motore del mercato globale delle bevande, avendo guidato il rimbalzo del consumo mondiale per il 12% nel corso del 2021, secondo i dati di Iwsr, che per i prossimi cinque anni stima un tasso medio di incremento composto del consumo di alcolici pari allโ1%. Fenomeno che รจ guidato da driver di consumo come il โbetter fo meโ (moderazione, qualitร degli ingredienti e vantaggi funzionali) e โbetter for the worldโ (sostenibilitร e uguaglianza sociale). Il tutto attraverso una maggiore interazione online, tramite e-commerce e social media. Meno colpita dalle restrizioni della pandemia da Covid-19, la categoria dei Millennial รจ piรน avventurosa delle precedenti, segue la logica del โmeno ma meglioโ e tende ad acquistare piรน prodotti di fascia premium. โProprio i Millennial, e in alcuni casi la GenZโ rileva Penco โsono tra i consumatori che spendono di piรน per il vino in mercati come Australia, Svezia, Stati Uniti e Regno Unitoโ. Anche se, precisa lโanalista, รจ tutto da vedere se tale trend continuerร , ora che la diffusa crisi e il caro vita incidono sul potere dโacquisto.
In ogni modo, le tendenze delineate tendono a essere guidate dai Millennial e โsembra continueranno con la Generation Zโ. I primi, in particolare, dimostrano una propensione per i cocktail e il delivery tale da spingere il segmento del ready to drink. โAnche la categoria delle bevande a basso contenuto alcolicoโ aggiunge Penco โรจ destinata a una spinta, data la tendenza dei giovani verso questi prodotti. Negli Stati Uniti, ad esempio, piรน di metร degli americani afferma di voler bere meno alcol, col 66% della GenZ e dei Millennial in particolareโ. I dati Iwsr indicano che il settore รจ cresciuto di oltre il 10% l'anno scorso e che il trend continuerร a crescere nei prossimi 5 anni.
Il vino resta legato ai Baby boomer
Il mercato del vino รจ ancora sostenuto, a volume, dai Baby boomer che, perรฒ, si stanno avvicinando allโetร della pensione, periodo in cui il consumo decresce. I Millennial non danno ancora segnali di poter subentrare. Comprano meno vino e, nonostante gli sforzi profusi, lโindustria โnon ha fatto abbastanza per invogliarli a diventare consumatori abitualiโ. Questa categoria beve meno rispetto alle generazioni precedenti ed รจ piรน indipendente dallโalcol, determinando una โpotenziale diminuzione del 20% delle vendite nel prossimo decennio. E i piรน giovani della GenZ sembrano bere ancora menoโ. Le ragioni si spiegano, secondo lโanalista di Wine Intelligence, con fattori culturali.
I Millennial sono la prima generazione a essere veramente plasmata dallโaccessibilitร di internet, dallโascesa degli smartphone e dalla connettivitร dei social media. โร una generazione il cui apice รจ stato ostacolato da sfide economiche, รจ piรน consapevole degli impatti devastanti del cambiamento climatico e ha vissuto crescenti disordini sociali e politici man mano che invecchiava. In quanto gruppo di consumatori piรน esigenti, lโapproccio โcostruisci il mercato e poi i clienti arriverannoโ, che unโampia parte dell'industria vinicola ha adottato in passatoโ sottolinea Penco โnon funziona piรน per i Millennial e sicuramente non risuona con lโemergente GenZโ.
a cura di Gianluca Atzeni
Lโ articoloย completo, con leย riflessioni ย suย Gap generazionale e reddito, criticitร e spazi di crescita per lโindustria, le strategie per attirare la Generation Z e il successo di alcuni vini,ย รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri delย 6 ottobre 2022
Per riceverlo gratuitamente via e-mail ogni giovedรฌ ed essere sempre aggiornato sui temi legali, istituzionali, economici attorno al vino
Iscriviti alla Newsletter di Gambero Rosso.