Il Premio cantina emergente 2022 va a Bentu Luna

4 Ott 2021, 15:58 | a cura di
Vini contemporanei, ricchi di fascino e autenticità, capaci cogliere i migliori aspetti della viticoltura del passato e di rendere il giusto valore (economico e sociale) alla terra stessa. Bentu Luna conquista il premio Cantina Emergente nella guida Vini d'Italia 2022.

Bentu Luna è la Cantina Emergente della guida Vini d'Italia 2022

Valorizzare i vecchi vigneti ad alberello, ridar vita a un terra da sempre dedita alla viticoltura, sviluppare economicamente e socialmente il territorio e tutte le sue peculiarità attraverso il vino di qualità. C’è questo e tanto altro alla base del progetto Bentu Luna, azienda vinicola di Gabriele Moratti (la famiglia Moratti è già proprietaria della cantina Castello di Cigognola nell’Oltrepò Pavese) e gestita a dovere da Gian Matteo Baldi, che crede e ha creduto da tempo nelle potenzialità e nello sviluppo della viticoltura dell’entroterra sardo.

Cantina Emergente: Bentu Luna

Ci troviamo a Neoneli, un piccolo borgo del cuore della Sardegna, in provincia di Oristano. Non siamo distanti dal Mandrolisai – doc di grande valore e molto apprezzata – una zona di viticoltura di alta collina e montagna, incontaminata, dove (per fortuna) la presenza di vecchi filari è ancora alta. Vigneti però che rischiano di essere abbandonati se non supportati da progetti seri e lungimiranti come questo, capaci di rendere il giusto valore (economico e sociale) alla terra stessa. È su questi presupposti che Bentu Luna mette in bottiglia diverse etichette (quattro vini rossi e un bianco, per ora) di altissimo livello perché capaci di rappresentare al meglio questi areali. “Il risultato è al di fuori degli schemi conosciuti per la Sardegna” spiega Gian Matteo Baldi, AD di Bentu Luna “Siamo di fronte a vini molto eleganti, con grande piacevolezza di beva, poca rilevanza dell’alcool al gusto, agili ma con una grandissima profondità e persistenza”.

Lo stile di Bentu Luna

Vini assolutamente contemporanei, aggiungiamo noi, capaci di cogliere i migliori aspetti della viticoltura del passato, ma di arrivare in bottiglia ricchi di fascino e autenticità. Figli inoltre, di una produzione in cantina rispettosa e garbata che tenga riguardo dei decenni di vita delle piante e del tempo della natura. “La valorizzazione delle uve ottenute da queste vecchie vigne passa attraverso l'infusione goccia a goccia del loro succo” continua Baldi “Il vino che otteniamo non viene poi ‘accomodato’ con prodotti enologici, filtrato o modificato, e le materie scelte per accoglierlo sono calde: cemento, terracotta, legno. Il ruolo di quest’ultimo, in particolare, è funzionale alla crescita naturale dei vini, non dev’essere invasivo o prevaricante. Ciascuna scelta è studiata per ritrovare nel calice l’originale e autentica espressione delle uve”. Le fermentazioni sono spontanee, niente acciaio dunque ma vasche di cemento, poi legni usati e bottiglia.

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I vini di Bentu Luna nella guida Vini d'Italia 2022

Quattro i vini recensiti in Guida 2022: Unda, un Vermentino di Sardegna ’20, il Mandrolisai Mari ’19, Susu ’19 da una singola vigna di cannonau e Sobi ‘19, anch’esso da una singola vigna dove convivono tante diverse varietà tradizionali. Questi ultimi due sono giunti alle degustazioni finali e il Sobi, mettendo d’accordo tutti, sale sul gradino più alto del podio, conquistando i Tre Bicchieri proprio nell’anno di esordio della cantina. Rimandato al prossimo anno l’assaggio del Be Luna, sempre 2019: è il vino che più rende omaggio alla biodiversità in vigna, grazie a filari piantati nel 1905 ad Atzara, in provincia di Nuoro. 1300 le bottiglie prodotte, blend di cannonau, muristellu (bovale sardo) e monica: ha bisogno ancora di qualche mese in bottiglia per regalare i sapori e i profumi che l’antico vigneto di oltre un secolo ha saputo custodire.

Sobi ‘19 conquista i Tre Bicchieri nella guida Vini d'Italia 2022

Sobi ’19 è vino che emoziona da subito. È ottenuto da una vecchia vigna dove si alternano tante varietà diverse, coltivate ad alberello, come si usava fare da queste parti nei tempi passati. Il naso è esplosivo, complesso, particolare. Non è solo il classico sentore fruttato, tipico dei rossi giovani, a mettersi in evidenza fin da subito. La macchia mediterranea la fa da padrona con note di mirto, cisto e corbezzolo a dominare l’olfatto. Poi arrivano sensazioni di sottobosco, terra bagnata e corteccia, sempre pulitissime, eleganti e di grande persistenza. La bocca completa l’assaggio. Il vino è cremoso, avvolgente, come un grande vino del sud deve essere, ma la beva non è mai appesantita dalla materia, l’alcol è perfettamente dosato perché bilanciato da una vena di freschezza che scandisce il sorso e da una sapidità finale e rende il vino lunghissimo, corroborante e di una vitalità incredibile.

Bentu Luna - Neoneli (OR) - via Meriaga, 1 – 347 0919610

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a cura di Giuseppe Carrus

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