Lutto nel mondo del vino. Addio a Luciano Sandrone, grande volto del Barolo

6 Gen 2023, 10:00 | a cura di
Scompare a 76 anni Luciano Sandrone, uno dei grandi nomi dell'enologia italiana che ha scritto la storia recente del Barolo. La sua storia, dagli inizi negli anni '70 all'arrivo delle nuove generazioni.

Il 5 gennaio 2023 all’età di soli 76 anni se n’è andato Luciano Sandrone e lo ha fatto mantenendo fede ai valori cha hanno guidato la sua vita: umiltà e discrezione, quasi a volere approfittare del periodo festivo e della distrazione generale che si instaura in quei giorni per salutarci senza clamori eccessivi.

Luciano Sandrone e il Barolo

Eppure ci ha lasciato uno degli uomini più importanti della storia recente del Barolo. Forte delle oltre cinquanta vendemmie all’attivo, Luciano è stato un profondo conoscitore del Barolo e dei suoi vini. La sua formazione è partita ancora molto giovane quando iniziò il lavoro di cantiniere presso la storica Marchesi di Barolo, depositaria della pesante eredità dell’Opera Pia Barolo, fondata da una delle prime sostenitrici del nascente vino rosso del territorio: la marchesa Juliette Colbert de Maulévrier, moglie dell’ultimo marchese Falletti di Barolo.

Gli anni '70 e la creazione della cantina di Luciano Sandrone

Già nel corso degli anni '70 Luciano capì il potenziale del vino Barolo, anche se allora le vendite scarse e lente sembravano dover condannare questo vino a rimanere famoso solo sui vecchi testi di enografia. La nuova generazione preferiva al duro lavoro nelle vigne gli impieghi sicuri offerti dalle vicine industrie, provocando un progressivo allontanamento dei giovani dalla viticoltura. In questo mondo rurale che faticava a rimanere a galla e con il Barolo che era lontanissimo dai successi commerciali odierni, nel 1978 Luciano crea l’omonima azienda che contribuirà a fare crescere il territorio. In quegli anni Luciano è tra coloro che iniziano a ridurre le rese per ettaro e a rinnovare il parco botti per produrre un Barolo più fruttato ed esente di aromi estranei e sgradevoli; a quei tempi, durante i quali i produttori di Barolo e Barbaresco furono suddivisi in due fazioni, la cantina Sandrone viene annoverata tra i modernisti.

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Gli anni '80, i primi riconoscimenti e le nuove generazioni

Alla fine degli anni ’80 del Ventesimo secolo, con le due annate di riferimento per i vini della zona, ovvero 1989 e 1990, Luciano vinificò i primi Barolo in grado di attirare l’attenzione di Robert Parker, guru della critica enologica americana che attribuì per la prima volta un punteggio di 100 centesimi al Cannubi Boschis 1990 dell’azienda. In quel momento Luciano, insieme ad altri produttori del comprensorio, ha acceso e puntato i riflettori sul Barolo. Che da allora viene annoverato tra i grandi rossi del mondo, con conseguente aumento dei prezzi di vendita dei vini e del valore economico dei vigneti. La produzione e la cantina di Luciano si ampliano e, aiutato dal fratello Luca e dalla figlia Barbara, i vini aziendali mietono grandi successi, sia di critica sia di vendite. Luciano ha avuto la gioia di assistere ai primi passi in cantina dei nipoti Alessia e Stefano cui ha dedicato il suo vino più importante, cambiando il nome del Barolo Cannubi Boschis in Barolo Aleste. Tutta la nostra redazione si associa al dolore della famiglia e le augura di aver la forza di portare avanti lo straordinario lavoro iniziato da maestro Luciano.

a cura di Gianni Fabrizio

 

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