Sulla vendemmia 2023 lo spettro della pessima annata 2014. La parola all'agronomo: "Non rischia solo il bio"

10 Lug 2023, 16:49 | a cura di
L'agronomo ed enologo passa in rassegna i rimedi e le tecniche per affrontare la diffusione del pericoloso fungo tra i vigneti. Dalla gestione dell'inerbimento ai vantaggi della policoltura: โ€œLa situazione di questa campagna ricorda quella del 2014, ma cโ€™รจ ancora tempoโ€

Toscana, Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata. รˆ molto lungo l'elenco delle regioni italiane in cui le conseguenze della crisi climatica si stanno facendo sentire da qualche settimana. Nei vigneti inumiditi dalle piogge abbondanti di maggio e giugno, la peronospora della vite รจ dilagata rapidamente lungo i filari, generando un clima di forte preoccupazione per la prossima campagna. Istituzioni, associazioni di categoria e Consorzi di tutela hanno giร  lanciato l'allarme, osservando che le difficoltร  maggiori si presentano per i produttori biologici e biodinamici, rispetto a chi conduce un vigneto in modo convenzionale.

Le prime stime dell'Osservatorio dell'Unione italiana vini parlano di cali compresi tra 5% e 40%, a seconda degli areali. E l'Italia, con buona probabilitร , dopo aver prodotto ben cento milioni di ettolitri di vino in due anni, con giacenze record che hanno rimesso in pista il tema della distillazione di crisi, potrebbe registrare un calo sensibile di volumi per questo 2023. La situazione รจ in divenire, molto complessa, e occorrerร  vedere come si evolverร  il quadro dei prossimi mesi.

Per capire quali siano le difficoltร  dei viticoltori e i metodi per salvare il raccolto, abbiamo posto alcune domande ad Adriano Zago, esperto agronomo ed enologo, consulente di imprese in Italia e all'estero, autore di un manuale sulla viticoltura biodinamica fresco di stampa.

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Adriano Zago

L'intervista all'agronomo Adriano Zago

Partiamo dalla peronospora. Cos'รจ e quali sono i danni che provoca alla vite?

La peronospora รจ un fungo noto da piรน di un secolo ai viticoltori europei che causa danni sia agli organi vegetali, come foglie, tralci e grappoli, sia agli organi riproduttivi, ossia il fiore.

Con quali conseguenze?

รˆ uno dei funghi piรน insidiosi in quanto puรฒ arrivare a ridurre o azzerare la produzione in annate con elevata piovositร , in varietร  particolarmente sensibili e in momenti dellโ€™annata particolarmente recettivi come la fioritura. รˆ una patologia che appare quasi tutti gli anni, a seconda delle latitudini e degli andamenti stagionali.

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La 2023 รจ un'annata umida, un po' come la 2014, che si rivelรฒ molto difficile da affrontare, al punto che qualche produttore rinunciรฒ a produrre i suoi cru. Ha senso un simile paragone?

Ci sono dei tratti simili tra lโ€™annata 2023 e la 2014, almeno per la partenza della stagione, ma รจ davvero troppo presto per trarre delle linee di similitudini complessive. Il caldo di queste settimane, per esempio, ci fa sperare in unโ€™estate che possa far ben sviluppare lโ€™intera pianta. Cโ€™รจ ancora tempo.

Cosa accade alla pianta che passa da un periodo molto umido a uno molto caldo?

Da agronomo, sogno da una vita di poter fare una domanda come questa direttamente alla pianta. Scherzi a parte, la vite รจ una pianta rustica, che riesce a superare condizioni estreme anche se con conseguenze sulla parte che a noi sta piรน a cuore, da viticoltori: i grappoli. In un anno come questo, le grandi precipitazioni accompagnate da temperature primaverili timide e una scarsa insolazione hanno prodotto un grande potenziale vegetativo che si sta esprimendo in questi giorni di calore con la produzione di tralci di grandi dimensioni e foglie e ramificazioni secondarie. In questi stessi giorni, la pianta ha attraversato anche la fase di fioritura e di allegagione (quello che noi chiamiamo โ€œil grano di pepeโ€, termine che indica la grandezza dellโ€™acino).

E col forte caldo come la mettiamo?

Le prime ondate di caldo, per ora, non stanno producendo effetti negativi, ma solo una grande crescita vegetativa: la pianta รจ ricca dโ€™acqua e, quindi, in grado di abbassare la temperatura interna di foglie e grappoli proprio attraverso la circolazione (o meglio, evaporazione) dellโ€™acqua. Un vecchio docente universitario mi insegnรฒ che in questi casi possiamo immaginare la pianta brutalmente come il radiatore della macchina: finchรฉ cโ€™รจ acqua che circola, la temperatura si abbassa. Se le temperature non saranno eccessive e se ci sarร  qualche altra precipitazione da qui alla vendemmia, potremmo pensare a una annata di grandi opportunitร .

Quali sono le maggiori difficoltร  per i viticoltori che conducono un vigneto con metodo biologico e biodinamico?

Per fortuna, il racconto che prevede che i viticoltori biodinamici e biologici soccombano nelle annate difficili piรน dei colleghi convenzionali e industriali รจ, per mia esperienza e giudizio professionale, terminato. La tecnologia, le conoscenze, le consapevolezze e molti altri fattori del progresso produttivo sono parimenti accessibili a ogni sorta di viticoltore.

E allora quali sono le differenze?

Quelle che cambiano sono le prioritร  che determinano le operazioni colturali e le organizzazioni interne dellโ€™azienda. Nelle aziende vinicole biodinamiche e biologiche, diamo precedenza alla fertilitร  del suolo, allโ€™equilibrio della pianta e a una grande reattivitร  di intervento coi prodotti che utilizziamo. Viaggio costantemente tra Italia ed Europa e non vedo nemmeno questโ€™anno grandi differenze tra bio e non bio in termini di malattie. Invece, vedo differenze tra chi ha saputo gestire con prontezza e professionalitร  lโ€™annata e tra chi si รจ affidato a ideologie e scarsa osservazione.

 

L'articolo completo รจ stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 6 luglio 2023 - Gambero Rosso

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