Non solo l’Italia. Anche tutta l’Europa avrà una vendemmia sotto la media. Secondo le previsioni Assoenologi, Ismea Uiv, si perderanno 10 milioni di ettolitri: in pratica l’equivalente dell’intera produzione tedesca.
Francia sul podio
Pesa sul computo finale il -12% italiano, ma anche il crollo spagnolo (-12%). Il primo posto (salvo sorprese dell’ultima ora, viste le grandinate delle ultime ore) andrà alla Francia che dovrebbe attestarsi più o meno sulle stesse quantità dello scorso anno, con cali per Bordeaux (-9%) e Champagne (-2%), ma con la Borgogna a +11%. Come evidenzia il segretario generale del Ceev Ignacio Sánchez Recarte “Bisogna ricordare, però, che la Francia ha usato i soldi europei per la distillazione di crisi, con un piano da 200 milioni di euro e ha estirpato quasi 10mila ettari di vigneti”.
Spagna a -12%, Portogallo a +8%
La Spagna chiuderà una vendemmia in calo di 12-14 punti percentuali, anche a causa delle piogge torrenziali che hanno colpito alcune zone del Paese. Il dato finale dovrebbe aggirarsi sui 35 milioni di ettolitri. Anche il Paese iberico si porta dietro degli stock importanti, ma con un buon 35% relativi a vino bianco, quindi con maggiori possibilità di smaltirli nei prossimi mesi, dal momento che è ciò che chiede il mercato.
Per la Germania si attende una chiusura della campagna vendemmiale in linea con lo scorso anno a 8,8 milioni di ettolitri, mentre va su il Portogallo che, con un +8%, raggiungerà i 7,4 milioni di ettolitri.
Giù anche Australia e Nuova Zelanda
Infine, da uno sguardo al resto del mondo, si può vedere come tutti i principali produttori dell’Emisfero Sud registrino una produzione in calo rispetto allo scorso anno, eccezion fatta per il Cile (+1,3% a 12,6 milioni di ettolitri). A seguire c’è l’Australia a 11,1 milioni di ettolitri (-13,1%), il Sud Africa a 9,5 milioni (-6%), l’Argentina a 9 milioni (-21%) e la Nuova Zelanda a 2,9 milioni (-22,2%).
Al di là dei numeri, per Sànchez Recarte sono tre le spade di Damocle che incombono su questa annata e sul prossimo futuro: “I cambiamenti climatici, il calo dei consumi e le azioni anti-alcol che arrivano dal cuore dell’Europa”.
Questo articolo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 7 settembre 2023
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