Era il 1976 quando il ragionier Ugo Fantozzi, davanti allo schermo che trasmetteva Inghilterra-Italia in telecronaca diretta dal Wembley, si accingeva a pasteggiare con una "frittatona di cipolle" abbinata alla "familiare di Peroni gelata". La frittata con le cipolle è da sempre stato un cibo popolare, realizzato con due ingredienti tra i più facili da reperire in tutte le campagne e a ogni latitudine. E lo spezzone del film “Il secondo tragico Fantozzi” la consegnò alla memoria della cultura pop di massa. Andando oltre quelle immagini, vogliamo consigliarvi qualche vino, scelto tra quelli del nostro Berebene, ovvero quelli che vantano un ottimo rapporto-qualità prezzo, da abbinare a questa frittata.
Per quanto riguarda le linee generali dobbiamo tenere in considerazione soprattutto una caratteristica: la tendenza dolce della cipolla delicatamente stufata. Giochiamo qui la partita degli accostamenti: avremo bisogno di vini abbastanza strutturati per non soccombere al sapore dell'odoroso bulbo, ma che abbiano anche la giusta acidità per stuzzicare il palato.
Vini da abbinare alla frittata di cipolle
Lugana
Partiamo dalle sponde meridionali del Lago di Garda con questo bianco a base di trebbiano di Lugana (o Soave, che dir si voglia) in grado di donare vini di grande espressività aromatica e di buona struttura palatale
Grechetto
Quest'uva, coltivata soprattutto tra Umbria e la parte settentrionale del Lazio, dà vita a vini perfetti da abbinare con la frittata con le cipolle: struttura e acidità non mancano mai nelle migliori versioni.
Cerasuolo d’Abruzzo
Anche i Cerasuolo d'Abruzzo si prestano più che bene all'abbinamento con la frittata; ma attenzione: non quelli delicati, tutti fruttini e caramelline. Qui abbiamo bisogno di quella viscerale spinta gastronomica, unita a calibrata ritmicità tannica, che solo le versioni più identitarie riescono a regalare.
Greco di Tufo
Ci spostiamo in Campania, in Irpinia per la precisione. Il Greco di Tufo è una delle preziose gemme enologiche della regione. La sinergia tra vitigno e suoli vulcanici della zona dà vita a bianchi dalla struttura elegante e di buona corposità, caratterizzati, nelle migliori versioni, da sottofondo piacevolmente sapido.
Grillo
Chiudiamo in Sicilia, con uno degli autoctoni che più si sta facendo largo nell'affollato panorama ampelografico della regione. Utilizzato perlopiù come vitigno da taglio, oggi sempre più produttori lo vinificano in purezza con risultati spesso entusiasmanti.