Vini d'Italia 2023: Premio Cooperativa dell'Anno

8 Gen 2023, 16:58 | a cura di
La guida Vini d'Italia è il frutto del lavoro di oltre 70 persone, che per mesi viaggiano in lungo e in largo per il Bel Paese, degustando e valutando migliaia e migliaia di vini. Anche quest'anno sono stati assegnati i Premi Speciali. Ecco il vincitore del Premio Cooperativa dell'Anno.

Premio Cooperativa dell'Anno

È stato un percorso lungo poco più di trent'anni quello che ha portato la cantina Due Palme a diventare una delle aziende più importanti nel panorama vitivinicolo pugliese ma anche in quello nazionale. «Ho fondato questa azienda nel 1989 – ci racconta Angelo Maci – ne sono stato Presidente fino allo scorso novembre quando ho lasciato il posto a Melissa. Ovviamente non sono andato in pensione; sono troppo legato a questa realtà». Terza generazione di vitivinicoltori, alla fine degli anni '80, Angelo Maci decide di lasciare le aziende di sua proprietà proprio per valorizzare l'idea di cooperazione: «Nasco come produttore privato nel 1971, ereditando la cantina di mia madre; poi nel'89 ho puntato sulla cooperazione. Pensavo: "da solo posso vincere, ma insieme possiamo vincere meglio". E vedevo che il nostro territorio è formato da proprietà molto frazionate; ho pensato di mettere insieme tutti questi piccoli viticoltori, che da soli non avrebbero avuto speranza di sopravvivenza. È stato un modo per permettere a tutti loro di ricevere un giusto compenso per il lavoro nei campi; un'occasione per condividere valore, per condividere ricchezza, facendo rivivere la viticoltura pugliese: una civiltà contadina come la nostra, che da millenni alleva uve, aveva bisogno di un lavoro corale per essere risollevata».

Cantine Due Palme – Cellino San Marco (BR)

Due Palme può contare sulla forza di 1.000 soci viticoltori che accudiscono ben 3.000 ettari di vigneto, molti dei quali allevati ad alberello, che producono circa 250mila quintali d'uva trasformati nei due poli produttivi di Cellino San Marco e Lizzano. La gamma dei prodotti è davvero ampia, articolata in una quarantina di etichette, centrata principalmente su vini rossi da uve autoctone, di buona fattura tecnica, affidabile e dal carattere tipicamente mediterraneo. Tra le  altre etichette, spicca quest'anno la grande versione 2020 di 1943 del Presidente, un blend di primitivo e aglianico. Ma è un sontuoso Salice Salentino Rosso Selvarossa Riserva '19 a rubare davvero la scena a tutti: ricco, profondo, armonico e articolato si aggiudica agevolmente i Tre Bicchieri. «Abbiamo puntato da subito sulla qualità, in un periodo in cui le cooperative pugliesi stavano perdendo terreno: in questi 30 anni abbiamo investito oltre 150 milioni di euro per tecnologie produttive avanzate in grado di garantire un prodotto di altissima qualità», sorride Angelo. E in effetti l’impegno ha pagato.

Scopri tutti i Premi Speciali della guida Vini d'Italia 2023

a cura di William Pregentelli

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